LEGAL AND SOCIAL MEDICINE AND ALLIED SCIENCES

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Indice del Trattato di Medicine legale e Scienze affini

 
 

INDICE SOMMARIO DEL VOLUME I

 

Autori del volume primo ............................................................................................. ........ pag.                 v

Indice generale del Trattato ...................................................................................... .......... »                   vii

Indice sommario del volume primo ........................................................................................ »                   xvii

Nota del Curatore ..................................................................................................................... »                   xxix

 

 

Parte Prima

LINEAMENTI DELL'ORGANIZZAZIONE SANITARIA

 

Cap. I - G. Giusti, Tra biologia e diritto .................................................................             »   1

Sommario: 1. Le scienze medico‑legali come tramite fra biologia e diritto. ‑ 2. L'attivitą professionale. ‑ 3. L'attivitą didattica. ‑ 4. La ricerca. ‑ 5. La psicologia del perito. ‑ 6. Metodologia dell'indagine. ‑ 7. Retrospettive e prospettive.

 

Cap. II A. Muzzi, Lineamenti dell'orientamento sanitario pubblico italiano                 »              19

Sommario: 1. Premessa. ‑ 1.1. Schema dell'esposizione. ‑ 2. Le cause del cambiamento. ‑ 2.1. L'evoluzione delle scienze mediche. ‑ 2.2. Lo svi­luppo dei sistemi socio‑politici. ‑ 3. Gli aspetti strutturali (anatomici) e fun­zionali (fisiologici) della riorganizzazione del SSN. ‑ 3.1. Aspetti organizza­tivi strutturali. ‑ 3.1.1. Livello centrale del SSN. - 3.1.2. Livello intermedio del SSN. ‑ 3.1.3. Livello periferico del SSN. ‑ 3.2. Aspetti organizzativi fun­zionali. ‑ 3.2.1. Competizione amministrata. ‑ 3.2.2. Livelli uniformi di as­sistenza sanitaria. ‑ 3.2.3. Programmazione sanitaria. ‑ 3.2.4. Accredita­mento delle strutture. ‑ 3.2.5. Pagamento a prestazione mediante tariffe. ‑ 3.2.6. Verifica e garanzia (revisione) di qualitą. ‑ 4. Conclusioni.

 

Cap. III S. Malannino, Legislazione sanitaria ................................................. ........... »  61

Sezione 1: LEGISLAZIONE SANITARIA (Salvatore Malannino in colla­borazione con Manuela Stroili)             »              61

 

Sommario: 1. L'assistenza sanitaria in Italia. ‑ 1.1. Premesse e cenni sto­rici. ‑ 1.2. La nuova legge di riforma sanitaria. ‑ 1.3. La legislazione sanita­ria dopo la L. 833/1978 (in collaborazione con Stroili Manuela). ‑ 1.3.1. I nuovi decreti legislativi: D.Lv. 30 dicembre 1992, n. 502 e D.L. 7 dicembre 1993, n. 517. ‑ 1.3.2. Il ruolo centrale delle Regioni. Un nuovo livello di re­sponsabilitą: le motivazioni. ‑ 1.3.3. Il processo di privatizzazione del SSN secondo le leggi finanziarie. ‑ 1.3.4. La definizione dei livelli uniformi di as­sistenza sanitaria, le quote capitarie e le tariffe per le prestazioni. ‑ 1.3.5. L'Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali. ‑ 1.3.6. L'accreditamento delle strutture sanitarie. ‑ Fonti bibliografiche

 

Sezione 2: IL MEDICO E LE ALTRE PROFESSIONI SANITARIE (Salvatore Malannino)                 pag.         85

 

Sommario: 1. Generalitą sulle fonti normative. ‑ 2. Le professioni sanitarie principali. ‑ 2.1. Il laureato in medicina e chirurgia. ‑ 2.2. Il laureato in odontoiatria e protesi dentaria. ‑ 2.3. Il biologo. ‑ 2.4. Il chimico. ‑ 2.5. Il fi­sico. ‑ 2.6. Lo psicologo. ‑ 3. Il personale sanitario tecnico. ‑ 3.1. Il tecnico di anatomia patologica. ‑ 3.2. Il tecnico di angiocardiochirurgia perfusioni­sta. ‑ 3.3. Il tecnico di audiometria. ‑ 3.4. Il tecnico audioprotesista. ‑ 3.5. L'igienista dentale. - 3.6. Il tecnico di laboratorio biomedico. ‑ 3.7. Il tec­nico di neurofisiopatologia. ‑ 3.8. Il tecnico di ortopedia. ‑ 3.9. Il tecnico sanitario di radiologia medica. ‑ 4. Le professioni sanitarie di assistenza di­retta. ‑ 4.1. Il personale di assistenza ostetrica. ‑ 4.2. Il personale di assi­stenza diretta. ‑ 4.2.1. L'infermiere. ‑ 4.2.2. La vigilatrice d'infanzia. ‑ 4.2.3. La puericultrice. ‑ 4.3. Il personale sanitario di assistenza medico so­ciale. ‑ 4.3.1. L'assistente sociale. ‑ 4.3.2. L'assistente sanitario. ‑ 4.4. Il personale di assistenza addetto ai servizi medici speciali. ‑ 4.4.1. Il dietista. ‑ 4.4.2. Il terapista della riabilitazione. ‑ 4.4.3. Il tecnico di ortottica. ‑ 4.4.4. Il logopedista. ‑ 4.5. Il personale dirigente e di formazione didattica. ‑ Fonti bibliografiche

 

Sezione 3: IL MEDICO E L'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE ME­DICA (Salvatore Malannino in collaborazione con Manuela Stroili e Raffaele Barisani)          115

 

Sommario: 1. Il rapporto di lavoro del medico nelle Aziende per i servizi sanitari locali: la dinamica delle responsabilitą (in collaborazione con Ma­nuela Stroili). ‑ 1.1. Dalla L.132/1968 alla riforma sanitaria. ‑ 1.2. Dal de­creto legislativo 502/1992 alla nuova responsabilitą gestionale del medico. ‑ 2. Il rapporto di lavoro dipendente del medico nelle case di cura private. ‑ 3. Il rapporto convenzionale del medico con il SSN. La convenzione unica per la medicina generale e per la medicina pediatrica (in collaborazione con Raffaele Barisani). ‑ 4. L'esercizio libero‑professionale del medico‑chi­rurgo. ‑ 4.1. Generalitą sulla professione del medico. ‑ 4.2. Generalitą sulla prestazione professionale medica. ‑ 4.3. Presupposti legali per l'eser­cizio della professione medica. ‑ 4.4. Gli ordini professionali. ‑ 4.5. L'eser­cizio abusivo della professione medica. ‑ 4.6. La professione medica nei paesi della CEE. ‑ Fonti bibliografiche

 

Sezione 4: PARTICOLARI ASPETTI DEONTOLOGICI‑GIURIDICI DELLA PROFESSIONE MEDICA (Salvatore Malannino in collabora­zione con Salvatore Gilotta, Enrico Belleli, Mauro Rebeni e Pierluigi Marcuzzi)    »              151

 

Sommario: 1. Obblighi legali per il medico. ‑ 1.1. L'obbligo di prestare as­sistenza. ‑ 1.2. L'obbligo di fedelmente certificare (in collaborazione con Salvatore Gilotta). ‑ 1.2.1. Generalitą. Definizione. Il medico certificante. ‑ 1.2.3. Requisiti del certificato. ‑ 1.2.4. La falsa certificazione. ‑ 1.2.5. Certi­ficati rilasciati da medici appartenenti alla Pubblica Amministrazione. - 1.2.6. Certificati da rilasciarsi obbligatoriamente da parte del medico. - 1.2.7. Certificati rilasciati facoltativamente dal medico. ‑ 2. Denunce e se­gnalazioni obbligatorie per il medico. ‑ 2.1. Denunce all'autoritą sanitaria (in collaborazione con Enrico Belleli). ‑ 2.1.1. Relazioni all'Autoritą sanita­ria. ‑ 2.1.2. Notifiche all'Autoritą sanitaria. ‑ 2.1.3. Segnalazioni all'Auto­ritą sanitaria. ‑ 2.1.4. Denunce all'Autoritą sanitaria. ‑ 2.2. Denunce al­l'amministrazione pubblica. ‑ 2.2.1. Dichiarazione di nascita. ‑ 2.2.2. Di­chiarazione e avviso di morte. ‑ 2.3. Denunce e segnalazioni all'Autoritą Giudiziaria (in collaborazione con Mauro Rebeni). ‑ 2.3.1. Il referto me­dico. ‑ 2.3.2. La denuncia di reato. ‑ 3. Obbligo di collaborare con l'Auto­ritą Giudiziaria. ‑ 3.1. Obbligo di collaborare con la Polizia Giudiziaria. ‑ 3.2. La consulenza tecnica del P.M. e la perizia in ambito penale. ‑ 3.3. La consulenza tecnica di parte. ‑ 3.4. La consulenza tecnica d'ufficio. ‑ Fonti bibliografiche. ‑ 4. Divieti imposti al medico dalla normativa vigente. ‑ 4.1. Divieto di rivelare il segreto professionale (in collaborazione con Pier­luigi Marcuzzi). ‑ 4.2. Il divieto di comparaggio. ‑ 4.3 Il divieto di esercizio professionale ad onorari inferiori alle tariffe minime di legge. ‑ 4.4. La rac­comandazione di non praticare la sterilizzazione volontaria. ‑ 5. Facoltą de­cisionali concesse al medico dalla normativa vigente. ‑ 5.1. La facoltą di astenersi dal testimoniare. ‑ 5.2. L'obiezione di coscienza. ‑ Fonti biblio­grafiche.

 

Cap. IV ‑ A. Cambieri, Organizzazione e funzionamento degli ospedali             pag.        373

 

Sommario: 1. Il cambiamento legislativo. ‑ 2. L'azienda sanitaria. ‑ 3. Pre­sidio ospedaliero e azienda ospedaliera. ‑ 4. Gli clementi centrali del cam­biamento organizzativo. ‑ 5. Il nuovo sistema di finanziamento ospeda­liero. ‑ 6. La revisione dei processi organizzativi interni. ‑ 7. La trasforma­zione dipartimentale e le aree funzionali omogenee. ‑ 8. I nuovi contesti or­ganizzativi per l'erogazione delle prestazioni. ‑ 9. I nuovi strumenti di con­trollo gestionale. ‑ 10. Le politiche per la qualitą dell'assistenza: requisiti minimi, indicatori e processo di accreditamento. ‑ 11. La libera professione del medico ospedaliero. ‑ 12. Conclusioni.

 

Cap. V ‑ F. Splendori, La figura del Direttore generale nelle Aziende Sanitarie Locali e nelle Aziende Ospedaliere                           »            395

 

Sommario: 1. Dalla «riforma sanitaria» del 1978 al «riordinamento» del SSN del 1992‑1993. ‑ 2. La USL originaria e il Comitato di gestione. ‑ 3. La gestione transitoria delle USL, e l’Amministratore Straordinario. ‑ 4. Le nuove Aziende sanitarie e il Direttore Generale. ‑ 5. Identikit del Direttore Generale e dei suoi «coadiuvanti». ‑ 6. L'evoluzione del vertice delle strut­ture sanitarie pubbliche. ‑ 7. Il problema delle deleghe alla Dirigenza sani­taria e amministrativa.

 

Cap. VI ‑ L. Carlini, Le funzioni medico legali delle Aziende‑Unitą Sanitarie Locali     »             423

 

Sommario: 1. Generalitą. ‑ 2. Funzioni medico‑legali accertative e valuta­tive. ‑ 2.1. Accertamento e valutazione della idoneitą lavorativa. ‑ 2.2. Ac­certamento e rilascio di specifiche idoneitą extralavorative. ‑ 2.3. Rilascio di altre certificazioni medico‑legali a richiesta dell'interessato. ‑ 2.4. Altre attivitą accertative medico‑legali espletate in forma collegiale. ‑ 2.5. Accertamenti in materia necroscopica. ‑ 3. Le funzioni di consulenza medico-­legale. ‑ 4. Funzioni di programmazione sanitaria, di controllo di qualitą, di formazione professionale e di vigilanza medico‑legale.

 

PARTE SECONDA

DEONTOLOGIA MEDICA

 

Cap. VII ‑ M. Barni, Il codice di deontologia medica: la visione medico‑legale                               pag.        465

 

Sommario: 1. Definizione e obiettivi della deontologia medica. ‑ 2. La giu­risdizione deontologica. ‑ 3. Il potere disciplinare. ‑ 4. La fisionomia del codice. ‑ 5. Il divenire della deontologia.

 

            Cap. VIII ‑ V. Fineschi, Il rapporto medico‑paziente: consenso, infor­mazione e segreto  »             489

                   Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Il consenso informato. ‑ 3. Il segreto.

 

Cap. IX ‑ M. Barni, L’eutanasia e l’accanimento terapeutico ......................... »       513

Sommario: 1. La questione morale. ‑ 2. Le potestą del medico. ‑ 3. Il pro­blema giuridico. ‑ 4. Il problema deontologico. ‑ 5. L'accanimento tera­peutico. ‑ 6. La desistenza terapeutica. ‑ 7. La volontą surrogata.

 

Cap. X ‑ M. Portigliatti Barbos, La sperimentazione medica              »          535

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Cenni storici. ‑ 3. La sperimentazione scientifica e la sperimentazione clinica. ‑ 4. I limiti della sperimentazione. - 5. Il soggetto dell'esperimento. ‑ 6. Le fasi della sperimentazione dei far­maci. ‑ 7. Conclusioni.

 

            Cap. XI ‑ B. Magliona, Le nuove tecnologie riproduttive: aspetti giuridici, riflessi etico-deontologici e problemi medico‑legali     »            553

            Sommario: 1. Considerazioni introduttive. ‑ 2. Aspetti giuridici. ‑ 3. Ri­flessi etico‑deontologici. ‑ 4. Problemi medico‑legali.

 

Cap. XII ‑ M. Barni, La fecondazione assistita: atto medico e problema deontologico   »             563

Sommario: 1. Premessa. ‑ 2. La natura terapeutica della fecondazione assi­stita. ‑ 3. Salute e malattia. ‑ 4. F.A.: ingegneria o terapia? ‑ 5. La terapeuti­citą della F.A. nelle norme. ‑ 6. Le garanzie deontologiche dell'atto medico. ‑ 6.1. Il consenso informato. ‑ 6.2. Il segreto professionale. ‑ 6.3. La re­sponsabilitą del medico.

 

Cap. XIII ‑ G.A. Norelli e E. Mazzeo, L'obbligo di bene operare e il dovere di prestare assistenza         »             593

Sommario: 1. Premessa. ‑ 2. Il contratto d'opera. ‑ 3. La potestą di curare. ‑ 4. Il dovere di bene operare. ‑ 5. Gli obblighi giuridici. ‑ 6. L'obbligo di prestare assistenza. ‑ 7. Libertą e responsabilitą.

 

Cap. XIV ‑ G. Giusti e L.C. Caprioli, Gli obblighi verso i pa­zienti reclusi e la compatibilitą carceraria pag.        611

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Gli aspetti deontologici. ‑ 3. Ordina­mento penitenziario. ‑ 4. Incompatibilitą carceraria. ‑ 4.1. Per ragioni fisi­che. ‑ 4.2. Per ragioni psichiche. ‑ 4.3. Commento.

 

Cap. XV ‑ S. Spinsanti, I principi dell'etica medica: teoria e pratica  »             627

Sommario: 1. Diverse accezioni di etica medica. ‑ 2. Ricorso ai prin­cipi della bioetica anglosassone. ‑ 2.1. Il dibattito pubblico sulla bioetica negli Stati Uniti. ‑ 2.2. La Commissione nazionale (1974‑78). ‑ 2.3 La Commissione presidenziale (1980‑83). ‑ 3. Verso un superamento della bioetica dei principi. ‑ 4. Stagioni dell'etica e modelli di qualitą in me­dicina.

 

Cap. XVI ‑ S. Potenza, Sterilizzazione volontaria e rettificazione anagrafica di sesso                  »             659

Sommario: 1. Premessa. ‑ 2. La sterilizzazione volontaria. ‑ 3. La rettifica­zione anagrafica di sesso.

 

Cap. XVII ‑ P. Benciolini e C. Viafora, I comitati etici..................................... »        683

Sommario: 1. I Comitati Etici: origine e giustificazioni. ‑ 2. I Comitati etici: diverse tipologie. ‑ 2.1. Comitati Etici per la ricerca e la sperimenta­zione. ‑ 2.2. Comitati Etici Ospedalieri. ‑ 2.3. Comitati Etici Nazionali. ‑ 3. La realtą italiana dei Comitati Etici: norme ed esperienze. ‑ 3.1. Comitati Etici per la ricerca e la sperimentazione. ‑ 3.2. Comitati Etici Ospedalieri. ‑ 3.3. Comitato Nazionale per la Bioetica. ‑ 3.4. Comitati Etici in Italia: ca­ratteristiche comuni e caratteristiche differenziali. ‑ 4. Composizione di Comitati Etici e rapporti istituzionali. ‑ 5. Valore dei pareri e responsabi­litą dei Comitati. ‑ 6. Aspetti di particolare interesse medico‑legale. ‑ 6.1. Presenza e ruolo del medico legale nei Comitati Etici. ‑ 6.2. Ipotesi di re­sponsabilitą professionale. ‑ 6.3. Questioni assicurative. ‑ 6.4. Dovere di denuncia?

 

Parte Terza

MEDICINA SOCIALE

 

Cap. XVIII ‑ L. Carlini, Aspetti medico‑legali della tutela degli stati di invaliditą, cecitą e sordomutismo civili    »            703

Sommario: 1. La tutela degli invalidi civili. ‑ 1.1. Definizione giuridica di invalido civile. ‑ 1.2. Principali benefici connessi con il riconosci­mento dell'invaliditą civile. ‑ 1.3. L'istituto del collocamento lavora­tivo obbligatorio. ‑ 1.4. I benefici sanitari erogabili agli invalidi civili. - 1.5. I benefici di tipo patrimoniale. ‑ 1.6. Aspetti procedurali dell'inva­liditą civile. ‑ 1.7. Aspetti dottrinari e metodologico‑valutativi dell'invali­ditą civile. ‑ 2. La tutela dei ciechi civili. ‑ 3. La tutela del sordomuti­smo.


Cap. XIX ‑ F. Alberton e R. Fostini, L'accertamento di morte e i trapianti d'organo                  pag.        787

Sommario: 1. Il concetto di morte e la sua evoluzione. ‑ 2. L'evoluzione della normativa in tema di accertamento della morte. ‑ 3. La constatazione e la denuncia della causa di morte. ‑ 4. Il Medico necroscopo e l'accertamento della morte. Il periodo di osservazione del cadavere. ‑ 5. Generalitą sui pre­lievi e trapianti di organi. ‑ 6. La norma vigente in tema di trapianto. ‑ 7. Do­nazione e reperimento di organi e tessuti e consenso. ‑ 8. L'organizzazione dell'attivitą trapiantistica. ‑ 9. La specifica normativa sul prelievo di cornea.

 

Cap. XX ‑ R. Nicolini, La trasfusione del sangue ................................................ »       815

Sommario: 1. Cenni storici. ‑ 2. Le varie disposizioni di Legge in materia trasfusionale dal 1937 a oggi. ‑ 3. La normativa a tutela della salute del do­natore e del ricevente. ‑ 4. Il prelievo di cellule staminali. ‑ 5. L'autotrasfu­sione. ‑ 6. L'aferesi. ‑ 7. Il rischio trasfusionale.

 

Cap. XXI ‑ D. Sica e L.C. Caprioli, Norme di interesse medico­ legale a proposito delle sostanze stupefacenti       »             829

Sommario: 1. Cenni storici. ‑ 2. Criteri per la formazione delle Tabelle delle sostanze stupefacenti e psicotrope. ‑ 3. I principi generali del D.P.R. 309/1990 e del Referendum popolare del 1993. ‑ 4. Dell'uso personale. ‑ 5. Procedure diagnostiche e medico‑legali per accertare l'uso abituale di so­stanze stupefacenti o psicotrope. ‑ 6. I doveri dei sanitari ed il trattamento terapeutico del tossicodipendente. ‑ 7. Questioni relative alla scuola, al ser­vizio militare ed al lavoro. ‑ 8. Abbandono di siringhe. ‑ 9. Su alcuni pro­blemi nel Diritto penale. ‑ 10. Su alcuni problemi nel Diritto civile.

 

Cap. XXII ‑ P. Benciolini e A. Aprile, La tutela sociale della maternitą e l'interruzione volontaria della gravidanza       »             847

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. La tutela sociale della maternitą. ‑ 2.1 Prin­cipi costituzionali di riferimento. ‑ 2.2. La tutela della salute delle donne in gravidanza. ‑ 2.3. Le norme per la tutela delle lavoratrici madri. ‑ 2.4. I con­sultori familiari. ‑ 2.5. La procreazione responsabile. ‑ 2.6. La prevenzione della interruzione volontaria della gravidanza. ‑ 3. L'interruzione volontaria della gravidanza. - 3.1. Le norme del codice Rocco. ‑ 3.2. La sentenza della Corte costituzionale n. 27 del 1975. ‑ 3.3. La regolamentazione della i.v.g. ‑ 4. L'obiezione di coscienza. ‑ 4.1. La regolamentazione giuridica nel caso della i.v.g. ‑ 4.2. Aspetti deontologici ed istanze etiche. ‑ 4.3. L'obiezione di coscienza al di fuori della i.v.g. ‑ 5. I reati dolosi contro la maternitą. ‑ 5.1. L'interruzione della gravidanza senza il consenso della donna. ‑ 5.2. L'i.v.g. senza l'osservanza delle norme previste dalla legge. ‑ 5.3. La tutela della ri­servatezza e la rivelazione del segreto in caso di i.v.g. ‑ 6. L'interruzione col­posa della gravidanza ed ipotesi di responsabilitą medica. ‑ 6.1. Le previsioni dell'articolo 17. ‑ 6.2. Ipotesi di responsabilitą medica. ‑ 7. La nascita del fi­glio non voluto. ‑ 7.1. L'ipotesi colposa. ‑ 7.2. L'ipotesi della nascita come conseguenza della omissione volontaria di atti dovuti.

 

Cap. XXIII ‑ C. Scorretti, La legge quadro n.104/92 sull’handicap  »             891

Sommario: 1. Introduzione ‑ I principi costituzionali. ‑ 2. La valutazione dell'handicap ‑ Sua peculiaritą ‑ La figura dell'esperto e dell'operatore sociale. ‑ 3. I criteri di riferimento nella valutazione dell'handicap ‑ L'analisi delle conseguenze negative dei fenomeni biologici. ‑ 4. La valutazione glo­bale della persona ‑ Criteri per l'analisi delle menomazioni, delle capacitą e degli handicap. ‑ 5. Il collocamento obbligatorio per coloro che sono affetti da minorazioni psichiche (art.19). Inattualitą del concetto di «capacitą la­vorativa». ‑ 6. L'articolo 33 della legge 104/92 ‑ La persona con handicap in situazione di gravitą.

 

Cap. XXIV ‑ S. Malannino, Legislazione sanitaria tanatologica (in collaborazione con Pier Riccardo Begamini)   pag.        911

Sommario: 1. Evoluzione storica delle fonti. ‑ 1.1. Fonti antiche e mo­derne. ‑ 2. La legislazione tanatologica attuale: generalitą. ‑ 3. Il TULLSS. e succ. integrazioni e modifiche in materia di polizia mortuaria. ‑ 4. Il vi­gente RPM: commentario medico‑legale (in collaborazione con PierRic­cardo Bergamini). ‑ 5. Appendice Legislativa. ‑ 6. Fonti bibliografiche. ‑ 7. Fonti normative.

 

Cap. XXV ‑ F. Raimondo e G. Lamonaca, La previdenza sociale        »             1081

Sommario: 1. Il sistema previdenziale. ‑ 2. L'Istituto Nazionale della Pre­videnza Sociale. Categorie protette ed eventi tutelati. ‑ 3. Il sistema della contribuzione. ‑ 4. Gli eventi tutelati e le prestazioni erogate dall'INPS. ‑ 5. La tutela dell'invaliditą e della vecchiaia. ‑ 6. Le pensioni di vecchiaia e di anzianitą. ‑ 7. L'assegno ordinario di invaliditą. ‑ 8. La pensione ordinaria di inabilitą. ‑ 9. Invaliditą ed inabilitą. ‑ 10. Capacitą di lavoro e capacitą di guadagno. ‑ 11. Le occupazioni confacenti alle attitudini dell'assicurato. ‑ 12. L'invaliditą precostituita. ‑ 13. Il lavoro usurante. ‑ 14. La tutela dei soggetti affetti da neoplasie ed il concetto di invaliditą etica. ‑ 15. Proce­dura amministrativo‑giudiziaria e compiti del medico. ‑ 16. La tutela privi­legiata dell'invaliditą e dell'inabilitą. ‑ 17. La superinvaliditą. ‑ 18. L'isti­tuto della revisione e l'azione di revoca. ‑ 19. L'azione di surrogazione. - 20. Il trattamento pensionistico al superstiti. ‑ 21. I trattamenti di famiglia. ‑ 22. L'indennitą economica di malattia. ‑ 23. L'assicurazione contro la tu­bercolosi. ‑ 24. L'assicurazione contro la disoccupazione involontaria. - 25. Il trattamento di fine rapporto e di integrazione salariale. ‑ 26. La tutela della maternitą. ‑ 27. Il termalismo. ‑ 28. I Fondi speciali di previdenza.

 

Cap. XXVI ‑ P. Fucci e P. Rossi, Gli infortuni sul lavoro e le ma­lattie professionali........ »     1163

Sommario: 1. Le origini e la evoluzione normativa. ‑ 2. Le lavorazioni tute­late. ‑ 3. L'assicurato. ‑ 4. L'assicurante. ‑ 5. L'infortunio. ‑ 6. Il danno lavo­rativo. ‑ 7. Il danno biologico. ‑ 8. Le malattie professionali. ‑ 9. La silicosi e l'asbestosi. ‑ 10. L'assicurazione dei medici contro le malattie e le lesioni da raggi X e da sostanze radioattive. ‑ 11. La valutazione del danno. ‑ 12. La su­perinvaliditą. ‑ 13. La recidiva e la ricaduta. ‑ 14. Inchiesta pretorile ed au­topsia. ‑ 15. Prestazioni sanitarie. – 16. I compiti certificativi del medico.

 

Cap. XXVII ‑ F. Zappaterra, P. Carassai e G. Iacovelli, Invaliditą: un concetto da uniformare »          1255

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Responsabilitą civile. ‑ 3. INAIL. ‑ 4. INPS. ‑ 5. Pensionistica privilegiata ordinaria. - 6. Invaliditą civile. ‑ 7. In­dennitą di accompagnamento ed assistenza continuativa. ‑ 8. Conclusioni.

 

 

Cap. XXVIII ‑ L.T. Marsella, Le malattie sociali                       »           1287

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Il concetto di malattia sociale. ‑ 3. Le sin­gole patologie a rilevanza sociale. ‑ 3.1. Tumori. ‑ 3.2. Malattie reumati­che. ‑ 3.3. Malattie cardiovascolari. ‑ 3.4. Diabete mellito. ‑ 3.5. Stati di­sendocrini e dismetabolici. ‑ 3.6. Malattie del sangue di rilevanza sociale. - 3.7. Tossicosi da stupefacenti. ‑ 3.8. Uso e abuso di alcool. ‑ 3.9. Tabagi­smo. ‑ 3.10. Traumatismi da incidenti del traffico. - 3.11. Malattie oftalmi­che. ‑ 3.12. Epilessia. ‑ 4. Le malattie infettive di particolare rilevanza so­ciale (PAIDS). ‑ 5. Malattie sociali e risposte istituzionali.

 

Cap. XXIX ‑ L. Fenudi, Legislazione psichiatrica e Trattamenti Sanitari Obbligatori    »             1307

Sommario: 1. Linee evolutive della legislazione psichiatrica in Italia. ‑ 2. Le basi normative del trattamento sanitario obbligatorio. ‑ 3. La procedura per il trattamento sanitario obbligatorio. ‑ 4. La tutela giuridica del pa­ziente durante il trattamento sanitario obbligatorio.

 

Cap. XXX ‑ L. Fenudi e L. Grimaldi, Le norme concernenti l’AIDS »  1321

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Cenni sulle principali manifestazioni clini­che della patologia. ‑ 2.1. L'identificazione dell'infezione da HIV. ‑ 2.2. Gli stadi dell'infezione. ‑ 3. Normativa sull'infezione da HIV. ‑ 3.1. Il De­creto del Ministro della Sanitą 28 settembre 1990. ‑ 3.2. La Legge 25 feb­braio 1992, n. 210 e successive modifiche (Legge 25 luglio 1997, n. 238). - 3.3. Gli obblighi per il medico. ‑ 4. Gli aspetti medico‑legali della Legge 210/1992.

 

Cap. XXXI ‑ E. Anselmi, Istituti di Patronato e di assistenza                »             1331

Sommario: 1. Generalitą. ‑ 2. Finanziamento. ‑ 3. Organizzazione e atti­vitą. ‑ 4. Contenzioso giudiziario. ‑ 5. Attivitą medico‑legale. ‑ 6. Prospet­tive.

 

Appendice: Decreto 18 marzo 1998. Linee guida di riferimento per l'istituzione e il funzionamento dei comitati etici    »             1341

 

Indice analitico  »             1387

 

 
 

INDICE SOMMARIO DEL VOLUME II

 

Autori del volume secondo ............................................................................... ...... pag.         v

Indice generale del Trattato ......................................................................................... »                   IX

Indice sommario del volume secondo ............................................................................ »            xix

Nota del Curatore ..........................................................................................               »            xxix

 

 

 

 

Parte Quarta

PATOLOGIA GENERALE DI INTERESSE FORENSE

 

Cap. XXXII ‑ M. Pittirutti e D. Gui, Il trauma e la risposta sistemica al trauma.......................... »  3

Sommario: 1. Definizione di «trauma». ‑ 2. Caratteristiche generali della risposta al trauma. ‑ 3. Meccanismi della risposta al trauma. ‑ 4. Effetti fi­siopatologici della risposta al trauma. ‑ 6. Eventi concomitanti che modifi­cano la risposta al trauma. ‑ 7. Conclusioni.

 

Cap. XXXIII ‑ F. Fabroni, Le emorragie ....................................................................................             »  29

Sommario: 1. Definizione. ‑ 2. Fondamentali nozioni sulla composizione, funzioni e proprietą del sangue. ‑ 3. Etiopatogenesi delle emorragie. ‑ 4. Effetti delle emorragie. ‑ 5. La diagnosi medico‑legale di morte per emorragia.

 

Cap. XXXIV ‑ R. Rossi, L'edema ...................................................................................................             »  45

Sommario: 1. Definizione. ‑ 2. Patogenesi. ‑ 3. Classificazione generale. ‑ 3.1. Edema cardiaco. ‑ 3.2. Edema polmonare. ‑ 3.3. Edema renale. ‑ 3.4. Edema epatico. ‑ 3.5. Edema cerebrale. ‑ 3.6. Altri tipi di edema: idiopa­tico, premestruale, da gravidanza, da calore e da altri agenti fisici, discri­nici, infiammatorio, da stasi linfatica.

 

Cap. XXXV ‑ G. Santeusanio, La trombosi .............................................................................             »  59

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Emostasi. ‑ 3. Trombogenesi. ‑ 3.1. Alte­razioni della parete vasale. ‑ 3.2. Modificazioni del flusso sanguigno. - 3.3. Alterazioni della coagulabilitą del sangue. ‑ 4. Aspetti morfologici del trombo. ‑ 4.1. Trombo bianco. ‑ 4.2. Trombo rosso. ‑ 4.3. Trombo mi­sto. ‑ 4.4. Coagulo postmortale. ‑ 4.5. Tipi di trombo. ‑ 4.6. Dimensioni del trombo. ‑ 5. Localizzazione del trombo. ‑ 5.1. Trombosi cardiaca. ‑ 5.2. Trombosi arteriosa. ‑ 5.3. Trombosi venosa. ‑ 5.4. Trombosi del mi­crocircolo e Coagulazione intravasale disseminata. ‑ 6. Trombosi e neo­plasie maligne. ‑ 7. Evoluzione e conseguenze della trombosi.

 

 

Cap. XXXVI ‑ G. Pierucci, Le embolie ............................................................................... pag.               89

Sommario: 1. Definizione e classificazione. ‑ 2. Embolie endogene. ‑ 2.1. La tromboembolia. ‑ 2.2. Embolie tessutali. ‑ 2.3. Embolia adiposa e midollare. ‑ 3. Embolie esogene. ‑ 3.1. Embolia da proiettile. ‑ 3.2. Embolia gassosa.

 

Cap. XXXVII ‑ R. Ribacchi e F. Ribacchi, La necrosi e la gangrena   »             127

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Tipi di necrosi. ‑ 2.1. Necrosi coagulativa. ‑ 2.2. Necrosi colliquativa. ‑ 2.2.1. Sedi principali di necrosi ischemica. - 2.2.1.1. Sistema nervoso centrale. ‑ 2.2.1.2. Cuore. ‑ 2.2.1.3. Rene. - 2.2.1.4. Polmone. ‑ 2.2.1.5. Apparato digerente. ‑ 2.2.1.6. Fegato. ‑ 2.2.1.7. Milza. ‑ 2.2.1.8. Tessuto osseo. ‑ 2.2.1.9. Gonadi. ‑ 2.2.1.10. Prostata. ‑ 2.2.1.11. Tiroide. ‑ 2.3. Necrosi caseosa. ‑ 2.4. Liponecrosi. ‑ 2.5. Necrosi fibrinoide. ‑ 3. Gangrena ed istotipi. ‑ 3.1. Gangrena secca ed umida. ‑ 3.2. Ulcera trofica. ‑ 3.3. Lesioni da decubito. ‑ 3.4. Gangrena viscerale.

 

Cap. XXXVIII ‑ L.G. Spagnoli, L'infiammazione ...........................................................         »              153

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Fisiopatologia dell'infiammazione. ‑ 2.1. Modificazioni vascolari. ‑ 2.2. Eventi cellulari e molecolari. ‑ 3. Fenomeni regressivi. ‑ 4. Mediatori chimici dell'infiammazione. ‑ 5. Tipi morfologici dell'infiammazione. ‑ 6. Infiammazioni acute. ‑ 6.1. Infiammazione crite­matosa, sierosa e catarrale. ‑ 6.2. Infiammazione fibrinosa ed emorragica. ‑ 6.3. Infiammazione purulenta, necrotizzante e putrida. ‑ 7. L'infiamma­zione cronica. ‑ 7.1. Granuloma da corpo estraneo. ‑ 7.2. Granuloma tu­bercolare. ‑ 7.3. Granuloma luetico.

 

Cap. XXXIX ‑ A. Cavaliere e D. Fratini, Le degenerazioni ..........................                   »               183

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Meccanismi del danno cellulare. ‑ 3. Danno cellulare ischemico e ipossico. ‑ 4. Danno cellulare da sostanze chi­miche. ‑ 5. Rigonfiamento torbido. ‑ 6. Degenerazione vacuolare. ‑ 7. De­generazione idropica. ‑ 8. Degenerazione ialina. ‑ 9. Steatosi.

 

Cap. XL ‑ A. Cavaliere e D. Fratini, La rigenerazione ..................................                   »               205

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. La rigenerazione. ‑ 3. La reintegrazione connettivale. ‑ 4. La riparazione delle ferite cutanee. - 5. Fattori che in­fluenzano il processo riparativo.

 

Cap. XLI ‑ D. Schiavino e G. Patriarca, Il sistema immunitario: fisiopatologia e clinica           »             225

Sommario: 1. Organi del sistema immunitario. ‑ 2. Cellule del sistema im­munitario. ‑ 3. Immunitą specifica. ‑ 3.1. Immunitą specifica umorale. - 3.2. Immunitą specifica cellulo‑mediata. ‑ 4. Immunitą aspecifica. ‑ 4.1. Immunitą aspecifica fagocitaria. ‑ 4.2. Attivitą aspecifica complementare. - 5. Fase induttiva della risposta immune. ‑ 5.1. Presentazione degli anti­geni estranei prodotti all'interno della cellula. ‑ 5.2. Presentazione degli an­tigeni estranei prodotti all'esterno della cellula. ‑ 5.3. Fasi dell'interazione tra APC, antigeni linfocita T. ‑ 5.4. Attivazione del linfocita T. ‑ 6. Fase ef­fettrice della risposta immune. ‑ 6. l. Immunitą cellulo‑mediata (ICM). - 6.2. Immunitą umorale. ‑ 7. Regolazione della risposta immune. ‑ 8. Im­munodeficienze. – 8.1. Test per lo studio delle I.D. ‑ 8.2. Classificazione e clinica delle immunodeficienze (I.D.). ‑ 8.3. Immunodeficienze primitive (I.D.P.). ‑ 8.4. Deficit immunitari secondari o acquisiti. ‑ 8.4.1. Prevalente­mente a carico dell'immunitą umorale. ‑ 8.4.2. Prevalentemente a carico dell'immunitą cellulare. - 8.5. Terapia dei deficit immunitari. ‑ 9. Malattie da alterata regolazione del sistema immunitario (malattie autoimmuni). ‑ 10. Malattie di vari organi e apparati a patogenesi immunologica.

 

Cap. XLII ‑ E. Nucera e G. Patriarca, Le malattie allergiche                                       pag.                             263

Sommario: 1. Introduzione ‑ Patogenesi. ‑ 2. Allergopatie respiratorie. ‑ 2.1. Oculorinite. ‑ 2.2. Asma bronchiale. ‑ 2.3. Diagnosi delle allergopatie respiratorie. ‑ 2.4. Profilassi e terapia. ‑ 3. Allergia alimentare. ‑ 4. Derma­tite atopica. ‑ 5. Orticaria ‑ Angioedema. ‑ 6. Allergia a farmaci. ‑ 7. Aller­gia al lattice. ‑ 8. Allergia al veleno di imenotteri. ‑ 9. Shock anafilattico. ‑ 10. Dermatite da contatto.

 

Cap. XLIII ‑ D. Camaioni e M. Evangelista, Il dolore ............................................... »                      299

Sommario: 1. Il dolore: definizione. ‑ 2. Teorie e fisiopatologia del dolore. ‑ 3. Terminologia del dolore (Glossario del dolore). ‑ 4. Approccio clinico al paziente con dolore. ‑ 5. Dolore acuto e cronico. ‑ 6. Dolore centrale e da deafferentazione. ‑ 7. Dolore oncologico. ‑ 8. Dolore lombare e sciatal­gico. ‑ 9. Dolore vascolare. ‑ 10. Sindromi fibromialgiche. ‑ 11. Dolore nei pazienti con AIDS in fase avanzata. ‑ 12. Le cefalee. Criteri diagnostici e li­nee guida. ‑ 13. Metodiche diagnostiche. ‑ 14. I farmaci nella terapia del dolore. ‑ 15. Metodiche loco‑regionali di controllo del dolore. ‑ 16. Tecni­che non convenzionali.

 

Cap. XLIV ‑ F. Della Corte e O. Piazza, Il coma e la morte cere­brale .................. »   369

Sommario: 1. Il coma. ‑ 1.1. Definizione. ‑ 1.2. Fisiopatologia. ‑ 1.3. Classifi­cazione dello stato di coma. ‑ 1.4. La valutazione prognostica del coma. ‑ 1.5. Principi di trattamento medico d'urgenza. ‑ 2. La morte cerebrale. ‑ 2.1. Defi­nizione di morte. ‑ 2.2. Criteri di accertamento della morte. ‑ 2.3. Aspetti di fisiopatologia. ‑ 2.4. Diagnosi di morte cerebrale. - 2.5. Morte cerebrale in etą pediatrica. ‑ 2.6. «Morte troncoencefalica» e «morte corticale».

 

Cap. XLV ‑ S. Mauriello e A. Mauriello, Lesioni contusive ele­mentari e loro cronologia       »            401         

Sommario: 1. Generalitą. ‑ 2. Cronologia delle lesioni. ‑ 2.1. Metodi isto­logici. ‑ 2.2. Metodi enzimo‑istochimici. ‑ 2.3. Metodi biochimici. ‑ 3. Le­sioni tegumentarie. ‑ 3.1. Irritazione cutanea. ‑ 3.2. Abrasioni ed escoria­zioni. ‑ 3.3. Ecchimosi ed ematomi. ‑ 3.4. Ferite lacere e lacero‑contuse. ‑ 4. Lesioni viscerali. ‑ 4.1. Traumi del torace. ‑ 4.2. Traumi addominali. ‑ 5. Lesioni ossee (fratture).

 

Cap. XLVI ‑ A. Corsi, Le displasie........................................... »............................. 427

Sommario: 1. Definizione. ‑ 2. Alcune forme anatomo‑cliniche di displasia. ‑ 3. Evoluzione neoplastica. ‑ 4. Genesi zonale e alterazioni del genoma.

 

Cap. XLVII ‑ D. Bossi, Cancerogenesi chimica e fisica ................................................. »                      437

Sommario: 1. Cancerogenesi chimica. ‑ 1.1. Aspetti quantitativi. ‑ 1.2. Teorie di cancerogenesi. ‑ 1.2.1. La cancerogenesi a due stadi: Iniziazione e promozione. ‑ 1.2.2. Teoria multifasica: iniziazione, promozione, pro­gressione. ‑ 1.2.3. Cancerogenesi e oncogeni: il cancro del colon‑retto nel­l'uomo. ‑ 1.3. Cancerogeni chimici. ‑ 1.3.1. Metabolismo dei cancerogeni chimici. ‑ 1.3.1.1. Cancerogeni diretti. ‑ 1.3.1.2. Procancerogeni. ‑ 1.3.2. Prove di cancerogenicitą. ‑ 2. Cancerogenesi fisica. ‑ 2.1. Cancerogenesi da radiazioni ionizzanti. ‑ 2.1.1. Interazioni delle radiazioni ionizzanti con le molecole bersaglio. ‑ 2.2. Cancerogenesi da radiazioni eccitanti. ‑ 2.2.1. Interazioni delle radiazioni U.V. con le molecole bersaglio.

 

Cap. XLVIII ‑ M. Tavani, Traumi e tumori                   pag.       479

Sommario: 1. Dati casistici. ‑ 1.1. Neoplasie benigne. ‑ 1.2. Neoplasie ma­ligne. ‑ 1.3. Infiammazioni croniche e tumori. ‑ 1.4. Cicatrici e tumori. - 1.5. Traumi ed evoluzione maligna. ‑ 2. Il nesso causale. ‑ 3. Raccomanda­zioni valutative.

 

Cap. XLIX ‑ F. Buzzi, Stress e sforzo                        »   489

Sommario: 1. Presupposti generali delle emozioni, dello stress, dello sforzo. ‑ 2. Fisiopatologia. ‑ 2.1. Fisiopatologia dell'emozione e dello stress. ‑ 2.2. Fisiopatologia dello sforzo fisico. ‑ 3. Stress e patologie psico­somatiche. ‑ 3.1. Stress e patologie psichiatriche. ‑ 3.2. Stress e patologie organiche. ‑ 3.2.1. Stress e apparato cardio‑circolatorio. ‑ 3.2.2. Stress e apparato gastro‑enterico. ‑ 3.2.3. Stress e apparato respiratorio. ‑ 3.2.4. Stress e sistema immunitario.

 

Cap. L ‑ A. Paną e M. Divizia, Ambiente e salute ...............................................                   »               543

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Agenti biologici. ‑ 3. Agenti chimici. ‑ 4. Agenti fisici. ‑ 5. Fattori sociali. ‑ 6. Valutazione degli effetti sulla salute. ‑ 7. Dati demografici, socio‑economici e stile di vita delle popolazioni. ‑ 8. Particolari patologie legate direttamente o indirettamente all'ambiente. ‑ 9. Ambiente di lavoro. ‑ 10. Ambiente domestico.

 

Cap. LI ‑ E. D’Aloja e M. Genuardi, Il DNA e i polimorfismi genetici                »             563

Sommario: 1. Struttura e organizzazione del genoma umano. ‑ 2. La tecno­logia del DNA ricombinante in biologia forense. ‑ 2.1. Estrazione del DNA. ‑ 2.2. Southern blotting. ‑ 2.3. Reazione a catena della polimerasi (PCR). ‑ 2.4. Metodi di rilevazione dei polimorfismi analizzati mediante PCR. ‑ 3. I polimorfismi genetici. ‑ 3.1. Cenni di genetica formale. ‑ 3.2. Polimorfismi classici. ‑ 3.3. Polimorfismi del DNA. ‑ 3.3.1. Polimorfismi di lunghezza dei frammenti di restrizione. ‑ 3.3.2. Minisatellite Variant Re­peat (MVR). ‑ 3.3.3. Microsatelliti. ‑ 4. Il DNA mitocondriale.

 

Cap. LII ‑ G. Novelli, Il danno genetico da cause ambientali                  »          593

Sommario: 1. La patologia del DNA. ‑ 2. Aspetti mutageni. ‑ 3. Mutageni­citą e cancerogenicitą. ‑ 4. L'ecogenetica e la sensibilitą individuale agli agenti mutageni. ‑ 5. I biomarcatori e l'epidemiologia molecolare.

 

Cap. LIII ‑ G. Neri e K.L. Steindl, La diagnosi prenatale di malat­tia genetica               »             611

Sommario: 1. Cenni storici e definizione. ‑ 2. Fetoscopia ed ecografia. ‑ 3. Amniocentesi, villocentesi, funicolocentesi. ‑ 4. Indicazioni alla diagnosi prenatale. ‑ 5. Interpretazione dei risultati e rischi connessi. ‑ 6. Consu­lenza genetica e consenso informato.

 

Cap. LIV ‑ G. Frajese, L'impotenza: dalla neuroendocrinologia alla clinica           »        627

Sommario: 1. Cenni di fisiologia e neuroendocrinologia. ‑ 1.1. Ruolo dei neurotrasmettitori. ‑ 1.2. Ruolo dei neuro‑ormoni. ‑ 1.3. Ruolo degli or­moni periferici. ‑ 2. Problemi diagnostici. ‑ 2.1. Inquadramento nosogra­fico. ‑ 2.2. Valutazione clinico‑laboratoristica. ‑ 3. Trattamento.

 

Cap. LV - D. Laganą, Gli aggressivi N.B.C. (Nucleari, Biologici, Chimici)        pag.        647

Sommario: 1. Generalitą. ‑ 2. Gli incidenti radiologici. ‑ 3. I meccanismi del danno da radiazioni ionizzanti. ‑ 4. I danni da radiazioni ionizzanti. ‑ 4.1. L'irraggiamento localizzato. ‑ 4.2. Il panirraggiamento. ‑ 4.3. La con­taminazione radioattiva. ‑ 5. Gli aggressivi biologici: generalitą e classifica­zione. ‑ 6. Metodologia di impiego degli aggressivi biologici. ‑ 7. Le con­venzioni internazionali. ‑ 8. L'impatto sociale degli aggressivi biologici. ‑8.1. Aspetti organizzativi. ‑ 8.2. Aspetti psicologici. ‑ 9. Rilasci accidentali di sostanze chimiche tossiche. ‑ 10. Aggressivi chimici: definizioni, para­metri tossicologici e classificazione. ‑ 11. Impiego terroristico degli aggres­sivi chimici: i nervini. ‑ 12. Agenti antisommossa: gli aggressivi irritanti. ‑ 12.1. Classificazione. ‑ 12.2. Patologia. ‑ 12.3. Protezione, decontamina­zione e bonifica. ‑ 13. Conclusioni.

 

 

Parte Quinta

TANATOLOGIA

 

Cap. LVI ‑ R. Proietti e F. Cavaliere, Agonia, morte e fenomeni immediatamente successivi    »             693

Sommario: 1. Definizione di morte. ‑ 2. Fasi della morte. ‑ 2.1. L'agonia. ‑ 2.2. Fenomeni di vita residua. ‑ 3. Modalitą della morte. ‑ 4. Accertamento della morte.

 

Cap. LVII ‑ F. De Ferrari e S. Perotti, I fenomeni cadaverici con­secutivi............. »   701

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. La disidratazione. ‑ 3. L'eccitabilitą neu­ro‑muscolare. ‑ 4. L'acidificazione. ‑ 5. La triade classica. ‑ 5.1. Il raffred­damento del cadavere. ‑ 5.2. La rigiditą cadaverica. ‑ 5.3. Le ipostasi cada­veriche.

 

Cap. LVIII ‑ F. De Ferrari e M. Fornaciari, I fenomeni cadave­rici trasformativi           »              723

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Autolisi. ‑ 3. Putrefazione. ‑ 4. Fenomeni di autolisi macroscopica. - 5. Fenomeni di autolisi microscopica. ‑ 6. Altri fenomeni trasformativi.

 

Cap. LIX ‑ B.M. Altamura e P.R. Bergamini, Influenza dell'am­biente sui fenomeni trasformativi            »             737

Sommario: 1. Il ruolo dei batteri. ‑ 2. L'umiditą. ‑ 3. La temperatura. ‑ 4. I venti. - 5. Gli ambienti chiusi. ‑ 5.1. La bara ermeticamente chiusa. ‑ 6. Il terreno. ‑ 6.1. La frazione minerale del terreno. ‑ 6.2. La profonditą di inu­mazione. ‑ 6.3. La permeabilitą del terreno. ‑ 6.4. L'aerazione del terreno. ‑ 6.5. L'umiditą del terreno. ‑ 7. Il mezzo liquido. ‑ 8. La microfauna cada­verica. ‑ 9. I miceti.

 

Cap. LX ‑ B.M. Altamura e F. Introna jr., Entomologia forense                             pag.                753

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Generalitą sui ditteri. ‑ 3. Il ciclo vitale dei ditteri. ‑ 4. Ditteri cadaverici. ‑ 4.1. Calliphora. ‑ 4.2. Lucilia. ‑ 4.3. Sar­cophaga. ‑ 4.4. Musca. ‑ 5. Degradazione del cadavere. ‑ 5.1. Cadavere esposto all'aria aperta. ‑ 5.2. Cadavere inumato. ‑ 5.3. Cadavere immerso. ‑ 5.4. Cadavere mummificato. ‑ 5.5. Cadavere carbonizzato. ‑ 6. Metodo entomologico e sue applicazioni in medicina legale. ‑ 7. Entomotossicolo­gia. ‑ 8. Raccolta e conservazione dei reperti entomologici.

 

Cap. LXI ‑ D. Marchetti e E. Giovine, La determinazione dell'ora della morte                             »             771

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Nozioni generali di fisica sul raffredda­mento di un corpo. ‑ 3. Rilevamento della temperatura corporea. ‑ 4. Va­riabili che influenzano il raffreddamento corporeo. ‑ 5. Evoluzione della ri­cerca scientifica. ‑ 6. Altri fenomeni tanatologici.

 

Cap. LXII ‑ F. De Ferrari e M. Restori, La riconoscibilitą dei pro­cessi patologici nel corso dei processi trasformativi     »             807

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Possibilitą di diagnosi istopatologica. ‑ 3. Riconoscibilitą dei processi patologici. ‑ 3.1. Polmone. ‑ 3.2. Emorragie. ‑ 3.3. Edema. ‑ 3.4. Trombo‑embolia. ‑ 3.5. Sclerosi vascolare. ‑ 3.6. In­fiammazione. ‑ 3.7. Neoplasie. ‑ 3.8. Cuore. ‑ 3.9. Cicatrici. ‑ 3.10. Ence­falo. - 3.11. Fegato. ‑ 3.12. Pancreas. ‑ 3.13. Osso. ‑ 3.14. Rene.

 

Cap. LXIII ‑ R. Giorgetti e F. Castagna, La chimica della morte          »          819

Sommario: 1. Introduzione. - 1.1. Epoca della morte. ‑ 1.2. Causa della morte. ‑ 1.3. Disordini metabolici e patologie sistemiche. ‑ 1.4. Diagnosi di intossicazione. ‑ 2. Validitą, affidabilitą, metodologia di impiego delle in­dagini biochimiche. - 2.1. Il prelievo. ‑ 2.2. Il prelievo di sangue. ‑ 2.3. I va­lori di riferimento. ‑ 3. Umor vitreo. ‑ 4. Sangue. ‑ 5. Liquido cefalo‑rachi­diano.

 

Cap. LXIV ‑ B.M. Altamura e P.R. Bergamini, Criminopalinologia    »          833

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Definizione. ‑ 3. Generalitą sul polline. ‑ 4. Applicazione forense. ‑ 5. Prelievo e conservazione. ‑ 6. Esame del mate­riale. ‑ 7. Casistica.

 

Parte Sesta

 

MEDICINA LEGALE DELLE CATASTROFI

 

Cap. LXV ‑ A. Fornari e P. Danesino, Disastri aerei................................................. »  841

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Incidenti in fase di decollo e di atterraggio. ‑ 3. Incidenti in quota. ‑ 3.1. Incidenti in quota per urto contro un ostacolo. ‑ 3.2. Altre cause di disastri in quota. ‑ 4. Lo scenario generale ed il re­cupero dei resti umani. ‑ 5. Finalitą dell'intervento medico‑legale. ‑ 5.1. Identificazione dei resti umani. ‑ 5.2. La ricomposizione dei cadaveri. - 5.3. Le cause della morte ed altri problemi. ‑ 6. Casistica personale e con­clusioni.

 

Cap. LXVI ‑ A. Cicognani e F. Landuzzi, Incidenti ed altre eve­nienze di interesse medico-legale in ambito ferroviario    pag.        855

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Disastri ferroviari. ‑ 3. Altre evenienze di interesse medico‑legale in ambito ferroviario. ‑ 3.1. Suicidio. ‑ 3.2. Omici­dio e lesioni personali.

 

Cap. LXVII ‑ G. Cave Bondi, I disastri navali........................................................           »                      873

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. I disastri navali militari. ‑ 3. I disastri na­vali civili. ‑ 4. I dati della letteratura. ‑ 5. Gli accertamenti medico‑legali. ‑ 6. Conclusioni.

 

Cap. LXVIII ‑ A. Cicognani e A. Iesurum, Le esplosioni ............................................ »                      891

Sommario: 1. Definizione di esplosione. ‑ 2. Classificazione delle esplo­sioni. ‑ 2.1. Esplosioni chimiche. ‑ 2.1.1. Deflagranti. ‑ 2.1.2. Detonanti. ‑ 2.2. Esplosioni meccaniche. ‑ 2.3. Esplosioni atomiche e nucleari. ‑ 3. In­teresse medico‑legale delle esplosioni. ‑ 3.1. Esame degli indumenti e pre­lievo di reperti. ‑ 3.2. Ispezione cadaverica. ‑ 3.3. Attivitą settorie.

 

Cap. LXIX ‑ P. Picciocchi, Terremoto e crollo di diga .......................................           »                      927

Sommario: A. TERREMOTO. ‑ 1. Definizione. ‑ 2. Genesi e tipi delle scosse. Zone sismiche e asismiche. Cicli sismici. ‑ 3. Le onde sismiche e le scosse. ‑ 4. Effetti del terremoto sulle costruzioni, sul suolo e sulle acque. ‑ 5. Le scale di valutazione dei terremoti. ‑ 6. Frequenza del terremoto nel mondo e causa della forte sismicitą dell'Italia. ‑ 7. Il terremoto in una clas­sificazione medico‑legale degli eventi traumatici, dai semplici ai catastro­fici. ‑ 8. L'emergenza medico‑legale e socio‑sanitaria nei casi di disastri o di calamitą tellurica: aspetti differenziativi. ‑ 9. La traumatologia da terre­moto, fisica e biodinamica. Definizione d'una «mappa biosismica». ‑ 10. I compiti della équipe medico‑legale sul luogo del terremoto. ‑ 11. Le opera­zioni medico‑legali svolte ad Avellino subito dopo il sisma del 23/11/80. - 12. Le operazioni di esumazione di cadaveri, al fine della ricognizione, a S. Angelo dei Lombardi e in altri centri dell'Alta Irpinia, nei mesi successivi al sisma del 23/11/80. ‑ 13. Eventi criminologici durante e dopo il sisma. ‑ B. CROLLO DI DIGA. ‑ 1. Effetti calamitosi delle acque: diluvio, allu­vione, inondazione, nubifragio. ‑ 2. La catastrofe della diga del Vajont del 9/10/1963. ‑ 3. La catastrofe della diga di Stava, in Val di Fiemme, del 18/7/1985.

 

Cap. LXX ‑ A. Carnevale e A. Colagreco, La morte tra la folla e tra le fiamme          »              973

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. La morte tra la folla. ‑ 3. La morte tra le fiamme.

 

 

Parte Settima

IDENTIFICAZIONE

Cap. LXXI ‑ G. Arcudi e S. Montanaro, L'identificazione del vi­vente e le impronte digitali     pag.        989

Sommario: 1. Generalitą e definizione. ‑ 2. La identificazione generica. ‑ 2.1. L'identificazione del gruppo etnico di appartenenza. ‑ 2.2. Determina­zione del sesso. ‑ 2.3. Determinazione dell'etą. ‑ 2.4. La identificazione della professione o del mestiere. ‑ 3. La identificazione individuale. ‑ 4. La dattiloscopia. ‑ 4.1. Impronte digitali, palmari, plantari. ‑ 4.2. Le particola­ritą dattiloscopiche e gli elementi poroscopici. ‑ 4.3. Differenziazione del frammento. ‑ 4.4. L'identitą dattiloscopica. ‑ 4.4.1. La dattiloscopia come mezzo di identificazione personale: dalle enunciazioni di Malpighi alla clas­sifica del Galton. ‑ 4.4.2. La classifica decadattiloscopica Gasti ed il casella­rio centrale di identitą. ‑ 4.4.3. La classifica monodattilare italiana. ‑ 4.5. Impronte papillari rilevate sul luogo del reato. ‑ 4.5. L L'impronta digitale nella dinamica prensile e di contatto. ‑ 4.5.2. Impronta per pressione, per asportazione, per sovrapposizione. ‑ 4.5.3. Epoca dell'impronta in rela­zione al momento dell'avvenuto reato. ‑ 4.6. La dattiloscopia giudiziaria. ‑ 4.6.1. La dattiloscopia come strumento di identificazione degli autori di reato. ‑ 4.6.2. Il giudizio di utilitą dei frammenti di impronte papillari. ‑ 4.6.3. Caratteri generali e punti (o particolaritą) di riferimento. ‑ 4.6.4. Va­lore qualitativo e quantitativo delle particolaritą ai finģ dell'identificazione. ‑ 4.7. Metodo e tecnica del confronto dattiloscopico. ‑ 4.7.1. Il confronto tra caratteri generali e caratteri particolari. ‑ 4.7.2. Valutazione delle cor­rispondenze. ‑ 4.7.3. Le teorie matematiche sul calcolo delle probabilitą. ‑ 4.7.4. Il concetto qualitativo e quantitativo della scuola italiana e la teoria del Santamaria. ‑ 4.7.5. Il giudizio d'identitą dattiloscopica nella Giuri­sprudenza italiana. ‑ 4.8. L'AFIS. - 4.8.1. Il sistema AFIS. ‑ 4.8.2. L'archi­tettura generale del sistema. ‑ 4.8.3. L'acquisizione dei cartellini segnale­tici. ‑ 4.8.4. La classificazione automatica delle impronte digitali. ‑ Appen­dice: Il rilievo delle impronte digitali da cadavere alterato.

 

Cap. LXXII ‑ A. Garcovich e M. Gatti, Le cicatrici cutanee                               »            1051

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Fisiologia della cicatrizzazione cutanea. ‑ 2.1. Infiammazione. ‑ 2.2. Formazione del tessuto di granulazione. ‑ 2.3. Formazione della matrice extracellulare e rimodellamento. ‑ 2.4. L'infe­zione delle ferite. ‑ 2.5. Guarigione delle ferite e diabete. ‑ 2.6. Riparazione tissutale nei tessuti irradiati. ‑ 3. Cicatrici patologiche. ‑ 3.1. Cicatrici atro­fiche. ‑ 3.2. Cicatrici ipertrofiche. ‑ 3.3. Le cicatrici da ustione. ‑ 3.4. Le ci­catrici da corrente elettrica. ‑ 3.5. Le cicatrici nei farmacodipendenti. ‑ 3.6. Le cicatrici da malattie dermatologiche. ‑ 3.7. Striae distensae.

 

Cap. LXXIII ‑ A. Garcovich e A. Zampetti, I tatuaggi........................................... »  1063

Sommario: 1. Introduzione. - 2. Storia. ‑ 3. Epidemiologia. ‑ 4. Tecniche di esecuzione, strumenti e stili. ‑ 5. Istopatologia. ‑ 6. Complicazioni e ri­schi. ‑ 7, Tecniche di rimozione. ‑ 8. Uso medico del tatuaggio.

 

Cap. LXXIV ‑ A.Garcovich e G.L. Marella, Le formazioni pilifere    »             1073

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Generalitą sulle formazioni pilifere. ‑ 2.1. Tipo e distribuzione dei peli. ‑ 2.2. Il follicolo pilifero. ‑ 2.3. Il cielo del pelo. ‑ 2.4. Struttura del capello. ‑ 2.5. Le influenze ormonali sull’apparato pilo‑sebaceo. ‑ 3. Identificazione delle formazioni pilifere. ‑ 3.1. Diagnosi generica. ‑ 3.2. Diagnosi specifica. ‑ 3.3. Diagnosi individuale. ‑ 3.3.1. Identificazione della razza. ‑ 3.3.2. Identificazione dell'etą. ‑ 3.3.3. Identifi­cazione del sesso. ‑ 3.3.4. Identificazione della regione corporea. ‑ 3.3.5. Identificazione degli antigeni gruppo‑specifici e dei polimorfismi enzima­tici. ‑ 3.3.6. Alterazioni delle formazioni pilifere e trattamenti cosmetici.

 

Cap. LXXV ‑ M. Grandi e C. Cattaneo, L'identificazione del ca­davere e di resti umani                             pag.        1091

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Il recupero dei resti, la datazione e l'ap­porto di discipline ausiliarie. ‑ 3. Determinazione della specie. ‑ 4. Deter­minazione del sesso. ‑ 5. Determinazione dell'etą. ‑ 6. Determinazione della razza. ‑ 7. Determinazione della statura. ‑ 8. Identificazione perso­nale. ‑ 9. Conclusione.

 

Cap. LXXVI ‑ F. Introna jr., Identificazione personale attraverso le tecniche di analisi e sovrapposizione delle immagini                                                                                                                                                »          1137

Sommario: 1. Indagini su soggetto vivente. - 1.1. Fase preparatoria. ‑ 1.2. Fase della sovrapposizione parametrizzata. ‑ 1.3. Analisi metrica delle im­magini. ‑ 2. Indagini su cadavere. ‑ 2.1. La sovrapposizione cranio‑foto. ‑ 2.2. Indagini su radiografie. ‑ 2.3. Prospettive future.

 

Cap. LXXVII ‑ G.L. Marella e A. Fileni, La diagnosi di etą at­traverso l'esame ortopanoramico della dentatura e l’esame radiologico dei nuclei di ossificazione e delle cartilagini di coniugazione              »             1157

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. L'esame ortopanoramico della dentatura. ‑ 3. L'esame radiologico dello scheletro. ‑ 4. Altre modificazioni apprezza­bili all'esame radiologico.

 

Cap. LXXVIII ‑ E. D’Aloja e L. Grimaldi, Le tracce biologiche: diagnosi generica, specifica ed individuale        »             1179

Sommario: 1. Le tracce biologiche: caratteristiche generali. ‑ 2. Tracce ematiche. - 2.1. Diagnosi generica. ‑ 2.2. Diagnosi specifica. ‑ 2.3. Diagnosi particolari (sangue mestruale e fetale). ‑ 3. Tracce di liquido seminale. ‑ 3.1. Diagnosi di orientamento. ‑ 3.2. Diagnosi di certezza. ‑ 4. Reperti pili­feri. ‑ 4.1. La struttura del pelo umano ‑ 4.2. Crescita e sostituzione del pelo. ‑ 4.3. Diagnosi generica e specifica ‑ 4.4. Diagnosi particolari (origine razziale e somatica). ‑ 4.5. Diagnosi individuale. ‑ 5. Saliva. ‑ 6. Altri li­quidi biologici. ‑ 7. La diagnosi individuale per le tracce biologiche. ‑ 7.1. I polimorfismi del DNA. ‑ 7.2. Multi Locus Profile (MLP) e Single Locus Profile (SLP). - 7.3. Limiti dei polimorfismi di restrizione analizzati me­diante SBA. ‑ 7.4. Microsatelliti. ‑ 7.5. La valutazione dei risultati della ti­pizzazione. ‑ 7.6. Gendering o sessaggio delle tracce. ‑ 7.7. DNA Mitocon­driale (mtDNA). ‑ 7.8. Polimorfismi Y‑specifici. ‑ Appendice: metodiche di laboratorio.

 

Cap. LXXIX ‑ S. Potenza, La identificazione di traccia ematica con tecniche tradizionali          »             1221

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Diagnosi generica di sangue. ‑ 2.1. Me­todi di orientamento. ‑ 2.2. Metodi di certezza. ‑ 3. Diagnosi di specie. ‑ 4. Diagnosi individuale. ‑ 4.1. Sistemi gruppo specifici critrocitari. ‑ 4.1.1. Sistema ABO. ‑ 4.1.2. Sistema Rh. ‑ 4.1.3. Sistema MNSs. ‑ 4.1.4. Gli altri si­stemi eritrociatri. ‑ 4.2. Sistemi siero‑proteici. ‑ 4.2.1. Sistema Gni. ‑ 4.2.2. Sistema Km (o Inv). ‑ 4.2.3. Sistema Hp. ‑ 4.2.4. Sistema Ge. ‑ 4.2.5. Si­stema Pi (Protease inhibitor). ‑ 4.2.6. ‑ Altri sistemi. ‑ 4.3. Gruppi tessu­tali. ‑ 4.4. Iscienzimi critrocitari. ‑ 4.4.1. Sistemi AcF (Fosfatasi Acida). ‑ 4.4.2. Sistema PGM (Fosfoglucomutasi). ‑ 4.4.3. Sistema 6‑PGD (6 Fosfio­Gluconato Deidrogenasi). ‑ 4.4.4. Altri sistemi. ‑ 5. Altre indagini.

 

Cap. LXXX ‑ E. D’Aloja e V.L. Pascali, L’indagine biologica di paternitą                     pag.                        1243

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Basi giuridiche dell'indagine biologica di paternitą. ‑ 3. Basi biologiche dell'indagine di paternitą. ‑ 4. Dettagli tec­nici sull'indagine. ‑ 5. L'esclusione. ‑ 6. L'analisi della compatibilitą. ‑ 7. Casi particolari

 

Cap. LXXXI ‑ R. Domenici, Il calcolo della probabilitą di paternitą  »            1259

Sommario: 1. Principi introduttivi. ‑ 2. Teorema di Bayes. ‑ 3. La formula di Essen‑Möller. ‑ 4. Casi particolari. ‑ 4.1. Casi con pił di un padre non escluso. ‑ 4.2. Casi con pił figli. ‑ 4.3. Casi deficitari. ‑ 4.4. Casi di identifi­cazione attraverso il rapporto di parentela. ‑ 5. Ulteriori complessitą nel calcolo: HLA e VNTR. - 6. Probabilitą di paternitą e attribuzione di pater­nitą. ‑ 7. Appendice.

 

Cap. LXXXII ‑ A. Brandone e E. Gallotti, Identificazione delle fibre tessili.................................... »                        1283

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Classificazione delle fibre tessili. ‑ 3. Me­todologie di indagine. ‑ 3.1. Tessuti. ‑ 3.1.1. Determinazioni non distrut­tive sui tessuti a navetta. ‑ 3.1.2. Determinazioni non distruttive sui tessuti a maglia. ‑ 3.2. Filati. ‑ 3.2.1. Valutazioni non distruttive sui filati. ‑ 4. Le fibre. ‑ 4.1. Esame delle fibre. ‑ 4.1.1. Analisi non distruttive. ‑ 4.1.2. Me­todi non distruttivi che alterano le caratteristiche del reperto. ‑ 4.1.3. Me­todi distruttivi. - 5. Esami particolari. ‑ 6. Conclusioni.

 

Cap. LXXXIII ‑ A. Brandone, Identificazione delle tracce di sparo    »            1297

Sommario: 1. Considerazioni generali. ‑ 2. Formazione e natura dei resi­dui dello sparo. Loro rivelazione. ‑ 3. Effettuazione del prelievo. ‑ 4. Meto­dologie chimico‑fisiche di analisi dei residui di sparo. ‑ 4.1. Tecniche per la rivelazione dei residui di sparo organici. ‑ 4.2. Tecniche per la rivelazione dei residui di natura inorganica. ‑ 5. Scelta del metodo di analisi ed aspetti valutativi dei risultati delle analisi.

 

Cap. LXXXIV ‑ C. Proietti, L'identificazione delle scritture ...........................................................                   »              1321

Sommario: 1. Scritture a mano. ‑ 2. Metodo di analisi. ‑ 3. Variazioni della scrittura. ‑ 4. Falsificazione, artificiositą e autofalsificazione. ‑ 5. Saggi di scrittura. ‑ 6. Confronti e giudizio di identitą. ‑ 7. Scritture a macchina e a stampa. ‑ 8. Sistemi automatici di archiviazione e ricerca di documenti og­getto di indagini grafiche.

 

Appendice iconografica....................................................... »................................................................... 1331

Indice analitico      »           1367

 
 

INDICE SOMMARIO DEL VOLUME III

 

Autori del volume terzo ........................................................................................... pag.              v

Indice generale del Trattato ..................................................................................... »               ix

Indice sommario del volume terzo ............................................................................. »            xix

Nota del Curatore ......................................................................................................... »          xxix

 

 

Parte Ottava

PATOLOGIA SPECIALE DI RILIEVO FORENSE

 

Cap. LXXXV ‑ I. Pitzorno, Aspetti di semeiotica fisica nel vivente                                 »  1

Sommario: 1. Generalitą. ‑ 2. Asimmetrie corporee, muscolatura, tono e trofismo muscolare. ‑ 3. Mobilitą. ‑ 4. Motilitą. ‑ 5. Dolore. ‑ 6. Deambu­lazione. ‑ 7. Epilogo.

 

Cap. LXXXVI ‑ A. Fileni, Diagnostica per immagini in medicina legale      »   33

Sommario: 1. Premessa: Radiologia e Medicina Legale. ‑ 2. Metodiche diagnostiche tradizionali. ‑ 3. Traumatologia forense. ‑ 4. Nuove metodi­che. ‑ 4.1. Tomografia computerizzata. ‑ 4.2. Ecografia. ‑ 4.3. Risonanza magnetica. ‑ 5. Scelta di metodica diagnostica sui principali quesiti infortu­nistici e medico legali.

 

Cap. LXXXVII ‑ F. Paribello e S. Montaldo, Il sopralluogo giudiziario       »             51

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Ispezione giudiziaria. ‑ 3. Esame di tracce e di macchie di sangue o di altro materiale biologico. ‑ 4. Esame del cada­vere. ‑ 5. Conclusioni.

 

Cap. LXXXVIII ‑ L. Varetto e C. Torre, L'autopsia giudiziaria e il riscontro diagnostico         »             67

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Attrezzatura per autopsie. ‑ 3. Esame de­gli indumenti e svestizione del cadavere. ‑ 4. Esame esterno del cadavere denudato. ‑ 5. Prelievi da effettuare durante l'esame esterno. ‑ 5.1. Mac­chie di sangue e sperma. ‑ 5.2. Residui di sparo. ‑ 5.3. Altre tracce. ‑ 6. Indagini radiologiche. ‑ 7. Sezione. - 8. Esame del feto e del neonato. ‑ 9. Pre­lievi durante la sezione cadaverica. ‑ 10. Protocollo di autopsia. ‑ 11. Ap­pendice ‑ Testo della circolare Fani.

 

Cap. LXXXIX ‑ R. Cecchi e D. Marchetti, Istopatologia forense          pag.    103

Sommario: 1. Il Laboratorio di Istopatologia forense. ‑ 1.1. Preparazione di un campione per lo studio al microscopio ottico (MO). - 1.1.1. Raccolta­smistamento. ‑ 1.1.2. Fissazione. – 1.1.3./1.1.4. Inclusione‑preparazione delle sezioni alla colorazione. – 1.1.5./1.1.6. Colorazioni comuni e speciali ‑ montaggio dei vetrini. ‑ 1.2. MO e sue finalitą. ‑ 1.3. Immunoistochi­mica. ‑ 1.4. Ibridizzazione in situ. ‑ 1.5. Estrazione del DNA dai tessuti. - 1.6. La microfotografia al MO. ‑ 1.7. Metodi di conservazione degli organi (Metodo di Kaiserling e Piastinazione). ‑ 1.8. Il microscopio elettronico e sue finalitą. – 1.8.1. Allestimento preparati per la Microscopia Elettronica a Trasmissione. ‑ 1.8.2. Allestimento preparati per la Microscopia Elettro­nica a Scansione. ‑ 1.8.3. Microanalisi a raggi X. ‑ 1.8.4. Immunoelettro­microscopia. ‑ 2. Processi patologici: la risposta della cellula allo stimolo patogeno (diagramma). ‑ 3. Il Sistema Nervoso. ‑ 3.1. Alterazioni micro­scopiche del Sistema Nervoso Centrale nelle lesioni traumatiche. ‑ 3.1.1. Danno cerebrale primitivo (Contusione cerebrale, Danno Assonale Dif­fuso). ‑ 3.1.2. Complicanze secondarie al trauma (Edema cerebrale, Danno ipossico, Infarto cerebrale). ‑ 3.1.3. Emorragie intracraniche (sub­durali, intraparenchimali). ‑ 3.2. Aspetti microscopici degli emboli cere­brali (e. adiposa, e. gassosa, microemboli settici). ‑ 3.3. Microtrombi. ‑ 3.4. Alterazioni microscopiche a carico dei vasi cerebrali (aneurismi, necrosi acidofila, vasculiti). ‑ 3.5. Alterazioni post‑traumatiche dell'Ipofisi. ‑ 4. Il Sistema Scheletrico. ‑ 4.1. L'identificazione dell'etą attraverso l'esame mi­croscopio del tessuto osseo. ‑ 5. La Cute. ‑ 5.1. Le lesioni d'arma da fuoco. ‑ 5.1.1. Foro d'entrata (azione meccanica diretta del proiettile, azione ac­cessoria dell'esplosione del colpo, tecniche di individuazione dei residui dello sparo). ‑ 5.1.2. Foro d'uscita. ‑ 5.1.3. Problemi di diagnosi differen­ziale. ‑ 5.2. Alterazioni cutanee da calore e da passaggio di elettricitą (Le­sioni da elettricitą del tessuto muscolare. La metallizzazione. Lesioni vitali. Diagnosi differenziale). ‑ 5.3. Le lesioni cutanee da freddo. ‑ 5.4. Le lesioni cutanee da laccio nell'impiccamento. ‑ 5.5. I segni di agopuntura. ‑ 5.6. Al­terazioni cutanee correlate al processo di mummificazione. ‑ 6. Il cuore. ‑ 6.1. Necrosi ischemica del miocardio. ‑ 6.2. Alterazioni del sistema di con­duzione e di innervazione cardiaca. ‑ 6.3. Complicanze cardiovascolari dei traumi chiusi del torace. ‑ 6.4. Miocarditi. ‑ 6.5. Aspetti microscopici delle cardiomiopatie (Cocaino‑correlate, Alcool‑etilico associate, Aritmogena del ventricolo destro, Ipertrofica). ‑ 6.6. Alterazioni correlate a farmaci, a sostanze stupefacenti ed a sostanze tossiche inorganiche. ‑ 7. Il Polmone. ‑ 7.1. Alterazioni correlate alle asfissie meccaniche violente. ‑ 7.2. Le embo­lie polmonari (e. adiposa, e. di midollo osseo, e. da solfato di bario, e. da si­licone, e. gassosa, e. da liquido amniotico, e. megariocitaria, e. di tessuti). - 7.3. Il polmone nello shock allergico. ‑ 7.4. Il polmone fetale e del prema­turo. ‑ 7.5. Alterazione correlata a farmaci, a sostanze stupefacenti ed a so­stanze tossiche inorganiche. ‑ 7.6. Le modificazioni postmortali. ‑ 8. Il fe­gato. ‑ 8.1. Alterazioni correlate a farmaci, a sostanze stupefacenti ed a so­stanze tossiche. ‑ 8.2. Le modificazioni postmortali. ‑ 9. L'apparato ga­strointestinale. ‑ 9.1. Lesioni da calore. ‑ 9.2. Alterazioni correlate a far­maci ed a sostanze tossiche. ‑ 10. Utero, ovaie, placenta. ‑ 11. Il Rene, ‑ 11.1. Rene da shock. ‑ 11.2. Alterazioni correlate a farmaci, a sostanze stu­pefacenti ed a sostanze tossiche. ‑ 11.3. Le modificazioni postmortali.

 

Cap. XC ‑ M. Bacci, La morte improvvisa............................................................................ pag.             321

Sommario: 1. Definizione. ‑ 2. La diagnosi medico‑legale. - 3. Le cause. ‑ 4. Morte improvvisa nell'infanzia e nell'adolescenza. ‑ 4.1. Sudden infant death syndrome. ‑ 4.2. La morte improvvisa non SIDS. ‑ 4.2.1. Cause car­diovascolari. ‑ 4.2.2. Cause infettive. ‑ 4.2.3. Asma bronchiale ed epilessia. ‑ 5. La morte improvvisa in etą adulta. ‑ 5.1. La patologia cardiaca. ‑ 5.1.1. Morte aritmologica. ‑ 5.1.2. Morte da insufficienza meccanica. ‑ 5.1.3. Morte improvvisa ed esercizio fisico. ‑ 5.2. Morte improvvisa da cause va­scolari periferiche. ‑ 5.2.1. Le ostruzioni arteriose e venose. ‑ 5.2.2. Le di­scontinuazioni vasali. ‑ 5.2.2.1. Gli aneurismi aortici. ‑ 5.2.2.2. Le emorra­gie intracraniche. ‑ 5.3. La patologia encefalica. ‑ 5.3.1. Le meningo‑ence­faliti. ‑ 5.3.2. Tumori intracranici.. ‑ 5.3.3. L'epilessia. ‑ 5.4. La patologia del tratto respiratorio. ‑ 5.4.1. Le infezioni. ‑ 5.4.2.1 tumori maligni. ‑ 5.4.3. Asma bronchiale. ‑ 5.5. La patologia del tratto gastroenterico. ‑ 5.5.1. Le peritoniti. ‑ 5.5.2. La pancreatite necrotico‑emorragica. ‑ 5.5.3. L'infarto mesenterico. ‑ 5.5.4. Le gastroenterorragie. ‑ 6. L'emoperitoneo. ‑ 7. La patologia disendrocrina e dismetabolica.

 

Cap. XCI ‑ G. Polidori e V. Currņ, La morte improvvisa nell'in­fanzia: il punto di vista clinico                  »             377

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Definizione. ‑ 3. Storia. ‑ 4. Epidemiolo­gia. ‑ 5. Posizione prona. ‑ 6. Gruppi a rischio. ‑ 7. Fisiopatologia. ‑ 7.1. Ipotesi di un alterato controllo cardiorespiratorio. ‑ 7.1.1. Pattern respira­tori. ‑ 7.1.2. Sensibilitą dei chemocettori. ‑ 7.1.3. Reazione di risveglio. ‑ 7.2. Regolazione termica. ‑ 7.3. Controllo cardiaco. - 7.4. Infezioni. ‑ 8. Anatomia patologica. ‑ 9. Interventi di prevenzione. ‑ 10. Monitoraggio domiciliare. ‑ 11. Supporto alle famiglie.

 

Cap. XCII ‑ R. Schiavi, Primi rudimenti di armi, munizioni, bali­stica, esplosivi               »                              395

Sommario: 1. Armi. ‑ 1.1. Qualche accenno alla Legge. ‑ 1.2. Definizioni. ‑ 1.2.1. Armi antiche. ‑ 1.2.2. Armi ad avancarica. ‑ 1.2.3. Armi a retroca­rica. ‑ 1.2.3.1. Armi a caricamento successivo. ‑ 1.2.3.2. Armi a ripeti­zione. ‑ 1.2.3.2.1. Armi a ripetizione ordinaria. ‑ 1.2.3.2.2. Armi a ripeti­zione semiautomatica. ‑ 1.2.3.2.3. Armi a ripetizione automatica. ‑ 1.3. La rigatura. ‑ 1.3.1. Armi con 4 righe destrorse. ‑ 1.3.2. Con 5 righe destrorse. ‑ 1.3.3. Con 6 righe destrorse. ‑ 1.3.4. Con 7 righe destrorse. ‑ 1.3.5. Con 8 righe destrorse. ‑ 1.3.6. Con 10 righe destrorse. ‑ 1.3.7. Con 12 righe de­strorse. ‑ 1.3.8. Con 16 righe destrorse. ‑ 1.3.9. Con 20 righe destrorse. - 1.3.10. Con 22 righe destrorse. ‑ 1.3.11. Con 4 righe sinistrorse. ‑ 1.3.12. Con 5 righe sinistrorse. ‑ 1.3.13. Con 6 righe sinistrorse. ‑ 1.3.14. Con 8 ri­ghe sinistrorse. ‑ 1.4. Armi clandestine. ‑ 1.5. Parti d’armi. ‑ 1.6. Tecnica costruttiva. Sistemi di chiusura. ‑ 1.7. Armi corte. ‑ 1.7.1. Brevi note sui re­volver. ‑ 1.7.2. Pistole semiautomatiche. ‑ 1.7.3. Caratteristiche principali di un'arma da difesa. ‑ 2. Munizioni. ‑ 2.1. Cartucce per armi rigate. ‑ 2.2. Cartucce per armi ad anima liscia. ‑ 2.2.1. Il bossolo. ‑ 2.2.2. La borra. - 2.2.3.1 proiettili. ‑ 2.2.3.1. Dimensione dei pallini. ‑ 2.3. Il calibro delle car­tucce. ‑ 2.3.1. Calibri delle armi rigate. ‑ 2.3.2. Calibri delle armi ad anima liscia. ‑ 2.3.3. Esatta definizione del calibro. ‑ 2.2.4. Cartucce detenibili. - 2.2.5. Classifica. ‑ 2.2.6. Simboli. ‑ 3. Residui di sparo. ‑ 3.1. Ricerca dei residui. ‑ 3.2. Distanze di sparo ravvicinate. ‑ 4. Cenni di balistica interna. ‑ 4.1. Definizione. ‑ 4.2. Combustione della carica e moto del proiettile. - 5. Cenni di balistica interna. ‑ 5.1. Definizione. ‑ 5.2. Elementi che influen­zano la traiettoria. ‑ 5.3. Elementi della traiettoria. ‑ 5.4. Tavole di tiro. ‑ 6. Esami comparativi. ‑ 6.1. Metodologia. ‑ 6.2. Normale procedura. ‑ 6.3. Identificazione di un'arma. ‑ 7. Esplosivi. ‑ 7.1. Generalitą. ‑ 7.2. Forme della reazione esplosiva. ‑ 7.2.1. Deflagrazione. ‑ 7.2.2. Detonazione. ‑ 7.3. Innescamento. ‑ 7.4.Classifica in base all'impiego. ‑ 7.4.1. Esplosivi di lancio. ‑ 7.4.1.1. Polveri infumi. ‑ 7.4.1.2. Polveri nere. ‑ 7.5. Esplosivi di scoppio. ‑ 7.6. Esplosivi d'innesco. ‑ 7.6.1. Detonatori. ‑ 7.6.2. Capsule. ‑ 7.7. Esplosivi industriali. Categorie. ‑ 7.8. Artifici e manufatti esplosivi. ‑ 7.8.1. Micce a lenta combustione. ‑ 7.8.2. Micce detonanti. ‑ 7.8.3. Fuochi artificiali. ‑ 7.8.4. Giocattoli pirici. ‑ 7.9. Esplosivi «Home made». ‑ 7.10. Tipi di esplosioni. ‑ 7.11. Individuazione dell'esplosivo detonato. ‑ 7.12. Sistemi di analisi. ‑ 7.13. Quantitą di esplosivo detonato. ‑ 7.14. Danni alle persone.

 

Cap. XCIII ‑ L. Varetto e C. Torre, Le lesioni da arma da fuoco................              pag.                 469

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Effetti del colpo d'arma da fuoco a proiet­tile unico sul corpo umano. ‑ 2.1. Foro d'ingresso. ‑ 2.2. Tramite. ‑ 2.3. Foro d'uscita. ‑ 2.4. Nicchia terminale. - 2.5. Tragitti a semicanale. ‑ 2.6. Effetti secondari dei colpi esplosi a distanza ravvicinata. ‑ 2.7. Effetti del colpo esploso a contatto. ‑ 2.8. Lesioni dello sparatore. ‑ 3. Effetti del colpo d'arma da fuoco a munizione spezzata. ‑ 3.1. Foro o fori d'ingresso. ‑ 3.2. Tramiti. ‑ 3.3. Fori d'uscita o nicchie terminali. ‑ 3.4. Tragitti a semica­nale. ‑ 3.5. Effetti secondari dei colpi esplosi a distanza ravvicinata. ‑ 3.6. Effetti dei colpi esplosi a contatto. ‑ 3.7. Lesioni dello sparatore. ‑ 4. L'identificazione dell'arma in base alle lesioni. ‑ 5. L'orientamento dei tra­miti. ‑ 6. La distanza di sparo. ‑ 7. La diagnosi medico‑legale differenziale tra suicidio, omicidio e fatto accidentale. ‑ 8. La posizione della vittima al momento del ferimento. ‑ 9. La causa della morte, il tempo di sopravvi­venza e la possibilitą di compiere atti coordinati nelle ferite d'arma da fuoco. ‑ 10. Lesioni da proiettili ad alta velocitą. ‑ 11. Lesioni da uso di si­lenziatore. ‑ 12. Lesioni da armi particolari. ‑ 13. Processi riparativi e cica­trici.

Cap. XCIV ‑ S. Merli, Le asfissie meccaniche violente................................................. »   501

Sommario: 1. Definizione. ‑ 2. Il decorso del processo asfittico. ‑ 3. Revivi­scenza. ‑ 4. Quadri generici di asfissia. ‑ 5. Reperti istologici. ‑ 6. Reperti ultrastrutturali. ‑ 7. Reperti biochimici. ‑ 8. Soffocamento. ‑ 8.1. Defini­zione. ‑ 8.2. Meccanismo asfittico. ‑ 8.3. Esame necroscopico. ‑ 8.4. Dina­mica. ‑ 9. Strozzamento. ‑ 9.1. Definizione. ‑ 9.2. Meccanismo asfittico. ‑ 9.3. Esame necroscopico. ‑ 9.4. Dinamica. ‑ 10. Strangolamento. ‑ 10.1. Definizione. ‑ 10.2. Meccanismo asfittico. ‑ 10.3. Esame necroscopico. ‑ 10.4. Dinamica. ‑ 10.5. Diagnosi differenziale. ‑ 11. Impiccamento. ‑ 11.1. Definizione. ‑ 11.2. Meccanismo asfittico. ‑ 11.3. Esame necroscopico (se­gni esterni). ‑ 11.4. Esame necroscopico (segni interni). ‑ 11.5. Dinamica. - 11.6. Diagnosi differenziale. ‑ 12. Le asfissie da aspirazione: il problema definitorio. ‑ 12.1. Sommersione interna. ‑ 12.1.1. Definizione. ‑ 12.1.2. Meccanismo asfittico. ‑ 12.1.3. Esame necroscopico. ‑ 12.1.4. Dinamica. - 12.2. Intasamento. ‑ 12.2.1. Definizione. ‑ 12.2.2. Meccanismo asfittico. ‑ 12.2.3. Dinamica. ‑ 12.2.4. Esame necroscopico e diagnosi differenziale. - 13. Compressione del torace. ‑ 13.1. Definizione. ‑ 13.2. Meccanismo asfittico. ‑ 13.3. Esame necroscopico. ‑ 13.4.


Cap. XCV ‑ M. Vitali, La morte connessa all'attivitą sessuale                                        pag.                            551

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. La morte naturale. ‑ 3. La morte accidentale. ‑ 4. L'omicidio. ‑ 5. Raccomandazioni tecniche.

 

Cap. XCVI ‑ G. Arcudi, Le lesioni d'arma bianca .......................................................... »                      561

Sommario: 1. Definizione delle armi bianche. ‑ 2. Classificazione delle armi bianche. ‑ 2.1. Armi di punta. ‑ 2.2. Armi di taglio. ‑ 2.3. Armi di punta e taglio. ‑ 2.4. Fendenti. ‑ 3. Meccanismo lesivo delle armi bianche. ‑ 4. Metodologia dell'indagine per le lesioni da arma bianca: criterio topo­grafico, criterio di contiguitą, criterio della dinamica lesiva, criterio della capacitą lesiva. ‑ 5. Classificazione delle lesioni d'arma bianca. ‑ 5.1. Le fe­rite da punta. ‑ 5.1.1. Caratteristiche delle ferite da punta: dimensioni della ferita, morfologia del foro d'ingresso, il tramite, morfologia del foro d'u­scita. ‑ 5.1.2. Diagnosi differenziale tra omicidio, suicidio e accidente. ‑ 5.2. Ferite da taglio. ‑ 5.2.1. Caratteri generali delle ferite da taglio: mar­gini, angoli, pareti e fondo delle ferite da taglio, la forma delle ferite da ta­glio, la dimensione della ferita, codette. ‑ 5.2.2. Diagnosi differenziale tra omicidio, suicidio e accidente. ‑ 5.3. Ferite da punta e taglio. ‑ 5.3.1. Carat­teri generali: tipologia delle ferite e caratteri dell'arma. ‑ 5.3.2. Diagnosi differenziale tra omicidio, suicidio ed accidente. ‑ 5.4. Ferite da fendente. ‑ 5.4.1. Diagnosi differenziale fra omicidio, suicidio, accidente. ‑ 5.5. Impa­lamento. ‑ 5.6. Scannamento. ‑ 5.6.1. Diagnosi differenziale tra omicidio, suicidio e accidente. ‑ 6. Depezzamento del cadavere.

 

Cap. XCVII ‑ A. Dell’Erba, C.P. Campobasso, A.S. Dell’Erba, L’annegamento e la morte nell’acqua                  »             583

Sommario: Premessa ‑ 1. Definizione. ‑ 2. La sindrome asfittica dell'anne­gato. ‑ 3. Fisiopatologia dell'annegamento. ‑ 4. Elementi di diagnostica medico‑legale. ‑ 5. Il laboratorio medico‑legale. ‑ 6. Morte in acqua. ‑ 7. Morte in vasca da bagno. ‑ 8. Modificazioni tanatologiche. ‑ 9. Indagine medico‑legale.

 

Cap. XCVIII ‑ D. Marchetti e S. Baccarini, Aspetti medico le­gali degli incidenti subacquei   »             651

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Cenni di fisica dei gas. ‑ 3. Fisiopatologia dell'uomo immerso. ‑ 3.1. Immersione in apnea. ‑ 3.2. Immersione con ARA e cenni di immersione con ARO. ‑ 4. L'indagine medico‑legale.

 

Cap. XCIX ‑ G. Umani Ronchi e A. Grande, I grandi traumatismi                »   685

Sommario: 1. Premessa. ‑ 2. Precipitazione. ‑ 3. Schiacciamento. ‑ 4. Inci­denti del traffico. ‑ 4.1. Incidenti del traffico aereo. ‑ 4.2. Incidenti del traf­fico marittimo, fluviale, lacustre. ‑ 4.3. Incidenti del traffico terrestre. ‑ 4.4. Problemi diagnostici dell'investimento. ‑ 4.5. Lesioni degli occupanti un autoveicolo. ‑ 4.6. Lesioni del motociclista e del ciclista. ‑ 5. Esplosioni.

 

Cap. C ‑ G. Pierucci, Lesivitą elettrica ...................................................................           »   735

Sommario: 1. Lesivitą elettrica. ‑ 1.1. Lesivitą elettrica industriale. ‑ 2. Ef­fetti dannosi dell'energia elettrica. ‑ 3. Elettrocuzione in ambito sanitario. ‑ 4. Lesivitą elettrica atmosferica.

 

Cap. CI ‑ S. Del Vecchio, Lesioni da energia termica .....................................                 pag.              755

Sommario: 1. Generalitą e classificazione. ‑ 2. Lesioni da calore. ‑ 3. Le ustioni: definizione e meccanismo del danno termico. ‑ 4. Classificazione delle ustioni. ‑ 5. Valutazione dell'estensione dell'ustione. ‑ 6. La malattia da ustione. ‑ 7. L'esame necroscopico nei cadaveri ustionati. ‑ 8. Gli aspetti istologici. ‑ 9. Colpo di sole. ‑ 10. Colpo di calore. ‑ 11. Collasso da calore. ‑ 12. Crampo da calore. ‑ 13. Lesione da freddo. ‑ 14. Lesioni da bagno freddo. ‑ 15. Perfrigerazioni. ‑ 16. Assideramento. ‑ 17. Congelamento.

 

Cap. CII ‑ M. Marigo, L. Lunardi e S. Del Vecchio, Lesioni e morte nel bambino maltrattato                  »             783

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Classificazione degli abusi. ‑ 2.1. Abuso fisico. ‑ 2.2. Abuso sessuale. ‑ 2.3. Abuso psicologico. ‑ 2.4. Trascuratezza. ‑ 2.5. Sindrome di Munchansen per procura.

 

Cap. CIII - G.L. Marella, La diagnosi di congiunzione carnale violenta                          »                             807

Sommario: 1. Premessa. ‑ 2. La visita medica della vittima di congiunzione carnale. ‑ 2.1. L'anamnesi. ‑ 2.2. L'esame obiettivo generale. ‑ 2.3. L'e­same obiettivo locale. ‑ 3. La visita medica del presunto aggressore. ‑ 4. Gli esami di laboratorio. ‑ 5. La determinazione dell'epoca della violenza car­nale. ‑ 6. Le false violenze sessuali.

 

Cap. CIV ‑ P. Ricci, L’aborto criminoso ........................................................................... »   841

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Aborto e acceleramento del parto. ‑ 3. L'interruzione delittuosa della gravidanza. ‑ 3.1. Aborto doloso. ‑ 3.2. Aborto e acceleramento del parto di natura preterintenzionali. ‑ 3.3. Aborto e acceleramento del parto di natura colposa. ‑ 3.4. Morte o lesione in conseguenza dell'interruzione di gravidanza. ‑ 4. Accertamenti medico­-legali.

 

Cap. CV ‑ P. Fucci e G.L. Marella, I traumi cranici ..........................................           »  853

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Le lesioni del cuoio capelluto. ‑ 3. Le frat­ture craniche. ‑ 3.1. Etiologia. ‑ 3.2. Caratteristiche anatomiche e biomec­caniche del cranio. ‑ 3.3. Meccanismo patogenetico delle fratture craniche nell'adulto. ‑ 3.4. Fratture craniche nel neonato. ‑ 3.5. Segni indiretti di frattura cranica.

 

Cap. CV1 ‑ R. Vagnozzi, I traumi encefalici ................................................................... »  885

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Classificazione dei traumi. ‑ 2.1. Il trauma cranico lieve. ‑ 2.2. Il trauma cranico moderato. ‑ 2.3. Il trauma cranico grave. ‑ 3. Biomeccanica. ‑ 3.1. Lesioni specifiche. ‑ 4. Fisiopatologia. ‑ 5. Flusso ematico cerebrale. ‑ 5.1. Autoregolazione. ‑ 5.2. Fattori che influen­zano il flusso. ‑ 5.3. Effetto dei traumi sul flusso. ‑ 5.4. Traumi gravi e flusso. ‑ 5.5. Danno da radicali liberi. ‑ 5.6. Barriera emato‑encefalica. ‑ 6. L'ipertensione endocranica post‑traumatica. ‑ 6.1. Pressione di perfusione cerebrale. ‑ 6.2. Conseguenze dell'ipertensione endocranica. ‑ 7. Edema cerebrale. ‑ 7.1. Edema vasogenico. ‑ 7.2. Edema cellulare. ‑ 7.3. Il rigon­fiamento cerebrale. ‑ 8. Danno assonale diffuso. ‑ 9. Contusioni cerebrali. ‑ 10. Ernie cerebrali. ‑ 10.1. Ernia sub‑falcale. ‑ 10.2. Ernie transtentoriali. ‑ 10.3. Ernia transforaminale. ‑ 11. Gli ematomi intracranici. ‑ 11.1. Ema­toma epidurale. ‑ 11.2. Ematoma sottodurale acuto. ‑ 11.3. Emorragia sub‑aracnoidea post‑traumatica. ‑ 11.4. Emorragia intraventricolare post‑traumatica. ‑ 11.5. Ematomi intracerebrali, ‑ 12. Accertamenti diagnostici. ‑ 13. La prognosi del trauma cranico grave. ‑ 13.1. Effetto dell'etanolo sui traumatizzati. ‑ 14. Ematoma sottodurale cronico. ‑ 15. Le complicanze extracraniche nei traumi cranici gravi.

 

Cap. CVII ‑ R. Formisano, Gli esiti sensitivo‑motori dei traumi cranio‑encefalici            .               pag.        935

Sommario: 1. Epidemiologia e classificazione. ‑ 2. Incidenza e prevalenza. - 3. Prevenzione. ‑ 4. Classificazione. ‑ 5. Indici di gravitą. ‑ 6. Neuropato­logia. ‑ 7. Fattori prognostici del trauma cranico. ‑ 8. Scale di valutazione del traurnatizzato cranico. ‑ 9. Il trauma cranico lieve. ‑ 10. La sindrome post‑traumatica. ‑ 11. Il trauma cranico moderato. ‑ 12. Il trauma cranico grave. ‑ 13. Esiti neuromotori e neurosensoriali. ‑ 14. L'epilessia post‑trau­matica. ‑ 15. Complicanze tardive del trauma cranico. ‑ 15.1. Idrocefalo post‑traumatico. ‑ 15.2. La fistola carotido‑cavernosa post‑traumatica. - 15.3. La stenosi tracheale. ‑ 15.4. Le ossificazioni para‑articolari nel pa­ziente post‑comatoso.

 

Cap. CVIII ‑ G.A. Carlesimo e C. Caltagirone, Gli esiti co­gnitivi dei traumi cranio‑encefalici       »      1001

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. La sindrome post‑concussiva. ‑ 3. Di­sturbi neuropsicologici nel trauma cranico moderato‑grave. ‑ 3.1. Disturbi della personalitą post‑traumatici. ‑ 3.2. Disturbi attentivi post‑traumatici. ‑ 3.3. Disturbi di memoria post‑traumatici. ‑ 3.4. Altri disturbi cognitivi post‑traumatici. ‑ 4. Conclusioni.

 

Cap. CIX ‑ S. Padua e R. Padua, Fratture, lussazioni, distorsioni e loro esiti .....................        »   1027

Sommario: 1. Arto superiore. ‑ 1.1. Articolazione scapolo‑omerale. ‑ 1.2. Scapola. ‑ 1.3. Clavicola. ‑ 1.4. Omero. ‑ 1.5. Articolazione del gomito. ‑ 1.6. Radio e ulna. ‑ 1.7. Articolazione radio‑carpica. ‑ 1.8. Carpo. ‑ 1.9. Mano. ‑ 2. Arto superiore. - 2.1. Articolazione dell'anca. ‑ 2.2. Femore. ‑ 2.3. Fratture extracapsulari o laterali. ‑ 2.4. Articolazione del ginocchio. ‑ 2.5. Tibia e perone. ‑ 2.6. Articolazione tibio‑tarsica. ‑ 2.7. Piede. ‑ 3. Pelvi. ‑ 3.1. Cingolo pelvico. ‑ 3.2. Acetabolo.

 

Cap. CX ‑ L. Padua e P. Tonali, Traumi vertebro‑midollari                                                     »           1061

Sommario: 1. Cenni anatomici. ‑ 2. Classificazione delle lesioni vertebrali. ‑ 3. Approccio diagnostico e terapeutico dell'urgenza. ‑ 3.1. Il primo soc­corso. ‑ 3.2. Il Pronto soccorso. ‑ 3.3. Traumi cervicali. ‑ 3.4. Traumi tora­co‑lombari. ‑ 3.5. Traumi sacrali. ‑ 4. Il danno midollare. ‑ 5. Diagnosi strumentale. ‑ 6. Complicanze e sequele a lungo termine.

 

Cap. CXI ‑ L. Padua e M. Lo Monaco, Lesioni nervose periferi­che ............................................. »  1075

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. La sofferenza della fibra nervosa. ‑ 3. La diagnosi clinica. ‑ 4. La diagnosi neurofisiologica. ‑ 5. I tempi neurofisiolo­gici. ‑ 6. La quantificazione neurofisiologica del danno e l'utilitą della neu­rofisiologia nel trattamento. ‑ 7. Nervo accessorio spinale. ‑ 8. Nervo fre­nico. ‑ 9. Nervo dorsale della scapola. ‑ 10. Nervo soprascapolare. ‑ 11. Nervo ascellare (o circonflesso). ‑ 12. Nervo muscolo‑cutaneo. ‑ 13. Nervo radiale. - 14. Nervo mediano. ‑ 15. Nervo ulnare. ‑ 16. Plesso brachiale. ‑ 17. Nervo femoro‑cutaneo laterale. ‑ 18. Nervo otturatorio. ‑ 19. Nervo le­ morale. ‑ 20. Nervo sciatico. ‑ 21. Nervo peroneo comune. ‑ 22. Nervo ti­biale.

 

Cap. CXII ‑ F. Crucitti, R. Bellantone e C.P. Lombardi, Lesioni traumatiche del torace e loro esiti                   pag.1097

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Meccanismi di lesione. ‑ 3. Lesioni della parete toracica. ‑ 3.1. Traumi chiusi. ‑ 3.1.1. Fratture e lussazioni dello sterno. ‑ 3.1.2. Fratture e lussazioni costali. ‑ 3.1.3. Fratture clavicolari. - 3.1.4. Fratture scapolari. ‑ 3.1.5. Flail chest. ‑ 3.2. Traumi penetranti. - 3.3. Esiti dei traumi della parete toracica. ‑ 4. Lesioni pleuro‑polmonari. ‑ 4.1. Pneumotorace. ‑ 4.2. Emotorace. ‑ 4.3. Enfisema sottocutaneo e me­diastinico. ‑ 4.4. Esiti dei traumi pleuro‑polmonari. ‑ 5. Lesioni tracheo­bronchiali. ‑ 5.1. Esiti. ‑ 6. Lesioni del cuore. ‑ 6.1. Traumi penetranti. ‑ 6.2. Traumi chiusi. ‑ 6.2.1. Contusione cardiaca. ‑ 6.2.2. Rottura cardiaca. ‑ 6.2.3. Esiti. ‑ 7. Lesioni traumatiche dell'aorta e dei grossi vasi del torace. ‑ 7.1. Lesioni dell'aorta toracica. ‑ 7.2. Lesioni dei vasi anonimi. ‑ 7.3. Le­sioni dei vasi polmonari. ‑ 7.4. Lesioni della vena azygos. ‑ 7.5. Lesioni delle vene cave. ‑ 7.6. Esiti. ‑ 8. Lesioni dell'esofago. ‑ 8.1. Esiti. ‑ 9. Lesioni del diaframma. ‑ 10. Ferite toraco‑addominali.

 

Cap. CXIII ‑ F. Crucitti, R. Bellantone e C.P. Lombardi, Lesioni traumatiche dell'addome e loro esiti                              »             1127

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Meccanismi di lesione. ‑ 3. Classifica­zione delle lesioni addominali. ‑ 4. Aspetti clinico‑diagnostici. ‑ 5. Lesioni della parete addominale. ‑ 5.1. Traumi chiusi. ‑ 5.2. Traumi aperti. ‑ 5.3. Esiti. ‑ 6. Lesioni degli organi intraperitoneali. ‑ 6.1. Traumi splenici. ‑ 6.1.1. Esiti. ‑ 6.2. Traumi del fegato e delle vie biliari. ‑ 6.2.1. Esiti. ‑ 6.3. Traumi dello stomaco. ‑ 6.3.1. Esiti. ‑ 6.4. Traumi del piccolo intestino. - 6.4.1. Esiti. ‑ 6.5. Traumi del mesentere. ‑ 6.5.1. Esiti. - 6.6. Traumi del colori e del retto. ‑ 6.6.1. Esiti. ‑ 7. Lesioni degli organi retroperitoneali. ‑ 7.1. Traumi del duodeno. ‑ 7.1.1. Esiti. ‑ 7.2. Traumi del pancreas. ‑ 7.2.1. Esiti. ‑ 8. Traumi dei principali vasi addominali. ‑ 8.1. Esiti. ‑ 9. Trauma dell'apparato urinario. ‑ 9.1. Traumi del rene. ‑ 9.1.1. Esiti. ‑ 9.2. Traumi dell'uretere. ‑ 9.2.1. Esiti. ‑ 9.3. Traumi della vescica. ‑ 9.3.1. Esiti. ‑ 9.4. Traumi dell'uretra. ‑ 9.4.1. Esiti.

 

Cap. CXIV ‑ P. Cortivo e D. Betti, I traumi del viso e dell'appa­rato stomatognatico e i loro esiti                            »             1164

Sommario: 1. Premesse introduttive. ‑ 2. Lesivitą dell'apparato odonto­stomatognatico. ‑ 2.1. Traumatologia dentaria. ‑ 3. La lesivitą del viso. ‑ 3.1. Lesivitą dei tessuti molli del volto. ‑ 3.2. Lesioni mandibolari. ‑ 3.3. Lesioni del terzo medio del volto. ‑ 3.4. Lesioni della piramide e delle fosse nasali.

 

Cap. CXV ‑ E. De Campora e M. Radici, I traumi cervico-facciali       »             1187

Sommario: 1. Ostruzione. ‑ 2. Liquorrea. ‑ 3. Controllo delle emorragie. ‑ 4. Valutazione delle asimmetrie facciali. ‑ 4.1. Individuazione di aree di crepitazione o di motilitą preternaturale. ‑ 4.2. Alterazioni della motilitą oculare, ecchimosi peri‑orbitarie, enoftalmo, alterazioni del margine orbi­tario. ‑ 4.3. Asimmetrie delle escursioni mandibolari. ‑ 4.4. Ricerca e valu­tazione delle ecchimosi della regione vestibolare e del cavo orale. ‑ 4.5. Allungamento della faccia. ‑ 4.6. Parestesie geniene, labiali inferiori, mento­niere. ‑ 4.7. Esame radiografico. ‑ 5. Caratteristiche specifiche delle pił co­muni fratture maxillo‑facciali. ‑ 5.1. Fratture mandibolari. ‑ 5.2. Fratture del terzo medio della faccia. ‑ 5.3. Frattura del complesso zigomatico. ‑ 5.4. Fratture del pavimento dell'orbita. ‑ 5.5. Fratture nasali. ‑ 5.6. Fratture na­so‑orbito‑etmoidali. ‑ 6. Il trattamento dei traumi maxillo‑facciali. ‑ 7. Traumi laringei. ‑ 7.1. Evoluzione di un trauma laringo‑tracheale. ‑ 7.2. Diagnosi un trauma laringo‑tracheale. ‑ 7.3. Terapia generale d'urgenza e trattamento ricostruttivo immediato. ‑ 7.4. Trattamento secondario delle stenosi laringo‑tracheali.

 

Cap. CXVI ‑ P. Martini, Lesioni oculari e loro esiti............................................................................... pag.       1209

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Palpebre ed apparato lacrimale. ‑ 2.1. I traumi contusivi semplici. ‑ 2.2. I traumi contusivi da schiacciamento. ‑ 2.3. Traumi contundenti lacero‑contusivi. ‑ 2.4. I  traumi perforanti. ‑ 2.5. Ritenzione dei corpi estranei. ‑ 2.6. Traumi da agenti fisici. ‑ 2.7. Traumi chimici. ‑ 3. Lesioni del segmento anteriore del bulbo. ‑ 3.1. Congiuntiva. ‑ 3.2. Cornea. ‑ 3.3. Iride e corpo ciliare. ‑ 3.4. Ipoema. ‑ 3.5. Corpo cilia­re/angolo irido‑corneale. ‑ 3.6. cristallino. ‑ 3.7. Lesioni chimiche. ‑ 3.8. Lesioni da radiazioni. ‑ 4. Lesioni del segmento posteriore del bulbo. ‑ 4.1.          Traumi contusivi. ‑ 4.2. Traumi perforanti. ‑ 5. Strutture ossee e musco­lari. ‑ 5.1. Fratture orbitarie superiori. ‑ 5.2. Fratture dell'apice orbitario. ‑ 5.3. Fratture infero‑mediali. ‑ 5.4. Fratture infero‑esterne. ‑ 5.5. Fratture del pavimento. ‑ 6. Alterazione della motilitą oculare nei traumi cranici chiusi.

 

Cap. CXVII ‑ N.M. Di Luca e G. Bolino, Le malattie metatraumatiche ........................................ »   1229

Sommario: 1. Inquadramento generale. ‑ 2. L'anemia metaemorragica. - 3. La sindrome da difficoltą respiratoria acuta dell'adulto. ‑ 4. La riten­zione di corpi estranei. ‑ 5. L'infezione. - 6. La sindrome da «alletta­mento» e la broncopolmonite ipostatica. ‑ 7. Esiti di traumatismi del to­race. Le cardiopatie post‑traumatiche. ‑ 8. La sindrome post‑flebitica. ‑ 9. L'insufficienza renale post‑traumatica e la sindrome da schiacciamento muscolare (crush syndrome o sindrome di Bywaters). ‑ 10. Sequele di traumi psi­chici (lesivitą da energia biodinamica). ‑ 11. Le ulcere e le erosioni da stress. ‑ 12. Le disendocrinie metatraumatiche.

 

Cap. CXVIII ‑ M. Canale e G. D’Agostino, Le intossicazioni alimentari                          »                            1275

Sommario: 1. Definizione e generalitą. ‑ 2. Le intossicazioni da tossina bat­terica preformata. ‑ 2.1. Il botulismo. ‑ 2.2. L'intossicazione stafilococcica. ‑ 3. Le intossicazioni da microorganismi enterotossici. ‑ 3.1. La «traveller's diarrhoea». ‑ 3.2. Il colera. ‑ 3.3. Il Clostridium perfringens. ‑ 4. Le intossicazioni da microorganismi enteroinvasivi. ‑ 4.1. L'infezione da Yersinia. ‑ 4.2. La shigellosi. ‑ 4.3. Le infezioni da Salmonelle. ‑ 4.4. L'infezione da Campylobacter. ‑ 5. Le parassitosi trasmissibili attraverso gli alimenti. ‑ 6. Le tossinfezioni di origine virale. ‑ 7. Le intossicazioni da mico­tossine. ‑ 7.1. Le aflatossine. ‑ 7.2. I tricoteceni. ‑ 7.3. Altre micotossine. ‑ 8. Le intossicazioni da additivi alimentari e generi voluttuari. ‑ 8.1. I nitriti. ‑ 8.2. Gli edulcoranti. ‑ 8.3. La liquirizia. ‑ 9. Le intossicazioni alimentari da contaminanti chimici. ‑ 9.1. I metalli pesanti. ‑ 9.2. I radionuclidi. ‑ 9.3. I fitofarmaci. ‑ 9.4. I tossici derivanti dalla lavorazione.


 

Cap. CXIX ‑ E. Trojsi e P. Zangani, La frode in medicina                                             pag.                1293

Sommario: 1. Premessa. ‑ 2. Sistematica e nomenclatura. ‑ 3. Ambiti appli­cativi della frode. ‑ 4. Le condotte fraudolente. ‑ 4.1. La simulazione. ‑ 4.2. La dissimulazione. ‑ 4.3. La esagerazione. ‑ 4.4. La pretestazione. ‑ 4.5. L'autolesionismo. ‑ 5. La diagnosi della frode. ‑ 6. La profilassi della frode. ‑ 7. La frode in cardiologia. ‑ 8. Frode ed epatologia. ‑ 9. La frode in oftal­mologia. ‑ 10. La frode in ORL. ‑ 11. La frode in dermatologia. ‑ 12. La frode in psichiatria. ‑ 13. La frode in neurologia. ‑ 14. La frode in nefrouro­logia. ‑ 15. Frode e medicina legale ‑ La legislazione in materia di simula­zione.

 

Cap. CXX ‑ C. Ciallella, I falsi invalidi: le «lacrime amare» della protezione sociale                »             1343

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. I presupposti per la creazione di invaliditą fittizie. ‑ 2.1. L'attivitą certificativa del Medico Curante. ‑ 2.2. Le proce­dure interne alle strutture amministrative. ‑ 2.2.1. Le omissioni dell'accer­tamento diretto. ‑ 2.2.2. Le «compiacenze» delle strutture collaterali di in­dagine specialistica. ‑ 2.2.3. La superficialitą nell'analisi documentale. ‑ 3. Il punto d'arrivo: la valutazione medico‑legale. ‑ 3.1. L'accertamento del­l'invaliditą. ‑ 3.1.1. Le infermitą plurime. ‑ 3.1.2. Le microinvaliditą. ‑ 3.1.3. Il requisito della permanenza. ‑ 3.1.4. Il contenuto disfunzionale. ‑ 3.2. L'uso improprio delle tabelle. ‑ 3.2.1. La adulterazione delle proce­dure analogiche. ‑ 3.2.2. Lo svuotamento delle fasce percentuali. ‑ 3.2.3. Il raggiungimento del «valore soglia». ‑ 3.2.4. Significato e limiti dello strumento tabellare. ‑ 4. Le responsabilitą degli operatori.

 

Appendice iconografica    »             1379

 

Indice analitico.............................................................................................................        »   1421

 

 
 

INDICE SOMMARIO DEL VOLUME IV

 

Autori del volume quarto......................................................................................................................... pag. v

Indice generale del Trattato ...................................................................................................................... »   ix

Indice sommario del volume quarto ........................................................................................................... » xix

Nota del Curatore ......................................................................................................................................... » xxix

 

Parte Nona

TOSSICOLOGIA FORENSE

 

 

Cap. CXXI ‑ S.D. Ferrara, R. Snenghi e M. Montisci, Veleni e avvelenamenti ......................... »               3

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Principi di farmacotossicologia. ‑ 3. Pro­filo normativo. ‑ 4. Le indagini in ambito tossicologico forense. ‑ 5. Proto­colli di indagine ed epicrisi.

 

Cap. CXXII ‑ S.D. Ferrara e L. Tedeschi, La sicurezza di qua­litą del laboratorio di tossicologia forense                             »             25

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Sicurezza di qualitą. ‑ 2.1. La sicurezza di qualitą «logistico‑organizzativa». ‑ 2.1.1. Raccolta del campione. ‑ 2.1.2. Conservazione del campione. ‑ 2.1.3. Catena di custodia. ‑ 2.1.4. Perso­nale. ‑ 2.1.5. Validazione metodi, registri e manuali tecnici. ‑ 2.1.6. Rea­genti, soluzioni e sostanze di riferimento. ‑ 2.1.7. Trascrizione e trasmis­sione dei risultati. ‑ 3. Sicurezza e tecnica analitica. ‑ 3.1. Obiettivo dell'in­dagine. ‑ 3.2. Cut‑off. ‑ 3.3. Procedura e tecnica analitica. ‑ 3.3.1. Biotra­sformazione e farmacocinetica delle droghe. ‑ 3.3.2. Caratteristiche dei test di screening. ‑ 3.3.3. Potenzialitą e limiti della GC/MS. ‑ 4. Sicurezza di controllo. ‑ 5. Sicurezza di interpretazione dei risultati.

 

Cap. CXXIII ‑ M. Chiarotti e N. De Giovanni, L’analisi tos­sicologica dei visceri e dei liquidi biologici              »             77

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Raccolta e conservazione del campione biologico. ‑ 3. La preparazione del campione biologico per l'analisi e la se­parazione del tossico dalla matrice organica. ‑ 3.1. Veleni gassosi e veleni volatili. ‑ 3.2. Veleni inorganici non volatili. ‑ 3.3. Tossici organici non volatili. ‑ 3.3.1. Estrazione liquido‑liquido. ‑ 3.3.2. Estrazione in fase so­lida. ‑ 3.3.3. Recenti tecnologie di estrazione. ‑ 4. L'analisi strumentale per l'identificazione ed il dosaggio dei tossici di natura organica. ‑ 4.1. Me­todi immunochimici. ‑ 4.2. Metodi cromatografici. ‑ 4.2.1. Cromatogra­fia su strato sottile (TLC). ‑ 4.2.2. Gas cromatografia (GC). ‑ 4.2.3. Cro­matografia liquida ad alta efficienza (HPLC). ‑ 4.2.4. Cromatografia in fase supercritica (SFC). ‑ 4.3. Elettroforesi. ‑ 4.4. Metodi spettrofotome­trici. ‑ 4.4.1. Spettrofotometria nell'Infrarosso (IR‑FMR). ‑ 4.4.2. Spettro­fotometria di fluorescenza. ‑ 4.5. Spettrometria di massa. ‑ 5. Esempi appli­cativi. – 5.1. Alcool etilico. ‑ 5.2. Amfetamine. ‑ 5.3. Cannabinoidi. ‑ 5.4. Metadone. ‑ 5.5. Metaboliti degli oppiacei e della cocaina.

 

Cap. CXXIV ‑ M. Chiarotti e S. Strano-Rossi, La ricerca delle sostanze d’abuso in campioni di capelli                             pag.        119

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Farmacocinetica e meccanismi di accu­mulo. ‑ 3. Le fasi dell'analisi chimico tossicologica. ‑ 3.1. Raccolta e con­servazione del campione. ‑ 3.2. Decontaminazione. ‑ 3.3. Estrazione degli analiti della cheratina. ‑ 3.3.1. Idrolisi chimica. ‑ 3.3.2. Estrazione con sol­venti. ‑ 3.3.3. Digestione enzimatica. ‑ 3.3.4. Analisi strumentali. ‑ tests di screening e metodi di conferma. ‑ 3.3.5. Analisi strumentali dirette. ‑ 4. Problemi analitici, valutativi e interpretativi. ‑ 5. Sistematica. ‑ 5.1. Co­caina. ‑ 5.2. Oppiacei. ‑ 5.3. Cannabinoidi. ‑ 5.4. Amfetamine. ‑ 5.5. Al­tri farmaci.

 

Cap. CXXV ‑ A. Lopez e C. Furnari, Analisi chimico tossicologica su reperti non biologici       »             145

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Fase analitica. ‑ 2.1. Descrizione. ‑ 2.2. Apertura del «reperto». ‑ 2.3. Prelievo. ‑ 2.4. Catena di custodia. ‑ 2.5. Restituzione. ‑ 2.6. Analisi preliminari. ‑ 2.7. Analisi di conferma. ‑ 2.7.1. Spettrofotometria di assorbimento atomico. ‑ 2.7.2. Spettrofotometria di emissione atomica. ‑ 3. Fase valutativa. ‑ 4. Alcuni ambiti di applicazione.

 

Cap. CXXVI ‑ F. Centini, Tossici ambientali.................................................................. »  161

Sommario: 1. Profili definitori. ‑ 2. Profili chimico‑tossicologici. ‑ 2.1. In­quinamento atmosferico. ‑ 2.1.1. Ossidi di solfo. ‑ 2.1.2. Aerosol acidi. ‑ 2.1.3. Lo smog fotochimico. ‑ 2.1.4. Ossidi di azoto. ‑ 2.1.5. Ozono. ‑ 2.1.6. Idrocarburi. ‑ 2.1.7. Benzene. ‑ 2.1.8. Aldeidi. ‑ 2.1.9. Altri tossici gassosi. ‑ 3. Inquinamento del suolo e delle acque. ‑ 3.1. Organofosforici. ‑ 3.2. Carbammati. ‑ 3.3. Triazine. ‑ 3.4. Piretri e piretrine. ‑ 3.5. Idro­carburi alogenati (DDT). ‑ 3.6. Altri contaminanti ambientali (clorofenoli, diossine e dibenzofurani, policlorobifenili, metalli). ‑ 4. Profili valutativi.

 

Cap. CXXVII ‑ M. Palmery e B. Silvestrini, Veleni animali e vegetali sul territorio italiano   »             209

Sommario: 1. Premessa. ‑ 2. Veleni animali. ‑ 2.1. Generalitą. ‑ 2.2. Cni­dari (Meduse ed Anemoni marini). ‑ 2.3. Molluschi. ‑ 2.3.1. Gasteropodi. ‑ 2.3.2. Lamellibranchi. ‑ 2.3.3. Cefalopodi (Polipi). ‑ 2.4. Echinodermi. ‑ 2.4.1. Echinoidea (Ricci di mare). ‑ 2.4.2. Holoturoidea (Cetrioli di mare). ‑ 2.5. Pesci. ‑ 2.6. Artropodi. ‑ 2.6.1. Aracnidi (Ragni, Scorpioni e Zecche). ‑ 2.6.2. Insetti. ‑ 2.7. Rettili. ‑ 3. Veleni vegetali. ‑ 3.1. Genera­litą. ‑ 3.2. Thallophyfita (Funghi). ‑ 3.3. Gymnospermae. ‑ 3.4. Angio­sperme. ‑ 3.4.1. Loranthaceae. ‑ 3.4.2. Phytolaccaceae. ‑ 3.4.3. Laura­ceae. ‑ 3.4.4. Ranunculaceae. ‑ 3.4.5. Rosaceae. ‑ 3.4.6. Leguminosae. ‑ 3.4.7. Euphorbiaceae. - 3.4.8. Vitaceae. ‑ 3.4.9. Thymclaeaceae. ‑ 3.4.10. Araliaceae. ‑ 3.4.11. Umbelliferae. ‑ 3.4.12. Apocynaceae. ‑ 3.4.13. Sola­naceae. ‑ 3.4.14. Scrophulariaceae. ‑ 3.4.15. Liliaceae. ‑ 3.4.16. Araceae.

 

Cap. CXXVIII ‑ M. Grilli Caiola, Piante velenose in Italia                 pag.        237

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Aconito: Aconitum napellus L. ‑ 3. Bella­donna: Atropa belladonna L. ‑ 4. Canapa indiana: Cannabis sativa L. ‑ 5. Ci­cuta maggiore: Conium maculatum L. ‑ 6. Cicuta: Cicuta virosa L. ‑ 7. Col­chico: Colchicum autumnale L. ‑ 8. Digitale: Digitalis purpurea L. ‑ 9. Gius­quiamo: Hyoscyamus niger L. ‑ 10. Oleandro: Nerium oleander L. ‑ 11. Papa­vero da oppio: Papaverum somniferum L. ‑ 12. Stramonio: Datura stramo­nium L. ‑ 13. Ricino: Ricinus communis L. ‑ 14. Tasso: Taxus baccata L. ‑ 15. Veratro bianco o Veratrum album L. e Veratro nero o Veratrum nigrum L.

 

Cap. CXXIX ‑ L. Cima e A. Tombolini, Biotrasformazione e ci­netica delle principali sostanze stupefacenti e psicotrope   »             267

Sommario: Introduzione. ‑ 1. Stimolanti del sistema nervoso centrale. ‑ 1.1. Amfetamine. ‑ 1.1.1. Chimica. ‑ 1.1.2. Biotrasformazione. ‑ 1.1.3. Profilo cinetico. ‑ 1.1.3.1. Assorbimento. ‑ 1.1.3.2. Cinetica plasmatica. - 1.1.3.3. Escrezione. ‑ 1.2. Derivati delle amfetamine (MDA, MDMA e MDEA). ‑ 1.2.1. Chimica. ‑ 1.2.2. Biotrasformazione. ‑ 1.2.3. Profilo ci­netico. ‑ 1.3. Cocaina. ‑ 1.3.1. Chimica. ‑ 1.3.2. Biotrasformazione. - 1.3.3. Interazioni metaboliche della cocaina con alcoli. ‑ 1.3.4. Profilo ci­netico. ‑ 1.3.4.1. Assorbimento. ‑ 1.3.4.2. Cinetica plasmatica. ‑ 1.3.4.3. Escrezione. ‑ 2. Allucinogeni. ‑ 2.1.1.S.D. (Lysergic Saure Dietilamid). ‑ 2.1.1. Chimica. ‑ 2.1.2. Biotrasformazione. ‑ 2.1.3. Profilo cinetico. ‑ 2.1.3.1. Assorbimento. ‑ 2.1.3.2. Cinetica plasmatica. ‑ 2.1.3.3. Escre­zione. ‑ 3. Cannabinoidi. ‑ 3.1. Chimica del Δ9‑THC. ‑ 3.2. Biotrasfor­mazione del Δ9‑THC. ‑ 3.3. Profilo cinetico del Δ9‑THC. ‑ 3.3.1. Assorbi­mento. ‑ 3.3.2. Cinetica plasmatica. ‑ 3.3.3. Escrezione. ‑ 4. Oppiacci ed oppioidi. ‑ 4.1. Eroina. ‑ 4.1.1. Chimica. ‑ 4.1.2. Biotrasformazione. ‑ 4.1.3. Profilo cinetico. ‑ 4.1.3.1. Assorbimento. ‑ 4.1.3.2. Cinetica pla­smatica. ‑ 4.1.3.3. Escrezione. ‑ 4.2. Morfina. ‑ 4.2.1. Chimica. ‑ 4.2.2. Biotrasformazione. ‑ 4.2.3. Profilo cinetico. ‑ 4.2.3.1. Assorbimento. ‑ 4.2.3.2. Cinetica plasmatica. ‑ 4.2.3.3. Escrezione. ‑ 4.3. Codeina. ‑ 4.3.1. Chimica. ‑ 4.3.2. Biotrasformazione. ‑ 4.3.3. Profilo cinetico. ‑ 4.3.3.1. Assorbimento. ‑ 4.3.3.2. Cinetica plasmatica. ‑ 4.3.3.3. Escrezione. ‑ 4.4. Bupremorfina. ‑ 4.4.1. Chimica. ‑ 4.4.2. Biotrasformazione. ‑ 4.4.3. Pro­filo cinetico. ‑ 4.4.3.1. Assorbimento. ‑ 4.4.3.2. Cinetica plasmatica. ‑ 4.4.3.3. Escrezione. ‑ 4.5. Metadone. ‑ 4.5.1. Chimica. ‑ 4.5.2. Biotrasfor­mazione. ‑ 4.5.3. Profilo cinetico. ‑ 4.5.3.1. Assorbimento. ‑ 4.5.3.2. Ci­netica plasmatica. ‑ 4.5.3.3. Escrezione. ‑ 5. Etanolo. ‑ 5.1. Chimica. ‑ 5.2. Biotrasformazione. ‑ 5.3. Profilo cinetico. ‑ 5.3.1. Assorbimento. ‑ 5.3.2. Cinetica plasmatica. ‑ 5.3.3. Escrezione.

 

Cap. CXXX ‑ P. Tappero, La morte per intossicazione acuta da stupefacenti e da alcool                             »             335

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. La morte da eroina. ‑ 3. Le morti da me­tadone. ‑ 4. Le morti da cocaina. ‑ 5. La morte da derivati amfetaminici. ‑ 6. La morte per intossicazione acuta da alcool etilico.

 

Cap. CXXXI ‑ A. Carnevale, Morte da ossido di carbonio ............................................................ »   347

Sommario: 1. Fonti e distribuzione del monossido di carbonio. ‑ 2. Meta­bolismo del monossido di carbonio. ‑ 3. Meccanismo d'azione e tossicitą. ‑ 4. Cause e modalitą dei decessi. ‑ 5. L'indagine tanatologica.


 

Cap. CXXXII ‑ D. De Mercurio e M. Ercolani, Lesioni e morte da caustici           pag. 36

Sommario: 1. Introduzione ‑ 2. Avvelenamento da acidi forti. ‑ 2.1. Acido cloridrico. ‑ 2.2. Acido Solforico. ‑ 2.3. Acido nitrico. ‑ 2.4. Acido fluoridrico. ‑ 3. Avvelenamento da alcali caustici. ‑ 3.1. Ammoniaca, ipo­clorito di sodio, idrato di potassio, idrato di sodio. ‑ 3.2. Ossido di calcio (calce viva), idrato di calcio (calce spenta), ossido di bario. ‑ 3.3. Lesioni da altre sostanze potenzialmente caustiche. ‑ 3.3.1. Perossido di idrogeno. ‑ 3.3.2. Idrocarburi (toluene, benzene, xilene).

 

Cap. CXXXIII ‑ F. Tagliaro, Z. De Battisti e F.P. Smith, Avvelenamenti da barbiturici e benzodiazepine          »             37

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Chimica e farmacologia. ‑ 2.1. Barbitu­rici. ‑ 2.2. Benzodiazepine. ‑ 3. Tossicologia. ‑ 3.1. Barbiturici. ‑ 3.2. Benzodiazepine. ‑ 4. Tossicologia analitica. ‑ 4.1. Barbiturici. ‑ 4.2. Ben­zodiazepine. ‑ 5. Meprobamato. ‑ 6. Casistica.

 

Cap. CXXXIV ‑ M. Cingolani e D. Rodriguez, Avvelena­menti acuti professionali e accidentali                              »             413

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Solventi. ‑ 2.1. Toluene. ‑ 2.2. Xilene. ‑ 2.3. Benzene. ‑ 2.4. Diclorometano. ‑ 2.5. Tetracloruro di carbonio. ‑ 2.6. Tricloroetilene. ‑ 2.7. Etilen‑Glicole. ‑ 2.8. Fluorocarburi. ‑ 3. Cia­nuri. ‑ 3.1. Glicosidi cianogenetici. ‑ 3.2. Acetonitrile. ‑ 3.3. Acrilonitrile. ‑ 3.4. Nitroprussiato. ‑ 4. Metalli. ‑ 4.1. Arsenico. ‑ 4.2. Antimonio. ‑ 4.3. Mercurio. ‑ 4.4. Tallio.

 

Cap. CXXXV ‑ S.D. Ferrara e S. Zancaner, Alcol, sostanze psicoattive e disabilitą al lavoro                  »             449

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. «Drug testing programs». ‑ 3. Pro­grammi di assistenza per i lavoratori. ‑ 4. Legislazione.

 

Cap. CXXXVI ‑ S.D. Ferrara e R. Giorgetti, Alcol, droghe e idoneitą alla guida       »               469

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Epidemiologia. ‑ 3. Studi sperimentali di psicofarmacologia. ‑ 4. Alcol. ‑ 4.1. Metodi di determinazione della con­centrazione alcolemica ‑ affidabilitą dei risultati. ‑ 5. Farmaci e droghe. ‑ 6. Azione farmacologica ed effetti combinati. ‑ 6.1. Assunzione congiunta di alcol e farmaci. ‑ 7. Legislazione. ‑ 8. Metodologia di accertamento del­l'uso di sostanze psicoattive. ‑ 8.1. Fase clinica. ‑ 8.2. Fase chimico‑tossi­               cologica. ‑ 9. Prospettive di ricerca.

 

Cap. CXXXVII ‑ I. Barni e A. Masti, Intossica­zione cronica da alluminio nei dializzati                                              »             501

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Tossicitą. ‑ 3. Quadri patologici. ‑ 3.1. Lesioni da alluminio nei dializzati. ‑ 4. Protocolli di prevenzione. ‑ 5. Le­gislazione.


 

 

 

Parte Decima

PSICOPATOLOGIA FORENSE E CRIMINOLOGIA

                                                                                     

Cap. CXXXVIII ‑ M. Marchetti e A. Troisi, La malattia mentale ............................................. pag.              519

Sommario: 1. Premessa. ‑ 2. Il concetto di «malattia» in Psichiatria. ‑ 3. I criteri per stabilire la distinzione tra «normale» e «patologico». ‑ 4. Segni, sintomi e la «diagnosi» in psichiatria. ‑ 5. Le classificazioni internazionali. ‑ 6. I limiti dell'approccio categoriale. ‑ 7. Diagnosi dimensionale vs dia­gnosi categoriale. ‑ 8. L'utilizzo delle classificazioni internazionali in am­bito Psichiatrico‑forense. ‑ 9. Alcune delle principali categorie diagnosti­che. ‑ 10. La Schizofrenia e lo «spettro Schizofrenico». ‑ 11. I disturbi psi­cotici transitori. ‑ 12. I disturbi depressivi e dello spettro bipolare. ‑ 13. I disturbi del Controllo degli Impulsi. ‑ 14. I disturbi di Personalitą. ‑ 15. Il disturbo Borderline di personalitą. ‑ 16. Il disturbo antisociale di Persona­litą. ‑ 17. Considerazioni conclusive.

 

Cap. CXXXIX ‑ T. Bandini e M. Lagazzi, Il significato della perizia psichiatrica          »             565

Sommario: 1. Generalitą ‑ 2. Componente clinico‑diagnostica e compo­nente normativo‑valutativa nella perizia psichiatrica ‑ 3. Il clinico come perito ‑ 4. Eventualitą terapeutica nel corso della perizia psichiatrica.

 

Cap. CXL ‑ I. Merzagora Betsos, L'impunibilitą ................................................................           »  575

Sommario: 1. Ricordi storici. ‑ 2. Il significato della normativa vigente. ‑ 3. Gli stati emotivi e passionali. ‑ 4. Intossicazione da alcool e stupefacenti. ‑ 5. Il sordomuto. ‑ 6. Il malato di mente e la pena. ‑ 7. Definizione di in­fermitą. ‑ 8. Variazioni diacroniche della nozione di infermitą. ‑ 9. Varia­zioni geografiche della nozione di infermitą.

 

Cap. CXLI ‑ I. Merzagora Betsos, Nuove idee in tema di impunibilitą ..........................           »   625

Sommario: 1. Pars destruens. ‑ 2. Pars costruens. ‑ 3. Il futuro che ci si prepara.

 

Cap. CXLII ‑ T. Bandini e U. Gatti, Imputabilitą e minore etą .........................................           »   657

Sommario: 1. Generalitą. ‑ 2. Caratteristiche psicopatologiche dell'adole­scenza. ‑ 3. Il concetto di immaturitą. ‑ 4. Accertamento della personalitą del minore. 5. Approccio garantista alla valutazione dell'imputabilitą del minore.

 

Cap. CXLIII ‑ F. Pariante, M. Verucci e M. Marchetti, La pericolositą sociale derivante da vizio di mente     »             675

Sommario: 1. Premessa. ‑ 2. La correlazione tra malattia mentale e crimi­nalitą. ‑ 3. I risultati delle ricerche in merito alla capacitą del clinico di valu­tare la pericolositą sociale. ‑ 4. Considerazioni conclusive.

 

Cap. CXLIV ‑ G. Canepa, Perizia psichiatrica e perizia criminolo­gica un contrasto superato       »            691

Sommario: 1. Fondamenti dottrinali e pratici della perizia psichiatrica. ‑ 1.1. L'oggetto della perizia psichiatrica. ‑ 1.2. I quesiti della perizia psichia­trica. ‑ 1.3. La tecnica della perizia psichiatrica. ‑ 1.4. Le conseguenze della perizia psichiatrica. ‑ 1.5. Le prospettive criminologiche della perizia psichiatrica. ‑ 2. Verso lo sviluppo di una nuova criminologia. ‑ 2.1. La criminologia in prospettiva epistemologica. ‑ 2.2. La ricerca fondamentale in criminologia. ‑ 2.3. La ricerca applicata in criminologia. ‑ 2.4. Verso nuove prospettive in criminologia. ‑ 3. Il problema della perizia criminolo­gica e l'esperienza delle perizie psichiatriche. ‑ 3.1. La perizia psicologica (o criminologica, o esame della personalitą). ‑ 3.2. L'evoluzione delle peri­zie psichiatriche. ‑ 3.3. Personalitą criminale e psicopatologia. ‑ 3.4. Con­clusioni e raccomandazioni del «convegno». ‑ 3.4.1. Conclusioni. ‑ 3.4.2. Raccomandazioni.

 

Cap. CXLV ‑ T. Bandini e M. Lagazzi, La circonvenzione di in­capace .................. pag.                 713

Sommario: 1. Aspetti normativi. ‑ 2. Le difficoltą diagnostiche. ‑ 3. La va­lutazione psichiatrico‑forense della «infermitą». ‑ 4. La valutazione della «deficienza psichica». ‑ 5. I limiti dell'accertamento peritale. ‑ 6. Conside­razioni conclusive.

 

Cap. CXLVI ‑ M. Tantalo, Incapacitą di agire ed incapacitą natu­rale ................. »                      727

Sommario: 1. La definizione. ‑ 2. Capacitą giuridica. ‑ 3. Capacitą ed in­capacitą di agire. ‑ 3.1. Interdizione. ‑ 3.1.1. Procedimento per l'interdi­zione ed effetti del provvedimento. ‑ 3.2. L'inabilitazione. ‑ 3.2.1. Proce­dimento dell'inabilitazione ed effetti del provvedimento. ‑ 4. Capacitą ed incapacitą naturale. ‑ 4.1. Incapacitą a testare. ‑ 4.2. La donazione.

 

Cap. CXLVII ‑ M. Lagazzi, L’affidamento del minore ......................................... ......... »                       763

Sommario: 1. Premesse. ‑ 2. Basi, metodi, criteri e problemi della consu­lenza tecnica nella vicenda della separazione coniugale e dell'affidamento della prole. ‑ 3. Basi, metodi, criteri e problemi della consulenza tecnica nella vicenda dell'affidamento presso il Tribunale per i Minorenni.

 

Cap. CXLVIII ‑ G.B. Traverso e S. Ciappi, Fenomenologia dell'Omicidio in Italia         »             775

Sommario: 1. Il profilo giuridico. ‑ 2. Il profilo epidemiologico. ‑ 3. Con­clusioni.

 

Cap. CXLIX ‑ L.R. Fenudi, Fenomenologia del suicidio ....................................                   »               805

Sommario: 1. Considerazioni generali sul suicidio. ‑ 2. Epidemiologia del suicidio. ‑ 3. Le fattispecie giuridiche attinenti al fenomeno suicidiario.

 

Cap. CL ‑ P.F. Peloso e A. Verde, Le emozioni e le passioni............................                   »               817

Sommario: 1. Volontą e affettivitą: il loro rapporto in psicopatologia. ‑ 2. L'ira: peccato, passione o malattia? ‑ 3. Follia del pensiero e follia degli atti: il dibattito sulla monomania. ‑ 4. The mad and the bad: rapporti cori alcune forme di psicopatia. ‑ 5. Gli stati emotivi e passionali nella nosogra­fia psichiatrica e il concetto di «Disturbo di Personalitą Emotivamente In­stabile». ‑ 6. Le origini della violenza: il paradosso della «violenza al servi­zio della vita». ‑ 7. Tre casi clinici: l'erompere delle emozioni sulla scena e il problema di management dei pazienti.

 


Cap. CLI ‑ A. Troisi e M. Marchetti, Aggressivitą............................................................................. pag.        867

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Aspetti etologici ed antropologici. ‑ 3. Classificazione e misurazione. ‑ 4. Le basi neurobiologiche. ‑ 4.1. Gene­tica. ‑ 4.2. Neuroanatomia. ‑ 4.3. Neurochimica. ‑ 4.4. Neuroendocrinolo­ gia. ‑ 5. Esperienze precoci. ‑ 6. Malattia mentale e aggressivitą. ‑ 7. Psico­farmacologia. ‑ 7.1. Droghe. ‑ 7.2. Psicofarmaci. ‑ 8. Conclusioni.

 

Cap. CLII ‑ U. Fornari, I delitti d’impeto ............................................. . ».............................. 891

Sommario: 1. La monomania. ‑ 2. Il raptus. ‑ 3. Il discontrollo episodico. ‑ 4. Il disturbo mentale transitorio. ‑ 5. Le prospettive attuali.

 

Cap. CLIII ‑ A. Ceretti e I. Merzagora Betsos, L’istinto sessuale e le sue alterazioni                               »             905

Sommario: (Sezione I) 1. Nozione di istinto. ‑ 2. Istinto e psicoanalisi. ‑ 3. Biologia e psiche. ‑ 4. Il ruolo dell'educazione. ‑ 5. Su alcune perversioni. ‑ 6. Il ruolo dell'ostititą parentale nell'infanzia. ‑ 7. Teorie psicoanalitiche delle perversioni. (Sezione II) 1. Generalitą. ‑ 2. Le perversioni ses­suali. ‑ 2.1. Omosessualitą. ‑ 2.2. Transessualitą. ‑ 2.3. Travestitismo. ‑ 2.4. Pedofilia. ‑ 2.5. Sadismo. ‑ 2.6. Esibizionismo. ‑ 2.7. Feticismo. ‑ 2.8. Zoofilia. ‑ 2.9. Necrofilia. ‑ 3. Rapporti con l'imputabilitą.

 

Cap. CLIV ‑ M.M. Correra, La vittiminologia ........................................................................................... »         961

Sommario: (Sezione I) 1. Una disciplina emergente. (Sezione II) 2. Rile­vanza della vittima nella genesi e nella dinamica del reato. ‑ 2.1. Il reato «scatenato» dalla vittima. ‑ 2.2. Il ruolo della vittima nel passaggio al­l'atto. ‑ 2.3. Atteggiamento e reazione della vittima nei c.d. reati condizio­nati. La «sindrome di Stoccolma».

 

Cap. CLV ‑ U. Gatti e A. Verde, Il minore autore di reato                    »             1003

Sommario: 1. Cenni storici e normative. ‑ 2. La delinquenza giovanile. Epidemiologia ed evoluzione.

 

Cap. CLVI ‑ F. Carrieri e R. Catanesi, Il vecchio come vittima e come autore di reato .              »             1027

Sommario: 1. Premessa. - 2. Il disadattamento senile. ‑ 3. Il vecchio come autore di reato. ‑ 3.1. Delitti contro il patrimonio. ‑ 3.2. I delitti sessuali. ‑ 3.3. Delitti contro la persona. ‑ 4. Il vecchio come vittima di reato. ‑ 4.1. I dati sulla vittimizzazionc. ‑ 4.2. Le conseguenze della vittimizzazione. ‑ 4.3. La paura della vittimizzazione.

 

Cap. CLVII ‑ G.B. Traverso e A. Coluccia, Violenza sessuale                                                                  »        1053

Sommario: 1. Violenza carnale tra mito e diritto. ‑ 2. Violenza sessuale e diritto. ‑ 3. Il reato di violenza sessuale nelle statistiche ufficiali. ‑ 4. Il reato di violenza sessuale nella ricerca criminologica italiana. ‑ 4.1. Carat­teristiche dell'autore. ‑ 4.2. Caratteristiche della vittima. ‑ 4.3. Relazione autore‑vittima. ‑ 4.4. Comportamento sessuale. ‑ 4.5. Luogo del reato. ‑ 4.6. Iter giudiziario. ‑ 5. Conclusioni.

 

Cap. CLVIII ‑ S. Ferracuti, I test psicometrici in medicina legale                                                           »        1077

Sommario: 1. Generalitą. ‑ 2. Attendibilitą e validitą. ‑ 3. MMPI. ‑ 4. Rorschach. ‑ 5. T.A.T. ‑ 6. WAIS. ‑ 7. Esame neuropsicologico. ‑ 8. Conclusioni.

 

 

 

 

Parte Undicesima

LE FARMACODIPENDENZE

 

 

 

Cap. CLIX U. Avico e A. Dell’Utri, Epidemiologia delle tossi­codipendenze e dell’alcoolismo                             pag.        1107

Sommario: Riassunto. ‑ 1. Epidemiologia delle tossicodipendenze. ‑ 1.1. Elementi di epidemiologia.1.1.1. Prevalenza. ‑ 1.1.2. Incidenza.1.2. La natura del fenomeno droga. ‑ 1.2.1. Il problema. ‑ 1.2.2. Definizioni. ‑ 1.2.3. Indicatori e misure. ‑ 1.2.4. Requisiti degli indicatori. ‑ 1.2.5. Limiti degli indicatori. ‑ 1.2.6. Indicatori diretti e indiretti. ‑ 1.3. Metodi. ‑ 1.3.1. Stima diretta della prevalenza. a) Enumerazione. b) Indagini su popola­zioni.1.3.2. Stima indiretta della prevalenza. a) Tecniche moltiplicatrici. b) Cattura‑ricattura. c) Tecniche nominali. d) Altri metodi.1.3.3. Stima del­l'incidenza. a) Prime richieste di trattamento. b) Dati sulle malattie infet­tive. * Epatiti virali. * AIDS. ‑ 1.3.4. Monitoraggio dell'andamento del fe­nomeno. a) Stime ripetute. b) Indicatori indiretti. * Indicatori di uso. * Indi­catori di disponibilitą. c) Gruppi di corrispondenti. ‑ 2. Epidemiologia del­l'alcoolismo. ‑ 2.1. Introduzione e Caratteri generali. ‑ 2.1.1. L'alcool come prodotto biologico. 2.2. Tossicitą dell'alcool etilico. ‑ 2.3. Altri aspetti di rilevanza tossicologica. ‑ 2.4. Il tasso alcoolemico. 2.5. L'accerta­mento di uso/abuso alcoolico. ‑ 2.6. Elementi statistici. ‑ 2.6.1. Produzione e consumi. 2.7. Costi sociali dell'alcoolismo. ‑ 3. L'andamento del feno­meno «droga e tossicodipendenze» in Italia. 3.1. Ministero dell'Interno. ‑ 3.1.1. Osservatorio Permanente sul Fenomeno Droga. a) Strutture di trat­tamento pubbliche e private. b) Utenti in trattamento. c) Soggetti segnalati alle Prefetture. 3.1.2. Direzione Centrale per i Servizi Antidroga. a) Seque­stri di sostanze stupefacenti. b) Operazioni di settore. c) Informative di Po­lizia Giudiziaria. d) Decessi correlati all'abuso di droga. ‑ 3.2. Ministero di Grazia e Giustizia. ‑ 3.2.1. Amministrazione Penitenziaria. ‑ 3.2.2. Ufficio Centrale per la Giustizia Minorile. 3.3. Ministero della Sanitą. ‑ 3.3.1. Ser­vizio Centrale per Dipendenze da Alcool e Stupefacenti. a) Strutture di trattamento. b) Utenti in trattamento. 3.3.2. Istituto Superiore di Sanitą. Centro Operativo AIDS.

 

Cap. CLX ‑ G. Rocchi e L. Sarmati, Complicanze mediche delle tossicodipendenze                                     »             1185

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Effetti e patologie organiche secondari al­l'assunzione delle sostanze oggetto d'abuso. ‑ 2.1. Oppiacei. ‑ 2.2. Alluci­nogeni. ‑ 2.3. Marijuana. ‑ 2.4. Cocaina. ‑ 2.5. Alcool. ‑ 3. Aspetti di pa­tologia infettiva del tossicodipendente. ‑ 3.1. Problematiche generali. ‑ 3.2. Infezioni della cute e del tessuto sottocutaneo. ‑ 3.3. Infezioni delle ossa e delle articolazioni. ‑ 3.4. Infezioni a carico del sistema nervoso cen­trale. ‑ 3.5. Infezioni dell'occhio. ‑ 3.6. Infezioni del polmone. ‑ 3.7. En­docardite batterica e altre infezioni vascolari. ‑ 3.8. Epatiti virali. ‑ 3.9. AIDS. ‑ 3.10. Altre affezioni sessualmente trasmesse.

 

Cap. CLXI ‑ P. Ricci, Gravidanza e tossicodipendenza ......................................        »   1225

Sommario: 1. Premessa. ‑ 2. Problemi legali. ‑ 3. Aspetti clinici. ‑ 3.1. Trattamento di dissuefazione. ‑ 3.2. Sviluppo fetale e tossicodipendenza. ‑ 3.3. L'espletamento del parto nella gravida tossicodipendente. ‑ 3.4. La sindrome di astinenza neonatale. ‑ 3.5. Maternitą e infezione da HIV. ‑ 4. Lo sviluppo del bambino di madre tossicodipendente. ‑ 4.1. Aspetti clinici e psicologici. ‑ 4.2. Linee di intervento.

 

Cap. CLXII ‑ E. Tempesta e P. Mannelli, Le farmacodipen­denze: aspetti diagnostici e terapeutici         pag.        1239

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Oppiacei. ‑ 2.1. Farmacologia. ‑ 2.2. Modalitą di abuso. ‑ 2.3. Emergenze. ‑ 2.4. Riabilitazione e tratta­menti farmacologici. ‑ 3. Depressori del Sistema Nervoso Centrale. ‑ 3.1. Farmacologia. ‑ 3.2. Emergenze psichiatriche. ‑ 3.3. Complicanze or­ganiche. ‑ 4. Stimolanti. ‑ 4.1. Farmacologia. ‑ 4.2. Modalitą di abuso. ‑ 4.3. Emergenze. ‑ 5. Cannabinoidi. ‑ 5.1. Farmacologia. ‑ 5.2. Emer­genze psichiatriche. ‑ 5.3. Complicanze organiche. ‑ 5.4. Incidenti stra­dali. - 5.5. Rischio di Passaggio a droghe pesanti. ‑ 6. Allucinogeni. ‑ 6.1. Farmacologia. ‑ 6.2. Principali allucinogeni. ‑ 6.3. Emergenze psichiatri­che.

 

Cap. CLXIII ‑ F. Piani, Diagnostica e terapia dell'ebrezza alcolica e dell’alcolismo                       »             1307

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Aspetti genetici. ‑ 3. Assorbimento, di­stribuzione, eliminazione dell'alcol. ‑ 3.1. Assorbimento dell'alcol. ‑ 3.2. Eliminazione dell'alcol. - 3.3. Aspetti della distribuzione dell'alcol. - 3.3.1. Sesso, etą, ora di assunzione. ‑ 3.4. Anomalie e fluttuazioni a breve termine della curva alcolemica. ‑ 3.5. Conclusioni. ‑ 4. La compromis­sione alcol‑indotta delle funzioni del s.n.c. ‑ 4.1. Effetti dell'alcol sulla per­cezione. ‑ 4.2. Effetti dell'alcol sulla coordinazione sensomotoria. ‑ 4.3. Effetti dell'alcol sull'attenzione e la vigilanza. ‑ 4.4. Effetti dell'alcol sulla capacitą di giudizio. ‑ 5. La tolleranza acuta all'alcol. ‑ 5.1. La tolleranza cronica all'alcol. ‑ 6. La diagnosi clinica di intossicazione acuta. ‑ 7. La diagnosi di intossicazione acuta alcolica attraverso l'analisi dei campioni biologici. ‑ 7.1. Metodi di analisi. ‑ 7.1.1. Colorimetria. ‑ 7.1.2. Metodo enzimatico. ‑ 7.3. Spettrofotometria infrarossa. ‑ 7.1.4. Metodo elettro­chimico. ‑ 7.1.5. Gas‑cromatografia. ‑ 7.2. Gli strumenti per la misura­zione della concentrazione alcolica nell'aria espirata. ‑ 8. Diagnosi di alco­lismo. ‑ 8.1. I criteri diagnostici del DSM IV. ‑ 8.1.2. Disturbi da uso di so­stanze. ‑ 8.1.3. Abuso di Sostanze. ‑ 8.1.4. Disturbi indotti da sostanze. ‑ 8.2. I criteri dell'ICD 10. ‑ 8.3. Altri modelli diagnostici. ‑ 8.4. Psicosi fon­damentale da alcol (U. Fornari). ‑ 8.5. Malattie neuropsichiatriche corre­late all'abuso di alcol. ‑ 9. Comorbilitą dell'alcolismo con altri disturbi psi­chiatrici. ‑ 9.1. Schizofrenia e alcolismo. ‑ 9.2. Alcol e disturbo antisociale di personalitą. ‑ 9.3. Alcol e depressione. ‑ 10. Cenni di trattamento del­l'alcolismo. ‑ 10.1. Farmacoterapia. ‑ 10.2. Trattamento psicoterapico. ‑ 10.3. Gli alcolisti anonimi. - 10.4. Il trattamento integrato.

 

Cap. CLXIV ‑ J. Corelli e A. De Dominicis, Le comunitą terapeutiche                           »               1363

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. La tradizione britannica delle Comunitą terapeutiche. ‑ 3. La comunitą terapeutica per tossicodipendenti. ‑ 4. La dialettica fra i due modelli. ‑ 5. La comparsa delle comunitą in Italia. – 6. I tentativi di classificazione. ‑ 7. La situazione attuale.

 

Cap. CLXV ‑ F. Carrieri e R. Catanesi, L’alcolista ed il tossico‑dipendente come autori e vittime di reato           »             1387

Sommario: 1. Premessa. ‑ 2. Il ruolo svolto dall'alcol. ‑ 2.1. Dalla violenza all'omicidio. ‑ 2.2. Violenza intrafamiliare. ‑ 2.3. Violenze sessuali. ‑ 2.4. Danneggiamenti afinalistici. ‑ 2.5. Ruolo svolto dall'alcol negli incidenti stradali. ‑ 3. Il ruolo svolto dalle sostanze stupefacenti. ‑ 3.1. Cocaina. ‑ 3.2. Anfetaminici e designer drug.

 

Indice analitico                                                                           pag................................................................................................................. 1419

 

 
 

INDICE SOMMARIO DEL VOLUME V

 

Autori del volume quinto ................................................................................................................. ...... pag.   v

Indice generale del Trattato ........................................................................................................... ...... »      ix

Indice sommario del volume quinto..................................... »...................................................... xix

Nota del Curatore                               ».......................................................................................... xxix

 

Parte Dodicesima

ASPETTI MEDICO‑LEGALI

DELLA MEDICINA DEL LAVORO

 

 

 

Cap. CLXVI ‑ L.T. Marsella, Miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro      »             3

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Campo di applicazione. ‑ 3. Termini di scadenza. ‑ 4. Passaggi fondamentali per la realizzazione di un sistema di si­curezza. ‑ 4.1. La prevenzione. ‑ 4.2. Definizione di nuove figure giuridi­che ed obblighi. ‑ 4.2.1. Obblighi a carico esclusivo del datore di lavoro. ‑ 4.2.2. Obblighi dei dirigenti e dei preposti. ‑ 4.2.3. Il ruolo, gli obblighi ed i diritti del lavoratore. La formazione e l'informazione. ‑ 4.2.4. Il servizio di prevenzione e protezione. ‑ 4.2.5. Il medico competente. ‑ 4.2.6. Il rappre­sentante dei lavoratori per la sicurezza (R.L.S.). ‑ 4.2.7. Organismi parite­tici, bilaterali o partecipativi. ‑ 5. Le applicazioni. ‑ 5.1. Provvedimenti ge­nerali. ‑ 5.2. I DPI. ‑ 5.3. Movimentazione carichi. ‑ 5.4. Gli agenti cance­rogeni. ‑ 5.5. Misure di protezione da agenti cancerogeni. ‑ 5.6. Gli agenti biologici. ‑ 5.7. Le sanzioni. ‑ 6. Altri provvedimenti normativi seguiti ai D.L.vi 626/94 e 242/96.

 

Cap. CLXVII ‑ G. Del Ben, Il medico competente .................................................................................. »  51

Sommario: 1. Definizione. ‑ 2. Requisiti. ‑ 3. Incompatibilitą. ‑ 4. Com­piti. ‑ 4.1. Compiti autonomo‑operativi. ‑ 4.2. Compiti autonomo­-informativi. ‑ 4.3. Compiti collaborativi e partecipativi. ‑ 5. Ulteriori note sugli accertamenti sanitari. ‑ 5.1. Accertamenti sanitari preventivi. ‑ 5.2. Accertamenti sanitari periodici. ‑ 6. Le tabelle. ‑ 7. Obblighi e responsabi­litą.

 

Cap. CLXVIII ‑ S. Lafisca, Le assicurazioni sociali delle lesioni da radiazioni ionizzanti                             pag.        111

Sommario: 1. Cenni storici. ‑ 2. Le prime protezioni: alla ricerca dell'U­nitą di Misura. ‑ 3. Il limite di dose nell'esposizione dei lavoratori. ‑ 4. Gli effetti biologici delle radiazioni ionizzanti. ‑ 5. Il sistema delle assicurazioni sociali dai danni da radiazioni. ‑ 5.1. Lavoratori dell'industria. ‑ 5.2. Me­dici e tecnici di radiologia medica. ‑ 5.3. Dipendenti pubblici. ‑ 6. Criteri medico‑legali per la ricostruzione del nesso di causalitą tra radiazioni ioniz­zanti e cancro: la Probabilitą di Causa. ‑ 6.1. L'equazione fondamentale della P.C. (probability of causation). ‑ 6.2. Conclusioni. ‑ 7. Altre norme di interesse medico‑legale.

 

Cap. CLXIX ‑ F. Gobbato, L'analisi probabilistica nella valuta­zione del rischio           »                              135

Sommario: 1. Generalitą. ‑ 2. Eventi di carattere deterministico ed eventi di natura stocastica. ‑ Parte I: La teoria della probabilitą e la valutazione del rischio. ‑ 3. Indici di frequenza ed i tassi. ‑ 4. Gli odds e gli indici di ve­rosimiglianza. ‑ 5. Il rischio relativo o «eccesso di rischio». ‑ 6. Tipo di probabilitą e metodi di valutazione. ‑ 7. Combinazione di eventi e probabi­litą congiunta. ‑ 8. Probabilitą condizionata. ‑ 9. Associazione di due cause: modello additivo e modello moltiplicativo del rischio. ‑ 10. Curve cumulative di frequenza (probit) e relazione dose/risposta. ‑ Parte II: Ana­lisi della probabilitą degli eventi e valutazione del rischio ai sensi del D. L.vo 626/1994. ‑ 11. Rischio biologico. ‑ 12. Rischio elettrico. ‑ Parte III: Distorsioni e limiti nella valutazione del rischio: presupposti per la forma­zione ed informazione. ‑ 13. Percezione del rischio. ‑ 14. Errori di valuta­zione. ‑ 15. Distorsione del «messaggio di rischio». ‑ 16. Assunzione vo­lontaria del rischio. ‑ 17. Accettabilitą del rischio.

 

Cap. CLXX ‑ G. D'Agostino, I danni da radiazioni non ioniz­zanti .................           »                       161

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Le radiazioni non ionizzanti.

 

Cap. CLXXI ‑ G. Giusti, Tumori professionali ......................................................           »   165

Sommario: 1. Le tabelle delle malattie professionali. ‑ 2. Sostanze cancero­gene secondo lo IARC. – 3. Arsenico. ‑ 4. Cromo. ‑ 5. Nickel. ‑ 6. Idrocar­buri aromatici. ‑ 7. Amine aromatiche. ‑ 8. Cloruro di vinile. ‑ 9. Agenti al­chilanti. ‑ 10. Radiazioni ionizzanti. ‑ 11. Asbesto. ‑ 12. Polvere di legno. ‑ 13. Polvere di cuoio.

 

Cap. CLXXII ‑ F. Gobbato, Le pneumoconiosi .................................................... ......... »  177

Sommario: 1. Premessa: il polmone e le noxae ambientali. ‑ 2. Definizio­ne di pneumoconiosi. ‑ 3. Le polveri e il materiale corpuscolato. ‑ 3.1. Granulometria delle polveri minerali. ‑ 3.2. La deposizione del materia­le corpuscolato nell'albero tracheo‑bronchiale. ‑ 3.3. Modelli matematici per valutare la deposizione. ‑ 3.4. La clearance polmonare delle polveri. - 3.5. Effetto biologico delle polveri. ‑ 3.6. Lavorazioni che espongono a ri­schio di pneumoconiosi. ‑ 4. Classificazione delle pneumoconiosi e cenni epidemiologici. ‑ 4.1. Silicosi polmonare. ‑ 4.2. Complicazioni. ‑ 4.3. Asbestosi. ‑ 4.4. Fibre artificiali MMMF. ‑ 5. Appendice: valutazione del danno.

 


Cap. CLXXIII ‑ E. Anselmi, Le cardiovasculopatie professionali                         pag.       233

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Cardiovasculopatie (CVP) da monossido di carbonio. ‑ 3. CVP da solfuro di carbonio. ‑ 4. CVP da nitroderivati. - 5. CVP da piombo. ‑ 6. CVP da cadmio. ‑ 7. CVP da mercurio. ‑ 8. CVP da derivati alogenati degli idrocarburi. ‑ 9. CVP da cloruro di vinile mono­mero. ‑ 10. CVP da vibrazioni. - 11. CVP da rumore. ‑ 12. CVP da radia­zioni.

 

Cap. CLXXIV ‑ D. Rodriguez e G. Corsi, Le emopatie profes­sionali ...............           »                      249

Sommario: Parte I: Aspetti di interesse per la medicina del lavoro. ‑ 1. Aspetti generali. ‑ 2. Empatie professionali secondarie ad azione sul si­stema emopoietico. ‑ 2.1. Emopatie ipo‑ ed arigenerative. ‑ 2.1.1. Agenti che conducono inevitabilmente ad insufficienza midollare per una dose de­terminata. ‑ 2.1.2. Agenti che conducono all'aplasia o a forme iporigenerative soltanto un limitato numero di soggetti. ‑ 2.2. Poliglobulie. ‑ 2.2.1. Po­liglobulie da ipossia o reattive. ‑ 2.2.2. Poliglobulie da stimolo midollare. ‑ 2.3. Leucemie. ‑ 2.3.1. Leucemie da radiazioni ionizzanti. ‑ 2.3.2. Leuce­mie da benzene. ‑ 3. Empatie professionali secondarie ad azione sul sangue circolante. ‑ 3.1. Modificazioni dell'emoglobina. - 3.1.1. Carbossiemoglo­binemia. ‑ 3.1.2. Metaemoglobinemia. ‑ 3.1.3. Sulfoemoglobinemia. ‑ 3.2. Anemie emolitiche. ‑ 3.2.1. Anemie emolitiche da agenti chimici‑tossi­che. ‑ 3.2.2. Anemie emolitiche da agenti chimici‑immunoallergiche. ‑ 3.2.3. Anemie emolitiche da agenti fisici. ‑ 3.2.4. Anemie emolitiche da agenti biologici. ‑ 4. Emopatie professionali secondarie ad azione sul si­stema emopoģetico e sul sangue circolante. ‑ 4.1. Piombo. ‑ 4.2. Trinitroto­luene. ‑ Parte II: Aspetti di interesse medico‑legale. ‑ 5. Questioni in mate­ria di assicurazione gestita dall'INAIL. ‑ 5.1. Infortuni sul lavoro. ‑ 5.2. Malattie professionali. ‑ 6. Cenni in materia di causalitą di servizio ed equo indennizzo. ‑ 7. Problematiche di natura penale. ‑ 7.1. Il nesso di causalitą materiale. ‑ 7.2. Lo stato anteriore. ‑ 7.3. Le complicanze. ‑ 7.4. Malattia (concetto‑inizio). ‑ 7.5. I limiti della normalitą. ‑ 7.6. Durata della malat­tia. ‑ 7.7. Malattia certamente o probabilmente insanabile. ‑ 7.8. Incapacitą di attendere alle ordinarie occupazioni. ‑ 7.9. Pericolo per la vita. ‑ 7.10. Indebolimento permanente di organo.

 

Cap. CLXXV ‑ P. Bernardini, Epatopatie professionali ............................................. »  277

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Epatopatie da agenti chimici o epatopa­tie tossiche professionali (ETP). ‑ 2.1. L'induzione enzimatica. ‑ 3. Clas­sificazione delle ETP. ‑ 3.1. Lesioni tissutali da sostanze epatotossiche pro­fessionali. ‑ 3.1.1. Steatosi. ‑ 3.1.2. Necrosi. ‑ 3.1.3. Colestasi. ‑ 3.1.4. Fibrosi. ‑ 3.1.5. Neoplasia. ‑ 3.2. Meccanismi patogenetici delle ETP. ‑ 3.3. Classificazione clinica delle ETP. ‑ 3.3.1. ETP acute, subacute e croni­che. ‑ 3.3.2. ETP croniche non reversibili. ‑ 3.3.3. Fibrosi epatica o epato­sclerosi. ‑ 3.3.4. Cirrosi epatica. ‑ 3.3.5. Epatiti granulomatose. ‑ 3.3.6. Neoplasie epatiche. ‑ 4. Le principali sostanze epatotossiche. ‑ 5. Diagno­si di ETP. ‑ 6. Test diagnostici di epatopatia professionale. ‑ 6.1. Test sie­rologici di malattia epatobiliare. ‑ 6.2. Test biochimici di valutazione fun­zionale. ‑ 6.3. La diagnostica per immagini e morfologica. ‑ 7. Iter dia­gnostico delle ETR ‑ 8. Epatopatie da agenti fisici. ‑ 9. Epatopatie da agenti biologici o epatiti infettive. ‑ 9.1. Epatopatie da agenti biologici di­versi dai virus epatitici. ‑ 10. Valutazione dell'invaliditą da epatopatie pro­fessionali.

 

Cap. CLXXVI ‑ A. Bergamaschi e A. Sacco, Nefropatie professionali             pag.        325

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Classificazione delle nefropatie professio­nali. ‑ 3. Principali agenti nefrotossici. ‑ 3.1. Composti minerali. ‑ 3.1.1. Mercurio. ‑ 3.1.2. Piombo. ‑ 3.1.3. Cadmio. ‑ 3.1.4. Uranio. ‑ 3.1.5. Cromo. ‑ 3.2. Composti organici. ‑ 3.2.1. Tetracloruro di carbonio e clo­roformio. ‑ 3.2.2. Dietilendiossido. ‑ 3.2.3. Metanolo. ‑ 3.2.4. Altri sol­venti. ‑ 4. Danni renali indiretti prodotti da potenti emolitici. ‑ 4.1. Arsina. ‑ 5. Esposizione professionale e tumori dell'apparato urinario. ‑ 5.1. Tu­mori del rene. ‑ 5.2. Tumori della vescica e delle vie urinarie. ‑ 6. Diagnosi di nefropatia professionale. ‑ 7. Valutazione del danno.

 

Cap. CLXXVII ‑ G.Abbritti e M. Dell’Omo, Neuropatie periferiche professionali        »             343

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Polineuropatie professionali. ‑ 3. Mono­neuropatie e mononeuropatie multiple. ‑ 4. Diagnosi delle neuropatie peri­feriche professionali. ‑ 5. Neuropatie tossiche professionali. ‑ 5.1. Arse­nico. ‑ 5.2. Piombo. ‑ 5.3. Mercurio. ‑ 5.4. Tallio. ‑ 5.5. Composti organo­fosforici. ‑ 5.6. n‑Esano e metil‑n‑butilchetone. ‑ 5.7. Solfuro di carbonio. ‑ 5.8. Tricloroetilene. ‑ 5.9. Acrilamide. ‑ 6. Neuropatie professionali da compressione e da intrappolamento. ‑ 6.1. Sindrome del tunnel carpale. ‑ 6.2. Compressione del nervo ulnare al polso e alla mano. ‑ 6.3. Compres­sione del nervo ulnare al gomito (sindrome del tunnel cubitale). ‑ 6.4. Compressione del nervo mediano al gomito (sindrome del pronatore ro­tondo). - 6.5. Sindrome dello stretto toracico. ‑ 7. Neuropatie da strumenti vibranti.

 

Cap. CLXXVIII ‑ A. Garcovich, G. Sbordoni e G. Olivetti, Dermopatie professionali               »             365

Sommario: 1. Definizione. - 2. Dermatiti da contatto. ‑ 2.1. Definizione. ‑ 2.2. Epidemiologia. ‑ 2.3. Eziologia. ‑ 2.3.1. Irritanti. ‑ 2.3.2. Allergeni. ‑ 2.4. Caratteristiche cliniche. ‑ 2.5. Diagnosi. ‑ 2.5.1. Criteri clinici. ‑ 2.5.2. Patch tests. - 2.6. Prognosķ ‑ 3. Fitodermatiti. - 3.1. Definizione. ‑ 3.2. Paio­genesi. ‑ 3.3. Etiologia. ‑ 3.4. Diagnosi. ‑ 4. Orticaria. - 4.1. Definizione. ‑ 4.2. Patogenesi. ‑ 4.3. Orticaria da contatto. ‑ 5. Fotodermatosi. ‑ 6. Porfi­rie. ‑ 7. Discromie. ‑ 8. Porpore. ‑ 9. Follicoliti da olii minerali. ‑ 10. Eru­zioni lichenoidi. ‑ 11. Alopecie. ‑ 12. Sclerodermie. ‑ 13. Tumori cutanei professionali. ‑ 14. Legislazione.

 

Cap. CLXXIX ‑ E. De Campora e G. Bicciolo, La sorditą professionale            »             387

Sommario: 1. Cenni storici. ‑ 2. Aspetti anatomo‑patologici. ‑ 3. Caratteri­stiche audiologiche. ‑ 4. Il rumore industriale e la perdita uditiva media. ‑ 5. Aspetti clinici. ‑ 6. Diagnosi audiologica. ‑ 6.1. Audiometria tonale. ‑ 6.2. Audiometria automatica. ‑ 6.3. Audiometria vocale. ‑ 6.4. Impedenzometria. ‑ 6.5. Potenziali evocati uditivi. ‑ 6.6. Otoemissioni acustiche evo­cate. ‑ 7. Criteri di valutazione. ‑ 7.1. I metodi AMA e AAOO. ‑ 7.2. Il me­todo Motta. - 7.3. Il metodo Rossi. ‑ 7.4. Le tabelle attuali. ~ 8. Norme le­gislative ed aspetti di prevenzione.

 

Cap. CLXXX - P. Bernardini, Videoterminali ed effetti sulla salute                    »             421

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Effetti sulla salute. ‑ 2.1. Effetti sull'appa­rato visivo. ‑ 2.1.1. Fatica visiva o astenopia. ‑ 2.1.2. Effetti cronici. ‑ 2.2. Effetti sull'apparato muscolo scheletrico. ‑ 2.3. Altri effetti associati al la­voro con VDT. ‑ 2.3.1. Effetti sull'apparato riproduttivo. ‑ 2.3.2. Disturbi cutanei. ‑ 2.3.3. Epilessia. ‑ 2.3.4. Stress. ‑ 2.3.5. Cefalea. ‑ 3. Ergonomia del lavoro con VDT. ‑ 3.1. Ambiente di lavoro. ‑ 3.2. Attrezzature di la­voro. ‑ 3.3. Interfaccia elaboratore/uomo. ‑ 4. Recenti normative sulla pre­venzione nel lavoro con VDT. ‑ 4.1. I decreti legislativi 626/94 e 242/96: aspetti generali. ‑ 4.2. I decreti legislativi 626/94 e 242/96 e i VDT.

 

Cap. CLXXXI ‑ G. Muzi e G. Abbritti, Malattie correlate con gli edifici .....................              pag.             449

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Malattie delle vie aeree superiori. ‑ 3. Asma bronchiale. ‑ 4. Alveoliti allergiche estrinseche. ‑ 5. Febbre da umi­dificatori. ‑ 6. Infezioni da legionella pneumophila, rickettsie, virus, fun­ghi. ‑ 7. Sindrome dell'edificio malato.

 

Cap. CLXXXII ‑ F.M. Avato e E. Rizzi, Patologia da vibrazioni          »             465

Sommario: 1. Generalitą. ‑ 2. Cenni di fisica, grandezze. ‑ 3. Limiti di esposizione per le vibrazioni trasmesse al sistema mano‑braccio. ‑ 4. Limiti di esposizione per le vibrazioni trasmesse a tutto il corpo. ‑ 5. Aspetti clinici e diagnosi. ‑ 6. Angiopatia da strumenti vibranti. ‑ 7. Neuropatia da stru­menti vibranti. ‑ 8. Sindrome del tunnel carpale. ‑ 9. Alterazioni osteoarti­colari. ‑ 10. Legislazione. ‑ 11. Vibrazioni trasmesse al corpo intero (WBV).

 

Cap. CLXXXIII ‑ G.L. Marella, Baropatie ....................................................................................... »  491

Sommario: 1. Generalitą. - 2. Danni di tipo meccanico. ‑ 2.1. Barotrauma­tismi dell'orecchio medio, dei seni paranasali e odontalgia barica. ‑ 2.2. Ba­rotraumatisini degli organi toracici e addominali. ‑ 3. Danni di tipo biochi­mico e tossico. ‑ 3.1. Patologia da ossigeno. ‑ 3.2. Patologia da anidride carbonica. ‑ 3.3. Patologia da azoto e aeroembolismo disbarico (o malattia dei cassoni).

 

Cap. CLXXXIV ‑ F.M. Avato e E. Rizzi, Intossicazioni da pesticidi                    »             503

Sommario: 1. Generalitą. - 1.1. Classificazioni. ‑ 2. Insetticidi. ‑ 2.1. Esteri organofosforici. ‑ 2.2. Carbammati. ‑ 2.3. Piretroidi. ‑ 2.4. Organoclorurati. ‑ 3. Erbicidi. ‑ 3.1. Dipiridifici. ‑ 3.2. Fenossi derivati. ‑ 3.3. Altri erbicidi. ‑ 4. Fungicidi. ‑ 4.1. Carbammati e ditiocarbammati. ‑ 4.2. Tioftalim­

midi. ‑ 4.3. Rame solfato. ‑ 4.4. Organostannosi. ‑ 5. Miscellanea. ‑ 5.1. Fumiganti. ‑ 5.2. Rodenticidi. ‑ 5.3. Oli minerali.

 

Parte Tredicesima

GIURISPRUDENZA MEDICA

 

Cap. CLXXXV ‑ G. Canzio, Il dolo e la preterintenzione ......................................................           »  531

Sommario: 1. La colpevolezza: in genere. ‑ 2. Il dolo: definizione e strut­tura. ‑ 3. Il dolo: forme e intensitą (dolo eventuale, diretto e intenzionale). 4. Il dolo: problematiche dell'accertamento nella prassi applicativa. ‑ 5. Il dolo eventuale e la colpa cosciente. ‑ 6. Il dolo eventuale e il tentativo. ‑ 7. Il dolo specifico. ‑ 8. Il dolo di premeditazione. ‑ 9. L'elemento soggettivo del concorso di persone nel reato. ‑ 10. Il dolo del terzo e la cosiddetta auto­ria mediata. ‑ 11. Il dolo nelle contravvenzioni. ‑ 12. Il delitto preterinten­zionale: definizione normativa e struttura. ‑ 13. La preterintenzione come ipotesi di dolo misto a responsabilitą oggettiva. ‑ 14. La preterintenzione come ipotesi di dolo misto a colpa. ‑ 15. L'ambito di applicabilitą dell'isti­tuto: i delitti aggravati dall'evento. ‑ 16. L'omicidio preterintenzionale: alcune questioni. ‑ 17. Le figure affini: morte o lesioni come conseguenza di altro delitto (art. 586 c.p.). ‑ 18. Segue: il reato aberrante (l'aberratio ģctus e l'aberratio delicti). ‑ 18.1. L'aberratio ictus. ‑ 18.2. L'aberratio delicti. ‑ 19. Segue: Il concorso anomalo ex art.116 c.p. ‑ 20. Il dolo e la preterinten­zione nelle prospettive di riforma del codice penale.

 

Cap. CLXXXVI ‑ A.G. Buoninconti, La colpa nel diritto pe­nale ................ ............ pag.                  575

Sommario: 1. Preliminari sulla colpa. ‑ 2. L'art. 42 c.p. ‑ 2.1. La coscienza e la volontą dell'azione o dell'omissione. ‑ 2.2. La funzione «selettiva» del­l'azione e dell'omissione. ‑ 2.3. La eccezionalitą dell'imputazione a titolo colposo. ‑ 3. L'art. 43 c.p. ‑ 3.1. Il concetto legislativo di colpa: applicazioni giurisprudenziali (rinvio). ‑ 3.2. La definizione di colpa. ‑ 3.3. La specifi­citą dell'imputazione soggettiva a titolo dģ colpa. ‑ 3.4. La colpa c.d. impro­pria. ‑ 3.5. La colpa con previsione o colpa cosciente e la colpa incosciente. ‑ 3.6. Le regole precauzionali di condotta: colpa generica e colpa specifica. ‑ 4. Il c.d. versante oggettivo della colpa. ‑ 4.1. Il ruolo dell'evento. ‑ 4.2. Il criterio dell'efficacia protettiva del dovere di diligenza. ‑ 4.3. Il c.d. rischio consentito. ‑ 4.4. Il grado della colpa. ‑ 5. L'art.113 c.p. ‑ 5.1. La coopera­zione colposa. ‑ 5.2. Il principio dell'affidamento. ‑ 6. La colpa c.d. profes­sionale. ‑ 6.1. L'art. 2236 c.c. e la sua applicabilitą nel diritto penale.

 

Cap. CLXXXVII ‑ A. Fiori e G. La Monaca, Il nesso di causa­litą materiale      »             597

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Eziologia e patogenesi. ‑ 3. Eziopatoge­nesi e medicina legale. ‑ 4. Causalitą e diritto. ‑ 5. La teoria della «conditio sine qua non». ‑ 6. La teoria della «sussunzione sotto leggi». ‑ 7. La teoria della «causalitą adeguata». ‑ 8. La teoria della «causalitą umana» e altre teorie. ‑ 9. Le concause. ‑ 10. I requisiti della causalitą. ‑ 11. Il criterio pro­babilistico. ‑ 12. La metodologia medico‑legale nello studio del rapporto di causalitą materiale. ‑ 13. Una criteriologia medico‑legale aggiornata. ‑ 14. Il criterio di possibilitą scientifica. ‑ 15. La probabilitą logica e la probabi­litą statistica. ‑ 16. Il criterio di esclusione di altre cause. ‑ 17. Sommario criteriologico. ‑ 18. La causalitą nella responsabilitą medica e nelle con­dotte omissive.

 

Cap. CLXXXVIII ‑ R. Zannotti, L’omicidio ................................................................. »        645

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. L'omicidio volontario. ‑ 2.1. Premessa e soggetti attivi.‑ 2.2. Soggetto passivo. ‑ 2.3. Condotta. ‑ 2.4. Evento. ‑ 2.5. Elemento psicologico. ‑ 2.6. Circostanze aggravanti. - 3. L'omicidio del consenziente. ‑ 4. L'omicidio preterintenzionale. ‑ 5. L'omicidio colposo.

 

Cap. CLXXXIX ‑ D. De Leo, Il delitto di infanticidio: l’approccio medico forense e lo stato della giurisprudenza                 »             659

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Le indagini medico forensi. ‑ 3. Cenni sto­rici sull'infanticidio. ‑ 4. La struttura dell'art. 578 c.p. e la elaborazione della giurisprudenza. ‑ 5. Il commento conclusivo.

 

Cap. CXC ‑ P.L. Baima Bollone, Percosse e lesioni personali             pag.       681

Sommario: 1. Percosse. ‑ 1.1. Circostanze aggravanti. ‑ 2. Lesioni perso­nali. ‑ 2.1. Nozione di malattia. ‑ 2.1.1. Classificazione. ‑ 2.1.2. Valuta­zione della malattia. ‑ 2.2. Circostanze aggravanti. ‑ 2.2.1. Pericolo per la vita. ‑ 2.2.2. Malattia per un tempo superiore ai 40 giorni. ‑ 2.2.3. Incapa­citą di attendere alle ordinarie occupazioni per un tempo superiore ai 40 giorni. ‑ 2.2.4. Indebolimento permanente di un senso o di un organo. - 2.2.5. Malattia certamente o probabilmente insanabile. ‑ 2.2.6. Perdita di un senso. ‑ 2.2.7. Perdita di un arto. ‑ 2.2.8. Mutilazione che renda l'arto inservibile. ‑ 2.2.9. Perdita dell'uso di un organo. ‑ 2.2.10. Perdita della ca­pacitą di procreare. ‑ 2.2.11. Permanente e grave difficoltą della favella. ‑ 2.2.12. Deformazione ovvero sfregio permanente del viso. ‑ 2.3. Accelera­mento del parto e aborto. ‑ 2.4. Aggravanti speciali. ‑ 2.5. Lesioni colpose.

 

Cap. CXCI ‑ D. Rodriguez e M. Cingolani, Maltrattamenti in famiglia o verso i fanciulli          »             711

Sommario: 1. Generalitą. ‑ 2. Concetto di maltrattamenti. ‑ 3. Oggetto della tutela. ‑ 4. Soggetti. ‑ 5. Elemento oggettivo. ‑ 6. Concorso di reati. ‑ 7. L'elemento soggettivo. ‑ 8. La natura giuridica della fattispecie di cui al secondo comma dell'art. 572 c.p. ‑ 9. Procedibilitą. ‑ 10. Appendice. Il co­dice di deontologia medica ed i maltrattamenti verso i minori.

 

Cap. CXCII ‑ D. Riponti, Aspetti giuridici della violenza ses­suale ............................ »  733

Sommario: 1. La collocazione sistematica della nuova disciplina dei reati sessuali. ‑ 2. L'interesse tutelato. ‑ 3. Le condotte penalmente rilevanti prima e dopo la legge 15 febbraio 96 n. 66. ‑ 4. Il soggetto attivo sotto il profilo penalistico e criminologico. ‑ 5. Il soggetto passivo sotto il profilo pena­listico e vittimologico. ‑ 6. L'elemento psicologico. ‑ 7. Aspetti processuali e regime di procedibilitą. ‑ 8. Cenni comparatistici e conclusivi.

 

Cap. CXCIII ‑ M. Bargagna, Il danno alla salute ed il risarcimento del danno alla persona in R. C.         »             763

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Il quadro normativo e l'assetto operativo tradizionale. ‑ 3. L'evoluzione dottrinale e giurisprudenziale. ‑ 4. La con­cezione incentrata sul danno alla salute e quella tradizionale. ‑ 5. Danno alla salute (e danno biologico). ‑ 6. Danno alla salute e capacitą produttiva di reddito. ‑ 7. Rapporti tra capacitą lavorativa generica ed i contenuti del danno alla salute. ‑ 8. Danno alla salute, danno morale e danno alla salute temporaneo. ‑ 9. La stima del danno permanente alla salute mediante guide ‑ Lo stato anteriore. ‑ 10. Le piccole permanenti. ‑ 11. Il danno alla persona del minore. ‑ 12. Il danno alla persona dell'anziano. ‑ 13. Il ruolo del Consulente Tecnico ed i quesiti. ‑ 14. Liquidazione del danno. ‑ 15. Orientamenti della giurisprudenza di merito e relative considerazioni. - 16. Essenziali conclusioni riassuntive.

 

Cap. CXCIV ‑ G. Sciaudone, Il matrimonio civile e canonico e la filiazione                     »             791

Sommario.1. Introduzione. ‑ 2. Il matrimonio nel codice di diritto civile italiano. ‑ 3. Il matrimonio nel codice di diritto canonico. ‑ 4. Il matrimo­nio concordatario. ‑ 5. Il matrimonio acattolico. ‑ 6. La filiazione.

 

Cap. CXCV ‑ L. Palmieri, Professione medica ed attivitą sportiva                             pag.                                813

Sommario: 1. Esigenze della societą e sport. ‑ 1.2. La normativa e sua evo­luzione. ‑ 1.3. Sport come attivitą ludica. ‑ 1.4. Idoneitą psico‑attitudinale o specifica. ‑ 2. Compiti del sanitario. ‑ 2.1. Compiti deontologici. ‑ 3. Do­ping. ‑ 4. La responsabilitą.

 

Cap. CXVI ‑ G. Puliatti, Giurisprudenza in tema di professione medica                           »             839

Sommario: 1. La responsabilitą professionale del medico: le tendenze at­tuali. ‑ 1.1. La responsabilitą civile. ‑ 1.2. La responsabilitą penale a se­guito di lesioni od omicidi colposi. ‑ 2. Gli altri reati. ‑ 2.1. I reati di falso. ‑ 2.1.1. Falsitą commessa da pubblici ufficiali in atti pubblici, materiale o ideologica. ‑ 2.1.2. Falsitą commessa da pubblici ufficiali in certificati o au­torizzazioni amministrative, materiale o ideologica. - 2.1.3. Falsitą ideolo­gica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica ne­cessitą. ‑ 2.1.4. Falso per soppressione. ‑ 2.1.5. Falso grossolano. ‑ 2.2.1 reati contro la pubblica amministrazione. ‑ 2.3. Abbandono di persone in­capaci e omissione di soccorso. ‑ 2.4. Segreto professionale e favoreggia­mento. ‑ 2.5. Delitti contro la libertą personale sessuale. ‑ 2.6. Stupefa­centi. ‑ 2.7. L'abusivo esercizio della professione medica (art. 348 c.p.). ‑ 2.7.1. In generale. ‑ 2.7.2. In particolare: gli odontotecnici. ‑ 2.7.2 Altre professioni o attivitą.

 

Cap. CXCVII ‑ G. Iadecola, Perizia e consulenza tecnica .......................................... »                       901

Sommario: 1. Generalitą. ‑ 2. La perizia e la consulenza tecnica nel pro­cesso penale. ‑ 2.1. Configurazione ed oggetto. ‑ 2.2. La scelta e la nomina del perito. ‑ 2.3. Le cause di incapacitą e di incompatibilitą del perito. L'a­stensione e la ricusazione. ‑ 2.4. Il conferimento dell'incarico e lo svolgi­mento delle operazioni peritali. ‑ 2.5. La sostituzione del perito. ‑ 2.6. La valutazione della perizia da parte del giudice. ‑ 2.7. La consulenza tecnica. ‑ 3. La consulenza tecnica nel processo civile. ‑ 4. La falsitą nella perizia.

 

Cap. CXCVIII ‑ M. Correra e P. Martucci, Le banche di dati personali. Aspetti criminologici e giuridici                            »             933

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Le vittime dei reati informatici. ‑ 3. Elabo­razione dei dati personali e rischi di vittimizzazione. ‑ 4. La gestione di ban­che di dati sanitari. Obblighi deontologici e giuridici. ‑ 5. L'evoluzione nor­mativa in Italia sino alla legge n. 675/96.

 

Parte Quattordicesima

LA RESPONSABILITĄ DEL MEDICO PER COLPA

 

Cap. CXCIX ‑ F. Introna, Responsabilitą medica per colpa; valutazione medico legale                              »             955

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Dall'errore alla colpa. ‑ 3. Le fasi dell'er­rore. ‑ 4. Il metodo medico‑legale nella diagnosi differenziale fra errore e patologia iatrogena pura. ‑ 5. I protocolli come parametro per identificare gli errori. ‑ 6. Il consenso. ‑ 7. Cenni sulla causalitą. ‑ 8. Qualche peculiare problema nell'ostetricia d'oggi. ‑ 9. La responsabilitą professionale medica e la Medicina difensiva. ‑ 10. La giurisprudenza come «sottosistema» ov­vero in «funzione suppletiva» delle generiche norme penali e civili. ‑ 11. Il «rischio medico» e l'aumento delle accuse; verso l'inversione dell'onere della prova? verso riforme ad hoc? ‑ 12. Conclusioni sintetiche.

 

Cap. CC ‑ A. Puxeddu, Effetti indesiderati da farmaci ....................................                 pag.                             1007

Sommario: 1. Generalitą. ‑ 2. Classificazione degli effetti indesiderati da farmaci. ‑ 2.1. Patogenesi degli effetti indesiderati di tipo A. ‑ 2.2. Patoge­nesi degli effetti indesiderati di tipo B. ‑ 3. Clinica delle malattie iatrogeni­che. ‑ 4. Farmacovigilanza.

 

Cap. CCI ‑ G. Daddi, Errori in chirurgia ....................................................................... »                        1047

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Fase pre‑operatoria. ‑ 2.1. Valutazione del rischio. ‑ 2.2. Preparazione pre‑operatoria. ‑ 3. La fase intra‑operato­ria. ‑ 3.1. Chirurgia tradizionale. ‑ 3.1.1. Complicanze infiammatorie. - 3.1.2. Lesioni neurologiche. ‑ 3.1.3. Lesioni viscerali. ‑ 3.1.4. Altri tipi di lesione. ‑ 3.2. Chirurgia mini‑invasiva. ‑ 4. Fase post‑operatoria. ‑ 5. Con­clusioni. ‑ 5.1. Caratteristiche personali. ‑ 5.2. Situazioni contingenti. ‑ 5.3. Caratteristiche del paziente. ‑ 5.4. Fattori organizzativi.

 

Cap. CCII ‑ C. Romanini e H. Valenzise, L’errore in ostetricia e ginecologia                                 »             1071

Sommario: 1. Introduzione. - 2. L'asfissia in travaglio di parto. ‑ 2.1. Ese­cuzione della cardiotocografia in travaglio. ‑ 3. Correlazione tra eventi ostetrici ed esiti neurologici. ‑ 4. L'errore della distocia di spalla. ‑ 5. L'er­rore ecografico. ‑ 6. L'ecografia ostetrica e il danno.

 

Cap. CCIII ‑ E. De Campora e M. Radici, Gli errori in chirur­gia otorinolaringoiatrica                               »             1089

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Lesioni accidentali dei nervi periferici. - 2.1. Sezione. ‑ 2.2.‑2.3. Compressione e schiacciamento. ‑ 2.4. Stiramento. ‑ 2.5. Coagulazione. ‑ 2.6. Aspetti particolari del danno neurale iatrogeno e considerazioni volte a limitare la componente responsabilistica. ‑ 2.7. Re­gistrazione scritta della visita preoperatoria. ‑ 2.8. Indicazioni all'inter­vento. ‑ 2.9. Consenso informato. ‑ 2.10. Esperienza del chirurgo. ‑ 2.11. Comportamento pił idoneo quando la lesione si sia verificata. ‑ 3. Lesione accidentale degli involucri meningei, fistole liquorali iatrogene, lesioni del contenuto endocranico. ‑ 3.1. Comportamento volto alla corretta informa­zione del paziente. ‑ 3.2. Compilazione della cartella clinica e descrizione dell'intervento. ‑ 3.3. Comportamento nel caso di lesione manifesta. ‑ 4. Lesioni dell'orbita e del suo contenuto, lesioni delle vie lacrimali e degli an­nessi oculari. ‑ 5. Danni otogeni su base iatrogena. ‑ 6. Lesioni iatrogene del naso. ‑ 6.1. Causticazioni delle varici del setto nasale. ‑ 6.2. Chirurgia del setto nasale. ‑ 6.3. Riduzione e contenimento delle fratture nasali scom­poste. ‑ 6.4. Chirurgia estetica del naso. ‑ 7. Problematiche ed errori connessi con la chirurgia delle corde vocali e con la chirurgia morfodinamica della voce. ‑ 7.1. Lesioni iatrogene indesiderate conseguenti all'intervento chirurgico. ‑ 7.2. Complicazioni cordali connesse cori l'intervento di fono­chirurgia. ‑ 7.3. Insoddisfacenti risultati funzionali. ‑ 7.4. Lesioni iatro‑gene prodotte dall'impiego del laser. ‑ 8. Problematiche ed errori connessi con gli interventi di adenotomia e tonsillectomia. ‑ 8. L Complicanze emor­ragiche. ‑ 8.2. Lesioni accidentali dei pilastri palatini e del palato molle. ‑ 8.3. Perforazione strumentale della faringe.

 

Cap. CCIV ‑ C.M. Miani e M. Giuliani, Errori in odontostomatologia               pag.        1125

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Anamnesi ed esame obiettivo. ‑ 3. Chirur­gia orale e implantologia. ‑ 4. Protesi e gnatologia. ‑ 5. Ortodonzia. ‑ 6. Conservativa ed endodonzia.

 

Cap. CCV - R. Proietti e A. Stefanelli, Incidenti ed errori in anestesia                        »             1135

Sommario: 1. Considerazioni generali. ‑ 2. Mortalitą associata all'aneste­sia generale. ‑ 3. Cause degli incidenti e misure di prevenzione. ‑ 4. L'er­rore professionale. ‑ 4.1. La valutazione del paziente. ‑ 4.2. La premedica­zione. ‑ 4.3. La posizione del paziente. ‑ 4.4. Il monitoraggio. ‑ 4.5. La fase di risveglio.

 

Cap. CCVI – E. Bucciarelli e A. Sidoni, Errori nella diagnostica isto- e citopatologica                            »             1151

Sommario: 1. Introduzione e cenni storici. ‑ 2. La metodologia diagnostica in istocitopatologia. ‑ 3. Metodi di interpretazione dei quadri microscopici. ‑ 4. L'errore in anatomia patologia: aspetti generali. ‑ 5. Fasi del processo diagnostico istocitopatologico e dinamica degli errori. ‑ 5.1. Errori nella fase preanalitica. ‑ 5.2. Errori nella fase analitica. ‑ 5.3. Errori nella fase po­stanalitica. ‑ 6. Errori legati ai consulti istocitopatologici. ‑ 7. Aspetti parti­colari dell'attivitą diagnostica istocitopatologica che condizionano un mag­gior rischio di errori. ‑ 7.1. Diagnosi rapida intraoperatoria al criostato. ‑ 7.2. Il problema della classificazione dei tumori. ‑ 7.3. La diagnosi di pato­logie modificate della terapia. ‑ 7.4. La diagnosi mediante citoaspirato. ‑ 8. Considerazioni conclusive.

 

Cap. CCVII ‑ R. Del Vescovo e P. Pesola, Errori nella diagno­stica per immagini (DPI)                              »             1169

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Errori nella DPI toracica. ‑ 3. Errori nella DPI gastroenterologica e addominale. ‑ 4. Errori nella DPI dei traumi cra­nio‑encefalici. ‑ 5. Errori nella DPI dello scheletro. ‑ 6. Errori in mammo­grafia. ‑ 7. Errori in ecotomografia (ETG) ostetrica. ‑ 8. Errori in ecotomo­grafia (ETG) ginecologica. ‑ 9. Errori in altri settori di applicazione dell'e­cografia.

 

Cap. CCVIII ‑ L. Perugia e G. Martini, Gli errori in chirurgia ortopedica e traumatogica                          »             1197

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Informazione e consenso. ‑ 3. I tratta­menti incruenti. ‑ 3.1. Errori di indicazione. ‑ 3.2. Errori di tecnica. ‑ 3.3. Errori di verifica. ‑ 4. I trattamenti percutanei. ‑ 4.1. Errori di indicazione. ‑ 4.2. Errori di tecnica. ‑ 4.3. Errori di verifica. ‑ 5. I trattamenti di ricostru­zione plastica. ‑ 5.1. Errori di indicazione. ‑ 5.2. Errori di tecnica. ‑ 5.3. Erro­ri di verifica. ‑ 6. Le osteosintesi. ‑ 6.1. Errori di indicazione. ‑ 6.2. Errori di tecnica. ‑ 6.3. Errori di verifica. ‑ 7. Le protesi interne. ‑ 7.1. Errori di in­dicazione. ‑ 7.2. Errori di tecnica. ‑ 7.3. Errori di verifica. ‑ 8. Conclusioni.

 

Cap. CCIX ‑ E. Farallo, Evenienze e complicanze di interesse me­ dico-legale in chirurgia estetica           »             1249

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Blefaroplastica. ‑ 2.1. Complicanze ed er­rori. ‑ 3. Addominoplastica. ‑ 3.1. Complicanze mediche ed estetiche. ‑ 4. Mastoplastica additiva. ‑ 5. Liposuzione. ‑ 6. Rinoplastica. ‑ 6.1. Compli­canze ed effetti collaterali. ‑ 7. Lifting. ‑ 7.1. Complicanze ed errori.

 

Cap. CCX ‑ R. Nicolini, Gli errori trasfusionali                        »             1259

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Gli errori nella raccolta del sangue. - 3. Errori nella conservazione. ‑ 4. Errori nella distribuzione.

 

 

Parte Quindicesima

ASPETTI MEDICO‑LEGALI

NELLE ASSICURAZIONI PRIVATE

 

 

Cap. CCXI ‑ F. Mangili, Le polizze private contro gli infortuni                                         »               1271

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Condizioni generali di assicurazione. ‑ 3. Definizione di infortunio. ‑ 4. Denuncia dell'infortunio. ‑ 5. Criteri di in­dennizzabilitą. ‑ 6. Invaliditą temporanea. ‑ 7. Invaliditą permanente. ‑ 8. Morte. ‑ 9. Arbitrato.

 

Cap. CCXII ‑ A. Farneti, L'assicurazione privata contro l'invaliditą permanente da malattia    »             1293

Sommario: 1. Introduzione. - 2. Il rischio assicurato. ‑ 3. Le preesistenze. ‑ 4. La manifestazione della malattia. ‑ 5. Persone non assicurabili. ‑ 6. De­nuncia dell'invaliditą ‑ obblighi relativi ‑ epoca di accertamento dell'inva­liditą. ‑ 7. Criteri di indennizzabilitą. ‑ 8. Valutazione del danno. ‑ 9. Con­tenzioso. ‑ 10. Conclusioni.

 

Parte Sedicesima

VALUTAZIONE DEL DANNO

 

Cap. CCXIII ‑ I. Pitzorno, Guida breve alla valutazione del danno a persona                »             1309

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Il danno. ‑ 3. La diagnosi medica come premessa alla valutazione medico‑legale del danno. ‑ 4. I vari ambiti valu­tativi. ‑ 5. Generalitą sulla valutazione medico‑legale del danno. ‑ 6. Le ta­belle. ‑ 7. Valore monetario per punto percentuale di danno biologico.

 

 

Parte Diciassettesima

MEDICINA LEGALE MILITARE

 

Cap. CCXIV ‑ La medicina legale militare (coordinato da F. Consigliere)                        »             1513

La medicina legale militare č (e) la medicina legale pubbli­ca, di F. Consigliere                   pag.        1513

La medicina legale nell'organizzazione della sanitą milita­re: attualitą e prospettive, di M. Di Martino, F. Consigliere, L. Lista          » 1522

Sommario: 1. Definizione e compiti. ‑ 2. Organizzazione medico‑legale della Sanitą Militare. ‑ 2.3. La Direzione Generale della Sanitą Militare. - 2.4. Il Collegio medico‑legale. ‑ 2.5. Organi Sanitari Centrali di Forza Ar­mata. ‑ 2.6. Organi Sanitari Territoriali. ‑ 2.7. La Commissione Medica di 2a Istanza. ‑ 2.8. Il Collegio Medico di 2a Istanza. ‑ 2.9. L'Ospedale Mili­tare. ‑ 2.10. Corpo o altro Ente militare.

 

L'idoneitą al servizio militare, di A. Caproni, F. Greco                                              »            1542

Sommario: 1. L'idoneitą al Servizio Militare di Leva. ‑ 1.1. Il profilo sani­tario. ‑ 1.2. La formazione delle liste di leva e la visita medica di leva‑sele­zione. ‑ 1.3. La dispensa e l'esonero. ‑ 1.4. Nuovi Accertamenti Sanitari. ‑ 1.5. La visita medica di riqualificazione del profilo sanitario. ‑ 1.6. Militari alle armi. ‑ 1.7. La Rassegna. ‑ 1.8. La Computabilitą dei periodi di licenza di convalescenza o di ricovero. ‑ 2. Reclutamento Volontario e Speciale. ‑ 2.1. L'idoneitą al servizio del personale militare di carriera. ‑ 2.2. L'ido­neitą al servizio dei Volontari in Ferma Breve. ‑ 3. Idoneitą ai servizi di Ae­ronavigazione. ‑ 4. L'idoneitą al servizio nella Marina Militare. ‑ 5. L'ido­neitą al servizio d'Istituto nei ruoli della Polizia di Stato.

 

Istituto della dipendenza da causa di servizio, di M. Donvito, L. Lista                               »             1561

Sommario: Parte I: M. Donvito 1. La causalitą di servizio. ‑ 1.1. Metodo­logia per la valutazione del nesso di causalitą. ‑ 2. Procedura per il ricono­scimento della dipendenza da causa di servizio. ‑ 2.1. Istruttoria per il per­sonale civile dello Stato. ‑ 2.2. Istruttoria per il personale militare ed equi­parato. ‑ Parte II: L. Lista 3. La dipendenza da causa di servizio delle le­sioni traumatiche da causa violenta. ‑ 3.1. Procedura di compilazione del modello C. ‑ 4. Riconoscimento per interdipendenza/aggravamento.

 

Equo indennizzo, di F. Santoro.................................................................. »     1574

Sommario: 1. Premesse. ‑ 2. Equo indennizzo: definizione. ‑ 2.1. Soggetti beneficiari. ‑ 2.2. Caratteristiche. ‑ 2.2.1. ‑ Giuridiche. ‑ 2.2.2. Medico­-legali. ‑ 2.2.3. Amministrative. ‑ 3. Procedure. ‑ 3.1. Domanda. ‑ 3.2. Istruzione. ‑ 4. Organi medico‑legali. ‑ 4.1. Commissione Medica Ospeda­liera (CMO). ‑ 4.2. Commissione Medica di Seconda Istanza. ‑ 4.3. Visite per delega. ‑ 4.4. Comitato Pensioni Privilegiate Ordinarie (CPPO). ‑ 5. Decreto. ‑ 6. Revisione. ‑ 7. Ricorsi.

 

Pensione privilegiata ordinaria di guerra, di M. Giannuzzo, L. Lista                   »             1583

Sommario: 1. La pensione privilegiata ordinaria. ‑ 1.1. Norme di riferi­mento. ‑ 1.2. Benefici economici. ‑ 1.3. Procedimento per la concessione della P.P.O. ‑ 2. La pensionistica privilegiata di guerra. ‑ 2.1. Norme di ri­ferimento. ‑ 2.2. Benefici economici. ‑ 2.3. Procedimento per la conces­sione della pensione di guerra. ‑ 3. Tabelle.

 

La pensione d'inabilitą nel pubblico impiego, di P.A. Astore, F. Consigliere, L. Lista                 pag.        1618

Sommario: 1. Generalitą. - 1.1. Introduzione. ‑ 1.2. Scopo della pensione d'inabilitą. ‑ 1.3. Inabilitą lavorativa. ‑ 1.4. L'inabilitą nell'ottica della pen­sione d'inabilitą. ‑ 1.5. Individuazione dell'inabile. ‑ 1.6. Inabilitą a qual­siasi attivitą lavorativa. ‑ 1.7. Lavoro proficuo. ‑ 2. Istituto della pensione d'inabilitą. ‑ 2.1. Dispensa dal servizio per infermitą e giudizi medico­ legali. - 2.2. Istruttoria. ‑ 2.3. Organi sanitari. ‑ 2.4. L'attivitą della Com­missione Medica: accertamenti sanitari. ‑ 2.5. Cronologia dell'accerta­mento sanitario. ‑ 2.6. Risoluzione del rapporto di lavoro. ‑ 2.7. Incompa­tibilitą e revoca della pensione. ‑ 2.8. Rinvii. ‑ 2.9. Ricorsi.

Indennizzi di altra natura, di F. Boccucci, F. Consigliere, L. Lista, R. Marciano.....                      »           1637

Sommario: A ‑ Valutazione del danno derivante da lesioni per attentati terroristici o connesse adatti di criminalitą organizzata. ‑ 1. Premessa. ‑ 2. Indice cronologico delle leggi. ‑ 3. Categorie dei soggetti aventi diritto. ‑ 4. Istruttoria delle istanze. ‑ 5. Concessione dei benefici. ‑ 6. Organi di consulenza medico­ amministrativa. ‑ B ‑ Valutazione del danno derivante da vaccinazioni, emotrasfu­sioni e somministrazione di emoderivati. ‑ 1. Premessa. ‑ 2. Principali complica­zioni derivanti da vaccinazioni, trasfusioni e somministrazione di emoderi­vati. ‑ 3. Norme procedurali. ‑ 4. Organo competente: compiti, funzioni, criteri valutativi. ‑ 5. Valutazione del danno permanente dell'integritą psi­co‑fisica. ‑ C ‑ Provvidenze a favore dei cittadini deceduti o invalidi a causa di ordi­gni bellici in tempo di pace. ‑ D ‑ Elargizione a favore dei cittadini vittime di incidenti occorsi durante attivitą operative ed addestrative delle Forze Armate. ‑ E ‑ Impiego del personale delle Forze di Polizia invalido per causa di servizio. ‑ F ‑ Assegno di incollo­cabilitą

 

L'attivitą certificativa dell'ufficiale medico, di R. Costa Devoti, A. Piacentini............                      »           1678

Sommario: 1. Introduzione. ‑ 2. Certificazione medica di idoneitą alla con­duzione di autoveicoli. ‑ 3. Certificazione medica di idoneitą alla condu­zione di imbarcazioni. ‑ 4. Certificazione medica di idoneitą per il rilascio o il rinnovo della licenza di porto di fucile per uso di caccia ad esercizio dello sport del tiro a volo e del porto d’armi per uso difesa personale. ‑ 5. Certifi­cazione medica di idoneitą all'uso di gas tossici. ‑ 6. Certificazione medica di idoneitą alla conduzione di caldaie a vapore. ‑ 7. Certificazione medica di idoneitą all'impiego.

 

Il servizio della Polizia di Stato (P.S.), di A. Caproni.............................................................                      »           1689

Sommario: 1. Organico ed attribuzioni. ‑ 2. Organizzazione territoriale.

 

Appendice I .............................. ».................................................................................................. 1695

Appendice II ............................. » ................................................................................................. 1721

Indice analitico    »            

Trattato vol. VI

Indice generale del Trattato, p. 1

Indice sommario dei singoli volumi, p. 11

Indice degli Autori, p. 63

Indice delle parole- chiave, p. 77

Indice bibliografico generale, p. 83

Indice analitico delle norme, p. 471

Indice analitico, p. 555

 

Trattato vol. 7

Indice sommario

 

Capitolo 215. Fineschi V., Turillazzi E.: Il rapporto medico- paziente: consenso, informazione e segreto.

Sommario: 1. Introduzione. - 2. Il consenso informato. - 3. La modulistica. – 4. Il segreto. – 5. Dal segreto alla privacy – 6. L’essenziale del codice privacy

 

Capitolo 216. Spagnolo A. G., Di Pietro  M. L.: Testamenti di vita.

Sommario: 1. Definizioni; 2. Testamenti di vita e i modelli di relazione medico‑paziente; 3. Le diverse tipologie dei testamenti di vita; 4. Analisi dei contenuti e limiti dei testamenti di vita; 5. Il dibattito bioetico sui testamenti di vita; 6. Bene del paziente, cure ordinarie e gravositą dei trattamenti; 7. Il pericolo del cosiddetto "diritto a morire"; 8. Bibliografia.

 

Capitolo 217. De Pasquale Ceratti S.: La procreazione medicalmente assistita.

Sommario. 1. Introduzione. 2. Il dibattito etico prima dell’approvazione della legge. 3. Il testo della legge. 3.1. I caratteri salienti della legge. 3.2 . Le linee- guida. 4. Le critiche al testo di legge. 5. Fonti bibliografiche

 

Capitolo 218. Giusti G.: Norme sul suicidio assistito e sulla eutanasia.

Sommario. 1. Introduzione. 2. Il suicidio assistito. 2.1. La legge dell’oregon. 2.2. Altre norme sul suicidio assistito. 2.3. Commento alle norme sul suicidio assistito. 3. L’eutanasia attiva e passiva. 3.1. La sospensione delle cure. 3.2. Il dibattito etico. 4. La legge olandese sull’eutanasia. 5. La legge belga sull’eutanasia. 6. Raffronto e commento della legge olandese e della legge belga sull’eutanasia. 7. Conclusioni. 8. Bibliografia.

 

 

Capitolo 219. Benucci G., Carlini L., Bacci M.: Il controllo di qualitą della cartella clinica nel contesto del risk management: un ruolo specifico delle u. o. di medicina legale.

 

Capitolo 220. Benucci G., Carlini L., Bacci M.: “Sbagliando si impara”: il risk management nelle aziende sanitarie: un modello metodologico per l’implementazione e l’attuazione di un programma di gestione del rischio clinico.

 

Capitolo 221. Caprioli L. C.: Principali novitą nella medicina legale delle aziende unitą sanitarie locali.

Sommario. 1. Introduzione. 2. Le funzioni medico-legali nel collocamento mirato dei soggetti disabili. 3. Le funzioni medico-legali nelle disposizioni riguardanti l’accertamento della dipendenza da causa di servizio.

 

Capitolo 222. Mei E., Bacci M.: L’attivitą del medico competente: analisi normativa, compiti, profili di responsabilitą professionale.

Sommario. 1. Introduzione. 2. Il diritto alla salute: dalla carta costituzionale l’esigenza di tutela del cittadino lavoratore. 2.1.lo statuto dei lavoratori (legge 300/70): sul diritto di vigilanza in ordine all'attuazione delle norme di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. 2.2. Normativa in tema di sicurezza sul lavoro precedente la riforma sanitaria (l.833/78): dall'art. 2087 c.c. Ai d.p.r. 547/1955, d.p.r. 303/1956. La figura del datore di lavoro, sua responsabilitą in materia di sicurezza e facoltą di delega. Riferimenti giurisprudenziali. 3. Il medico competente nel d.p.r. 303/56 e nella pił recente normativa (d.lgs. 277/91, d.lgs 626/94, d.lgs 242/96); attribuzione di compiti in tema di valutazione del rischio, di prevenzione, di sorveglianza sanitaria.. 3.1. I limiti della legislazione. 3.2. Attivitą del medico competente: metodologia operativa.

4. Dalla responsabilitą oggettiva del datore di lavoro alla responsabilitą professionale del medico competente. 4.1. "delega di responsabilitą" e colpa "effettiva" del sanitario. 4.2.  La responsabilitą contrattuale ed extracontrattuale. 4.3.la vicenda giudiziaria dell'ipca di torino: " fabbrica del cancro". Sentenza del tribunale di torino, 20 giugno 1977. 5.  Concetto di responsabilitą professionale. 5.1. Obbligazione derivante dal contratto d'opera professionale e punibilitą del prestatore d'opera intellettuale. 6. Conclusioni. 7. Appendice normativa. 8. Bibliografia. 9. Note.

 

Capitolo 223. Giusti G.: Il nuovo inail.

Sommario. 1. Introduzione. 2. Decreto legislativo 38 del 23 febbraio 2000. Art. 1- le gestioni. Art. 10- le malattie professionali. Art. 12- l’imfortunio in itinere. Art. 13- il dannoso biologico- art. 15- il casellario centrale infortuni. 3. Decreto ministeriale 12 luglio 2000. 3.1 tabelle dei coefficienti. 3.2 tabella indennizzo danno biologico. 3.2.1- criteri applicativi. 4. Malattie professionali nell’industria e nell’agricoltura. 4.1 estratto: malattie neoplastiche nell’industria, 4.2 estratto: malattie neoplastiche in agricoltura- 5. Conclusioni. 6. Bibliografia.

 

Capitolo 224. Bergamini A., De Pasquale Ceratti S.: Le infezioni nosocomiali.

Sommario: 1. Definizione 2. Cenni storici ed attualita’ 3. Introduzione. 4. Epidemiologia. 5. Fattori di rischio e misure di prevenzione. 6. Principali quadri nosografici. 7. L’antibioticoresistenza. 8. Le problematiche medico-legali. 9. La responsabilita’ del direttore sanitario. 10. Prospettive future. 11. Conclusioni. 12. Bibliografia

              

 

Capitolo 225. Marchiafava W., Dubolino F. M.: Aspetti medico-legali nelle malattie sessualmente trasmesse.

Sommario: introduzione; 1.malattie sessualmente trasmesse, 1.1 forme batteriche, 1.1.2 epidemiologia, 1.1.3 gonorrea, 1.1.4 sifilide. 2 forme virali, 2.1 epatiti virali, 2.2 infezione da citomegalovirus, 2.3 infezione da herpes genitalis, 2.4 infezione da hiv. 3 aspetti medico-legali delle malattie sessualmente trasmesse, 3.1 aspetti di rilievo penalistico, 3.1.1 nesso di causalita’, 3.1.2 reato di lesioni personali, 3.1.3 circostanze aggravanti, 3.1.4 nozione di colpa-lesioni personali colpose, 3.1.5 omicidio colposo. 3.2 aspetti di rilievo civilistico. 3.3 aspetti di tipo previdenziale, 3.3.1 assegno ordinario di invalidita’, 3.3.2 pensione di inabilita’. 3.4 aspetti di rilievo assistenziale. 4 legge sulla pedofilia.  5. Bibliografia   

 

Capitolo 226. Caruso V.: Medicina legale in internet.

Sommario: 1. Introduzione. – 2. Storia di internet. – 3. Diffusione di internet in italia. – 4. La ricerca in internet. - 4.1 definizione del campo di ricerca. - 4.1.1 creazione di una lista di parole chiavi. – 4..1.2 la ricerca avanzata. - 4.1.2.1 espressioni (od operatori) booleane. - 4.1.2.2 la ricerca di frasi. - 4.1.2.3 stemming e troncamento. - 4.1.2.4 ricerca per campo. - 4.1.2.5 caratteristiche dei siti. - 4.1.2.6 nesting (annidamento). - 4.2 gli strumenti di ricerca. - 4.2.1 i motori di ricerca. - 4.2.2 meta - motori di ricerca. - 4.2.3 directories (cataloghi). - 4.2.4 motori di ricerca e cataloghi tema specifici. - 4.2.5 traduttori on – line. - 4.3 valutazione dei risultati. - 4.3.1 autore ( o autori) del sito. - 4.3.2 origine delle informazioni. - 4.3.3 aggiornamento e attualitą delle informazioni. - 4.3.4 scopo e finalitą del sito. - 4.4 citare una fonte da internet. - 5.1 medicina legale. - 5.2 patologia forense. - 5.2.1 asfissia meccanica. - 5.2.2 strangolamento. - 5.2.3 annegamento. - 5.2.4 impiccamento. -  5.2.5 morte asfittica nel neonato. - 5.2.6 asfissia da posizione. - 5.2.7 foto asfissia. - 5.2.8 lesioni da energia elettrica. - 5.2.9 foto lesioni da energia elettrica. - 5.2.10 ferite d’arma da fuoco. - 5.2.11 foto ferita da arma da fuoco. - 5.2.12 balistica. - 5.2.13 ferite d’arma bianca. - 5.2.14 foto ferite da arma bianca. - 5.2.15 tanatologia. - 5.2.16 entomologia forense. - 5.2.17 autopsia. - 5.2.18 foto tanatologia. - 5.2.19 lesione da mezzi contusivi. - 5.2.20 traumi cranici. - 5.2.21 foto lesioni mezzi contusivi. - 5.2.22 lesioni energia termica. - 5.2.23 lesioni energia barica. - 5.2.24 foto lesioni da energia termica e barica. - 5.2.25 investimento. - 5.2.26 precipitazione. - 5.2.27 foto investimento e precipitazione. - 5.2.28 tossicologia forense. - 5.2.29 tossicodipendenze. - 5.2.30 avvelenamento. - 5.2.31 tossicologia (database). - 5.2.32 foto tossicologia. - 5.2.33 s.i.d.s.. - 5.2.34 s.a.d.s.. - 5.2.35 foto sids & sads. - 5.3 psichiatria forense. - 5.4 antropologia forense. - 5.5 genetica forense. - 5.6 odontoiatria forense. - 5.7 geologia forense. - 5.8 criminologia. - 5.9 riviste. - 5.9.1 internazionali. - 5.9.2 italiane. - 5.10 libri. - 6. Conclusioni. – 7. Glossario.

 

Capitolo 227. De Pasquale Ceratti S., La Stella A., Massimilla M.: L’autopsia virtuale.

Sommario: 1. Introduzione. 2. Medicina legale e utilizzo di strumenti informatici. 3. Utilizzo dell’imaging nelle scienze forensi 4. L’universita’ di berna ed altri progetti. 5. Vantaggi e prospettive di utilizzo. 6. Problematiche. 7.Conclusioni.

 

Capitolo 228. Apostol M. A.: Le luci forensi: metodi ottici di identificazione, esaltazione ed osservazione degli elementi fisici di prova.

Sommario: 1. Introduzione; 2. Cenni storici; 3. Premesse teoriche; 3.1. La luce ed i colori; 3.2. I filtri ottici 4. Tecniche e metodi; 4.1. Metodo dell’assorbimento; 4.2. Metodo della luce riflessa diffusa; 4.3. Metodo della fotoluminescenza; 4.4. Metodo dell’illuminazione episcopica coassiale; 5. Applicazioni delle luci forensi; 5.1. Impronte papillari latenti; 5.2. Impronte di scarpe; 5.3. Fibre e capelli; 5.4. Frammenti di ossa; 5.5. Tracce biologiche; 5.6. Residui dello sparo (gsr); 5.7. Tracce di morsi, vecchie cicatrici ed ecchimosi; 5.8. Droghe d’abuso; 6. Misure di sicurezza; 7. Alcuni strumenti disponibili sul mercato; 8. Epilogo; 9. Bibliografia

 

Capitolo 229. Apostol M. A.: Fondamenti di “blood pattern analysis”: analisi geometrica ed interpretazione dei quadri di macchie e tracce di sangue.

Sommario: 1. Introduzione; 1.1. Cenni storici ed attualitą in bpa; 1.2. Obiettivi della bpa ed ambito dell’applicazione; 2. Proprietą del sangue umano; 2.1. Composizione del sangue umano; 2.2. Proprietą fisiche del sangue umano; 3. Le gocce di sangue; 4. Le macchie di sangue; 5. Analisi delle macchie di sangue; 5.1. Dimensione delle macchie di sangue; 5.2. Forma delle macchie di sangue; 5.3. La distribuzione delle macchie di sangue; 5.3.1. Macchie da trasferimento; 5.3.2. Macchie gravitazionali; 5.3.3. Lo spruzzo; 5.3.3.1 lo spruzzo da impatto; 5.3.3.2 i spruzzi da sangue proiettato; 5.3.3.3. La sagoma vuota; 5.3.3.4 analisi 2d e 3d dello spruzzo; 5.4. Aspetti particolari della macchie di sangue; 5.4.1. Gli artefatti; 5.4.2. Il sangue coagulato; 5.4.3. Il sangue diluito; 5.4.4. L'aspetto fuori/dentro oppure interno/ esterno; 5.4.5. Il sequencing; 5.4.6. Tempi di diffusione e di essiccazione del sangue; 5.4.7. L’invecchiamento del sangue; 5.4.8. La denaturazione del sangue da parte di agenti fisici, chimici e biologici; 6. Test generici e tecniche di individuazione ed esaltazione delle tracce latenti di sangue; 6.1. I test generici di sangue;  6.2. Tecniche di rivelazione – individuazione; 6.3. Tecniche di esaltazione con bper (blood print enhancement reagents); 7. Elementi pratici di analisi dei quadri delle macchie e tracce di sangue; 8. Bibliografia

 

Capitolo 230.  Pastori M. C.: Aspetti medico-legali del suicidio.

1. Definizioni. 2. Classificazione del suicidio. 3. Diagnostica differenziale tra omicidio, suicidio e accidente. 3.1. L’anamnesi. 3.2. Le circostanze. 3.3 la lesivitą.

 

Capitolo 231. Marella G. L.: La reazione vitale. Diagnosi differenziale tra lesioni vitali e lesioni post-mortali e determinazione dell’epoca delle lesioni.

Sommario: 1. Introduzione; 2. Cenni di fķsiopatologia della guarigione delle ferite cutanee; 3. La reazione vitale; 3.1 esame macroscopico; 3.2 esame microscopico; 3.3 esame istochimico ed immunoistochimico; 3.4 esame biochimico; 4. Brevi considerazioni su alcune situazioni di interesse medico-legale. Bibliografia.

 

Capitolo 232. Marella G. L., Ricci A.: Ricostruzione del volto in antropologia forense.

Sommario: 1. Premessa. 2. La ricostruzione del volto con tecnica tradizionale. 2.1 la raccolta dei dati e delle informazioni. 2.2 duplicazione del cranio. 2.3 ricostruzione del volto. 2.4 duplicazione del volto ricostruito. 3. Stato dell’arte della ricostruzione del volto computer-assistita. 4. Introduzione alle metodiche sperimentali per la ricostruzione del volto computer-assistita. 4.1 acquisizione dell’immagine del cranio dalla radiografia. 4.2 costruzione 3d del generico cranio: lo “pseudocranio”. 4.3 deformazione dello pseudocranio verso il volto. 4.4 applicazione di elementi caratteristici. 5. Conclusioni.

 

Capitolo 233. Grande A., Tancredi D. M.: La polizia scientifica. Attivitą ed organizzazione del servizio polizia scientifica della polizia di stato.

Sommario: Introduzione - Cenni storici e dottrinali - Metodologia operativa - Organizzazione ed attivitą - Considerazioni conclusive - Bibliografia di riferimento

 

Capitolo 234. Chiarotti M., Giusti G.: Il doping.

Sommario. 1. Introduzione e definizioni. 2.diffusione del doping. 3. Sostanze  dopanti. 4, repressione del doping. 5. Accertamenti di laboratorio.  6. Legge 14 dicembre 2000, n. 376 - "disciplina della tutela sanitaria delle attivitą sportive e della lotta contro il doping". 6.1. Elenco delle sostanze dopanti. 6.2. Integrazione della lista dei farmaci dopanti ed elenco delle pratiche mediche dopanti. 6.3. Decreto di attuazione delle disposizioni di cui all’art. 7 della l. 376/2000. 7, processi patologici indotti dal doping. 8. L’art. 9 della l. 376/2000.

 

Capitolo 235. Pasini A., Milano F.: Simulazione, dissimulazione e psicopatologia.

Sommario: 1. Introduzione. 1.1. Obiettivazione e riproducibilitą dei fenomeni. 1.2. Finzione, simulazione e dissimulazione. 1.3. Definizioni

2. Contesti in cui si esprime il campo fenomenico considerato della simulazione e dissimulazione. 2.1. Ambito militare. 2.2. Ambito carcerario. 2.3. Ambito risarcitorio. 2.4. Ambito previdenziale ed assistenziale. 2.5. Ambito penale

3. Forme di simulazione e dissimulazione in psichiatria. 3.1.1. Tentativo di suicidio, simulazione. 3.1.2. Tentativo di suicidio, dissimulazione. 3.2.1.  Disturbi dell’umore, simulazione. 3.2.2. Depressione, dissimulazione. 3.3. Schizofrenia e disturbi dell’area psicotica. 3.4. Demenze. 3.5. La sindrome di ganser. 3.6. Disturbi della condotta alimentazione.

4. Utilizzazione degli strumenti d’obiettivazione diagnostica nella psicopatologia applicata alla simulazione e dissimulazione.

5.conclusioni. 6. Fonti bibliografiche

 

 

Capitolo 236. La Stella A.: Il mobbing.

Sommario. 1. Definizione. 1.1. Definizione di mobbing, di mobber, degli atti mobizzanti e del mobizzato tipico. 1.2. Fasi costitutive del fenomeno mobbing. 2. Epidemiologia del fenomeno mobbing. 3. Il fenomeno mobbing e le sue ripercussioni. 3.1.esiti sulle persone. 3.2. Esiti sulle aziende. 4. Mobbing e valutazione medico- legale. 5. Attuale orientamento legislativo in europa e negli stati uniti. 6. Orientamento legislativo in italia. 7. Conclusioni. 8. Circolare inail. 9. Bibliografia.

 

Capitolo 237. Bruni M.: Abuso sessuale sui minori.

Sommario. 1.l’abuso sessuale: definizione e storia. 2. L’interesse medico legale nei secoli verso l’abuso sessuale sui minori. 3. L’incidenza dell’abuso sessuale sui minori. 3.1 la pedofilia. 3.2. La violenza sessuale a danno di minori. 3.3. L’abuso intrafamiliare. 3.4. La prostituzione minorile e la tratta di minorenni a scopo sessuale. 3.5.  La pornografia minorile, su carta e su internet. 3.6. Il turismo sessuale a danno di minori. 3.7. Incidenza del fenomeno in gran bretagna e usa.

3.8. Note ed approfondimenti. 4. Anatomia normale della regione anale. 5. Semeiotica della regione anale. 6. Modalitą di esecuzione dell’accertamento medico legale nei casi di sospetto abuso sessuale sui minori. 7. Glossario. 8. Lesivitą anale nell’abuso sessuale. 8.1. La morte del minore in corso, o come conseguenza, di abuso sessuale. 8.2. L’abuso sessuale acuto nella regione anale. 8.3. L’abuso sessuale cronico nella regione anale. 8.4. Il recente approccio scientifico all’abuso anale sui minori. 9. Cenni sullo studio della lesivitą anale nell’adulto. 10. Conclusioni. 11. Bibliografia.

 

Capitolo 238. Pitzorno I., Bucchicchio R.: Il danno alla mano.

Sommario: 1. Introduzione. - 2. Anatomia funzionale. - 3. Fisiopatologia. - 4. Semeiotica e diagnostica. - 5. Valutazione del danno. – 6. Tabelle – 7. Fonti bibliografiche

 

Capitolo 239. Anselmi E., Lazzazzera D.: L’idoneitą psicofisica nella normativa vigente.

Sommario: 1. Generalitą. – 2. Idoneitą al lavoro. – 3. Idoneitą al lavoro dei minori. – 4. Idoneitą per i lavoratori esposti a radiazioni ionizzanti. – 5. Idoneitą sanitaria per il personale addetto alla preparazione, manipolazione e vendita di sostanze alimentari. – 6. Idoneitą dell'invalido civile alla frequenza dei corsi di addestramento professionale istituiti dal ministero del lavoro e della previdenza sociale. – 7.  Idoneitą alla frequenza degli alunni assenti da scuola per malattia di durata di oltre cinque giorni. – 8. Idoneitą alla guida di auto e motoveicoli. – 9. Idoneitą del personale addetto ai pubblici servizi di trasporto. – 10. Idoneitą del personale addetto al servizio di trasporto mediante impianti a fune. – 11. Idoneitą al volo per il personale dell’aviazione civile. – 12. Idoneitą alla guida di natanti. – 13. Idoneitą alla navigazione. – 14. Idoneitą all’attivitą sportiva agonistica e non agonistica. – 15. Idoneitą alla pratica sportiva delle persone portatrici di handicap.  – 16. Idoneitą all’attivitą di salvaguardia dei bagnanti. – 17. Idoneitą al porto d’armi (ad uso sportivo, caccia, difesa personale). – 18. Idoneitą alla conduzione di generatori di vapore. – 19. Idoneitą all’impiego di gas tossici. – 20. Idoneitą al servizio militare. – 21. Idoneitą al volo per il personale dell’aviazione militare. – 22. Idoneitą al servizio nella polizia di stato. – 23. Idoneitą al servizio nella guardia di finanza. – 24. Idoneitą al servizio nel corpo nazionale dei vigili del fuoco. – 25. Idoneitą alla donazione di sangue. – 26. Idoneitą alla donazione di midollo osseo. – 27. Idoneitą all’adozione.

 

Capitolo 240. De Lorenzo A., Maiolo C., D’Agostino G.: La terapia dell’obesitą: implicazioni cliniche di interesse medico-legale.

Sommario. 1. L’obesitą: definizione ed implicazioni metaboliche. 2. Il trattamento nutrizionale, monitoraggio, errori e complicanze. 3. Il trattamento farmacologico, errori e complicanze. 4. Il trattamento chirurgico, errori e complicanze. 5. Fonti bibliografiche

 

Capitolo 241. Cerulli L.: Argomenti di oftalmologia legale.

Sommario. 1.  Principi generali (la medicina legale nella oftalmologia). 2.  Il rapporto di causalitą. 3.  Informazione e consenso. Il problema generale dal punto di vista medico-legale. 4.   La responsabilitą professionale. Le basi giuridiche della responsabilita’ medica. La responsabilita’ professionale in diritto penale. La responsabilita’ professionale in diritto civile.          La responsabilita’ del medico delle strutture  pubbliche. 5.    La medicina del lavoro e delle assicurazioni in oftalmologia. 6.   La valutazione del danno in oculistica. 7. Concetti e definizioni in medicina legale. 8. Voci bibliografiche.